giovedì 24 febbraio 2011
Via Galletta, ma il Comune dormiva?
Di imbarazzante pare esserci di sicuro proprio la stessa lettera del "Maurizzi furioso", così come lo stesso Direttore di Vivere a San Lazzaro lo definisce. Imbarazzante anzitutto per lo stile e per l'uso fantasioso della lingua italiana, eufemisticamente parlando. Quando non addirittura sia stata scritta sotto dettatura, questa lettera è un esempio lampante di chi sbraita molto forte perché difendendo un altro soggetto (indifendibile), in realtà starebbe difendendo se stesso.
La chiusura dell'articolo a firma g.d. è di questo tenore: "Nel frattempo, negli ambienti investigativi ci si chiede anche: ma il Comune controllava ciò che succedeva in via Galletta?"
E il Direttore dei lavori Noacco, controllava ciò che succedeva in via Galletta? Di certo la sua posizione, che egli giammai intende mollare, di Vicepresidente della Commissione urbanistica, gli consente una visuale privilegiata. Il PD, dopo aver fatto finta di auspicare le dimissioni di Noacco da quel ruolo, s'è ben guardato dal sollevare qualsiasi questione di opportunità in consiglio comunale. Il Sindaco, andando contro alla sua naturale indole oratoria, tace su tutta la linea. Non si registra una che una dichiarazione su tutta questa imbarazzante vicenda. Il suo partito, eccetto una dichiarazione del neo segretario Landi, passata completamente inosservata, lo segue a ruota. Del resto, difficile attaccare Noacco, quando quest'ultimo per anni e anni ha sempre appoggiato le politiche urbanistiche del partito ex-comunista (che Noacco a parole dice di contrastare, allo stesso modo del suo collega Maurizzi, suo grande sponsor negli ultimi 15 anni) e ora democratico.
Dunque, se negli ambienti investigativi ci si sta chiedendo questo (come riportato dalla stampa), chissà se ci si sta chiedendo anche che ruolo hanno avuto questi signori che agli elettori dicevano e dicono di fare opposizione, e poi nel palazzo, al momento di fare seria opposizione, si facevano di nebbia? Chissà se il consigliere regionale Bignami a sua volta se lo è mai chiesto, scegliendo di difendere i signori Noacco e Maurizzi? La cittadinanza stufa di questo modo di far politica che vede insieme maggioranza e parte di opposizione, se lo sta chiedendo da tempo.
lunedì 7 febbraio 2011
BANCHE E GRANDE DISTRIBUZIONE, COME FAR MORIRE UNA CITTA'
Il Coordinatore del PDL Samuele Barillà e la capogruppo PDL in consiglio comunale Viviana Raisi hanno da tempo denunciato questa situazione, insostenibile per il commercio al dettaglio, cui si aggiungono gli enormi disagi creati dalla supina accettazione da parte di questa Amministrazione, del Civis, che oltre a creare problemi alla circolazione stradale, ha contribuito a togliere clientela a diversi piccoli negozianti, come già testimoniato dalla stampa nei mesi scorsi e riportato su questo blog.
Il Sindaco da par suo ha sempre fatto orecchie da mercante, anzi come un disco rotto non ha saputo far altro che rispondere che "a San Lazzaro la grande distribuzione non esiste" (già, la Coop sempre più grande ce la siamo sognata tutti), che il commercio al dettaglio sarebbe incentivato (dai dati di Unindustria risulta che San Lazzaro è il Comune più esoso d'Italia in fatto di tasse alla piccola e media impresa e commercio, con un 116% di impatto sui bilanci delle PMI), che la Coop non ha avuto privilegi (strano, ha acquistato un terreno su cui era stata effettuata una stima nel lontano 2003, per pochi euro al mq).
Chissà cos'altro risponderà il Sindaco: in fin dei conti la sua enorme propaganda per farsi rieleggere nel 2009 l'ha fatta e, nonostante una sonora bocciatura (ben 2.000 voti in meno corrispondenti a -7%), è stato rieletto, ed è al secondo mandato, dopo il quale non potrà più ripresentarsi. Logico che non gli interessi più nulla dei reali problemi della città. Già non gli interessavano prima, ora avrà la testa nelle beghe interne del suo partito, per cercare di portarsi a casa una posizione che sia la migliore possibile, noncurante delle continue batoste, sconfitte e magre figure collezionate in questi anni. Mitigate oltretutto da pezzi consistenti dell'opposizione che sono sempre stati al suo fianco per togliergli le castagne dal fuoco (chiedere ai signori del "soccorso azzurro" che ora sbraitano tanto perché nel loro partito qualcuno chiede pulizia).
venerdì 4 febbraio 2011
ARRESTATO MEZZINI. MA SCHIPPA DOV'E'?
Dal Resto del Carlino Bologna, 3 febbraio 2011:
Tra gli indagati della maxi inchiesta della Guardia di finanza sull’impero di carta costruito da Alberto Mezzini, il bolognese 46enne ‘dominus’ del gruppo Uni Land arrestato ieri, ci sono anche amministratori del mondo delle cooperative bolognesi, periti del Tribunale di Bologna, commercialisti e anche Paolo Lelli, direttore generale della commissariata Ber Banca, accusato di gestione infedele di patrimoni. Tra i nomi più conosciuti ci sono quelli di Adriano Turrini, presidente di Coop costruzioni, e Paolo Bedeschi, fondatore di Coop Reno. Entrambi sono accusati di false comunicazioni sociali. Nel Cda è sott’accusa anche la moglie di Mezzini, Isabella Tonini, Enrico Montanari (ex dirigente bancario) e il presidente del Cda Riccardo Ascari (che in passato ha seguito, come tributarista, la Coop Reno).
Mezzini ha avuto a che fare spesso con il territorio sanlazzarese.
Nel frattempo notiamo che da voci di corridoio, l'assessore all'urbanistica Schippa non si trova, sarà per caso in vacanza?