giovedì 24 febbraio 2011

Via Galletta, ma il Comune dormiva?

Dal Resto del Carlino del 22 febbraio 2011, cronaca di Bologna, articolo a firma g.d. si apprendono ulteriori sviluppi della vicenda CIPEA, i cui dirigenti Muratori e altri sono sotto inchiesta per abusi edilizi, concussione, corruzione e truffa, unitamente a Giampaolo Cavicchioli (contro cui erano stati disposti gli arresti domiciliari, poi revocati dal GIP a seguito di interrogatorio), presidente di Idroter, azienda esecutrice dei lavori per conto del Cipea, a un maresciallo delle Fiamme Gialle (accusato di corruzione: avrebbe chiuso un occhio su irregolarità del cantiere in cambio di un appartamento, ottenuto senza avere i requisiti previsti per accedere agli alloggi in edilizia convenzionata) e al Direttore dei lavori, architetto Aldo Noacco, anche consigliere comunale indipendente eletto per il PDL e attualmente anche Vicepresidente della Commissione urbanistica. Noacco, richiesto dal Coordinatore provinciale PDL e dalla maggioranza del gruppo consiliare, di fare un passo indietro e di uscire dallo stesso gruppo PDL, il cui nome e la cui reputazione egli infangherebbe con la sua condotta politica di consigliere di opposizione costantemente su posizioni della maggioranza in quanto ai temi dell'urbanistica e dell'edilizia, si è però rifiutato di compiere questo gesto di rasserenamento. Forte anche della strenua difesa che gli hanno tributato il consigliere regionale PDL Galeazzo Bignami, e l'ex capogruppo di FI Omer Maurizzi, che ancora nell'ultimo numero del periodico Vivere a San Lazzaro appare con una lunga lettera dai toni infuocati se non addirittua ossessivi, contro il suo stesso Coordinatore provinciale, Alberto Vecchi, nonché contro il suo stesso capogruppo in consiglio comunale, Viviana Raisi e il suo stesso partito a livello locale, definiti tutti quanti "in stato confusionale imbarazzante".
Di imbarazzante pare esserci di sicuro proprio la stessa lettera del "Maurizzi furioso", così come lo stesso Direttore di Vivere a San Lazzaro lo definisce. Imbarazzante anzitutto per lo stile e per l'uso fantasioso della lingua italiana, eufemisticamente parlando. Quando non addirittura sia stata scritta sotto dettatura, questa lettera è un esempio lampante di chi sbraita molto forte perché difendendo un altro soggetto (indifendibile), in realtà starebbe difendendo se stesso.
La chiusura dell'articolo a firma g.d. è di questo tenore: "Nel frattempo, negli ambienti investigativi ci si chiede anche: ma il Comune controllava ciò che succedeva in via Galletta?"
E il Direttore dei lavori Noacco, controllava ciò che succedeva in via Galletta? Di certo la sua posizione, che egli giammai intende mollare, di Vicepresidente della Commissione urbanistica, gli consente una visuale privilegiata. Il PD, dopo aver fatto finta di auspicare le dimissioni di Noacco da quel ruolo, s'è ben guardato dal sollevare qualsiasi questione di opportunità in consiglio comunale. Il Sindaco, andando contro alla sua naturale indole oratoria, tace su tutta la linea. Non si registra una che una dichiarazione su tutta questa imbarazzante vicenda. Il suo partito, eccetto una dichiarazione del neo segretario Landi, passata completamente inosservata, lo segue a ruota. Del resto, difficile attaccare Noacco, quando quest'ultimo per anni e anni ha sempre appoggiato le politiche urbanistiche del partito ex-comunista (che Noacco a parole dice di contrastare, allo stesso modo del suo collega Maurizzi, suo grande sponsor negli ultimi 15 anni) e ora democratico.
Dunque, se negli ambienti investigativi ci si sta chiedendo questo (come riportato dalla stampa), chissà se ci si sta chiedendo anche che ruolo hanno avuto questi signori che agli elettori dicevano e dicono di fare opposizione, e poi nel palazzo, al momento di fare seria opposizione, si facevano di nebbia? Chissà se il consigliere regionale Bignami a sua volta se lo è mai chiesto, scegliendo di difendere i signori Noacco e Maurizzi? La cittadinanza stufa di questo modo di far politica che vede insieme maggioranza e parte di opposizione, se lo sta chiedendo da tempo.

lunedì 7 febbraio 2011

BANCHE E GRANDE DISTRIBUZIONE, COME FAR MORIRE UNA CITTA'

L'articolo apparso sul Carlino di oggi, pagina di San Lazzaro, a firma di Tiziana Bongiovanni e avente per titolo "Negozi di ortofrutta all'ultima trincea 'Discount letali' Viaggio fra le vetrine al dettaglio" offre un resoconto impietoso della situazione dei negozi al dettaglio, dei piccoli commercianti e bottegai, ormai in via di estinzione per via delle dissennate politiche degli ultimi anni che hanno visto San Lazzaro meta di banche e di un supermercato Coop che ha vistosamente ampliato i propri spazi, con la conseguenza ben descritta nell'articolo in questione: "Quelli (sono parole del titolare di un negozio di frutta e verdura, uno dei pochissimi rimasti) hanno ucciso tutti. Noi riusciamo a tenere aperto grazie al fatto che non dobbiamo pagare l'affitto" (dove per "quelli" si intendono i supermercati). E altri negozianti denunciano un numero spropositato di istituti di credito e di bar. Che chiudono alle 19.30, cosicché alla sera non v'è un locale che uno (forse ce n'è uno, eccezione che conferma la regola) che resti aperto, così da dare ai giovani possibilità di passare un po' di tempo assieme senza doversi spostare a Bologna o altrove.
Il Coordinatore del PDL Samuele Barillà e la capogruppo PDL in consiglio comunale Viviana Raisi hanno da tempo denunciato questa situazione, insostenibile per il commercio al dettaglio, cui si aggiungono gli enormi disagi creati dalla supina accettazione da parte di questa Amministrazione, del Civis, che oltre a creare problemi alla circolazione stradale, ha contribuito a togliere clientela a diversi piccoli negozianti, come già testimoniato dalla stampa nei mesi scorsi e riportato su questo blog.
Il Sindaco da par suo ha sempre fatto orecchie da mercante, anzi come un disco rotto non ha saputo far altro che rispondere che "a San Lazzaro la grande distribuzione non esiste" (già, la Coop sempre più grande ce la siamo sognata tutti), che il commercio al dettaglio sarebbe incentivato (dai dati di Unindustria risulta che San Lazzaro è il Comune più esoso d'Italia in fatto di tasse alla piccola e media impresa e commercio, con un 116% di impatto sui bilanci delle PMI), che la Coop non ha avuto privilegi (strano, ha acquistato un terreno su cui era stata effettuata una stima nel lontano 2003, per pochi euro al mq).
Chissà cos'altro risponderà il Sindaco: in fin dei conti la sua enorme propaganda per farsi rieleggere nel 2009 l'ha fatta e, nonostante una sonora bocciatura (ben 2.000 voti in meno corrispondenti a -7%), è stato rieletto, ed è al secondo mandato, dopo il quale non potrà più ripresentarsi. Logico che non gli interessi più nulla dei reali problemi della città. Già non gli interessavano prima, ora avrà la testa nelle beghe interne del suo partito, per cercare di portarsi a casa una posizione che sia la migliore possibile, noncurante delle continue batoste, sconfitte e magre figure collezionate in questi anni. Mitigate oltretutto da pezzi consistenti dell'opposizione che sono sempre stati al suo fianco per togliergli le castagne dal fuoco (chiedere ai signori del "soccorso azzurro" che ora sbraitano tanto perché nel loro partito qualcuno chiede pulizia).

venerdì 4 febbraio 2011

ARRESTATO MEZZINI. MA SCHIPPA DOV'E'?

Dal Resto del Carlino Bologna, 3 febbraio 2011:

Tra gli indagati della maxi inchiesta della Guardia di finanza sull’impero di carta costruito da Alberto Mezzini, il bolognese 46enne ‘dominus’ del gruppo Uni Land arrestato ieri, ci sono anche amministratori del mondo delle cooperative bolognesi, periti del Tribunale di Bologna, commercialisti e anche Paolo Lelli, direttore generale della commissariata Ber Banca, accusato di gestione infedele di patrimoni. Tra i nomi più conosciuti ci sono quelli di Adriano Turrini, presidente di Coop costruzioni, e Paolo Bedeschi, fondatore di Coop Reno. Entrambi sono accusati di false comunicazioni sociali. Nel Cda è sott’accusa anche la moglie di Mezzini, Isabella Tonini, Enrico Montanari (ex dirigente bancario) e il presidente del Cda Riccardo Ascari (che in passato ha seguito, come tributarista, la Coop Reno).

Mezzini ha avuto a che fare spesso con il territorio sanlazzarese.

Nel frattempo notiamo che da voci di corridoio, l'assessore all'urbanistica Schippa non si trova, sarà per caso in vacanza?