giovedì 24 novembre 2011

IRISBUS CHIEDE MAXIRISARCIMENTO AL COMUNE DI SAN LAZZARO

Tempi duri per il Sindaco di San Lazzaro di Savena. Dopo avere per anni cavalcato il Civis, progetto che si è arenato in secche costose per tutta la città di Bologna e per quella di San Lazzaro medesima, ora dinanzi alla querelle nata dalla mancata approvazione del progetto da parte del Ministero dei Trasporti, sembra essere improvvisamente diventato afono. Per diversi anni non passava (quasi) giorno senza che il Carlino o altri quotidiani amici dessero conto delle gesta eroiche del primo cittadino sanlazzarese, il quale si faceva riprendere al volante del Civis, oppure intento a carpirne i segreti, durante uno dei tanti (inutili?) viaggi di prova per la città. "Macciantelli accende il Civis" era un po' il titolo ricorrente, magari cambiato per non sembrare ripetitivi. E il Sindaco gradiva. Dopo aver assegnato alla città il ruolo di cavia per questo progetto rivelatosi poi zeppo di insidie, e dopo aver sostanzialmente ottenuto il consenso dell'intero consiglio comunale con l'unico voto contrario dell'allora leghista e oggi membro del gruppo PDL, Giampiero Bagni, il Sindaco Macciantelli si è costantemente presentato all'opinione pubblica come il grande sponsor di questo mezzo della cui entrata in funzione nessuno è più sicuro. Il deputato del PDL Fabio Garagnani nel 2009 presentò un esposto alla Procura per numerose irregolarità, e da quell'esposto è partita un'inchiesta giudiziaria che vede coinvolti tra gli altri l'ex sindaco Guazzaloca e il presidente del Consorzio Coop Costruzioni, appaltatore del progetto. Indagati anche alcuni dirigenti di Irisbus, società controllata dal gruppo Fiat, che ricevette l'appalto relativamente ai mezzi circolanti, già acquistati e tutt'ora giacenti in un deposito Atc.
Inzialmente era giunta al Corriere della Sera la notizia che Irisbus e CCC volessero chiedere i danni con una richiesta di maxirisarcimento diretta alla regione Emilia-Romagna e ai Comuni di Bologna e San Lazzaro. Pare però che il CCC si stia sfilando da tale iniziativa; al momento il suo presidente resta indagato dalla magistratura sempre nell'inchiesta Civis.
La pagina di cronaca sanlazzarese sul Carlino però non riferisce di questa questione bensì dell'avviso dato dal Sindaco a chi non spalerà la neve che dovesse ingombrare i marciapiedi di San Lazzaro: multe salate a chi non spala, da 25 a 150 euro. Eh già, nelle precedenti nevicate i cittadini hanno assistito a ridicole dichiarazioni del tipo "i mezzi spazzaneve hanno la batteria scarica" e cose del genere. Almeno con l'annuncio di una bella multa si sistema tutto.
L'opposizione tace su tutta la linea, sia sul Civis, sia sulla trovata della multa ai cittadini che non si armano di pala. Tra chi è impegnato a difendersi da grane giudiziarie sempre più incombenti e chi si preoccupa di assicurare alla Conad la tutela dei propri interessi, evidentemente manca il tempo materiale per pensare alle questioni della città. Chissà cosa dirà invece il Sindaco ai legali di Irisbus che chiedono ingenti somme di danaro come risarcimento per questa assurda vicenda. Richieste di danni alle quali potrebbero aggiungersi quelle di cittadini anziani che hanno subito rovinose cadute per aver inciampato sulle banchine del Civis presenti sulla via Emilia o sulla via Kennedy.

martedì 1 novembre 2011

CIVIS E CONAD, MACCIANTELLI SI BARCAMENA

Comune di Bologna e ATC hanno deciso: bloccati i cantieri Civis. A questa notizia si aggiunge quella del (positivo, così sembra) incontro tra il Ministro delle Infrastrutture Matteoli e il Sindaco di Bologna Merola, la Presidente della Provincia Draghetti e gli assessori all'urbanistica Colombo e Venturi del Comune e della provincia di Bologna. Il Ministro Matteoli ha ribadito gli impegni per i finanziamenti a grandi opere quali Passante Nord e nodo di Rastignano. Mentre persone responsabili (a prescindere dalle sigle politiche) si incontravano per parlare di fatti e decidere il da farsi, a San Lazzaro andava in onda il solito teatrino. Infatti, nelle pagine del giornalino del PD sanlazzarese "In Piazza" si possono leggere paginate di monologhi del sindaco di San Lazzaro il quale, forse piccato e irritato che suoi colleghi di partito fossero a Roma a discutere di cose serie e lui invece è dovuto rimanere a San Lazzaro, si è messo a discettare di crisi globale, scontro tra mondi, debito pubblico e altre questioni per le quali serve ben altro che una laurea in Filosofia. Difatti torna immarcescibile la storiella del Patto di stabilità che bloccherebbe le spese virtuose (ma questo non ha impedito al Comune di pagare spese legali per circa 300.000 euro a ex amministratori locali imputati in procedimenti penali per le vicende AGRIPOLIS, spese su cui ha indagato la Corte dei Conti: vicenda per ora conclusa con una prescrizione/assoluzione per colpa grave mentre non si esclude una colpa lieve. Però si sa che le sentenze della Corte dei Conti possono essere impugnate dal Procuratore Generale presso la Corte d'Appello Centrale, per cui si vedrà).
Non pago, il signor Sindaco ha detto la sua anche sul Civis, questo fallimento totale dal quale prende le distanze. Peccato che per anni tutti i cittadini lo abbiano visto farsi fotografare alla guida del mezzo, quasi a simbolo del buon funzionamento della sua Amministrazione. Invece questo stop ormai totale al Civis, e la notizia che il Ministero delle Infrastrutture non ha alcuna intenzione a continuare a finanziarlo, dovrebbe indurre l'onnipresente Sindaco a riflettere. Secondo molti cittadini questo flop totale del Civis da lui sempre cavalcato è un po' il simbolo del suo doppio mandato amministrativo. Grandi pubblicità, paginate continue sulla stampa locale, e poi...fine ingloriosa.
Sul giornalino del PD locale si legge anche del trasferimento dei servizi chirurgici dal Bellaria al Maggiore, con conseguente smantellamento del polo chirurgico-oncologico del Bellaria. Si è svolta all'ARCI Bellaria poco tempo fa un'assemblea pubblica, alla quale era presente anche il Sindaco, contestato dalla gran parte dei presenti. Peccato per il Sindaco che quella non fosse un'assemblea del PDL, ma era strapiena di cittadini che lo avevano votato. E si sono potuti render conto, sebbene la stampa locale abbia completamento silenziato la vicenda, di quale sia stato l'impegno del Sindaco per evitare lo smantellamento del polo oncologico del Bellaria: zero assoluto. Una figuraccia dietro l'altra per il povero Sindaco di San Lazzaro. A risollevarsi non lo aiuterà molto l'apertura della nuova Conad, propagandata sul giornalino del PD, vicenda questa che vede una probabile compartecipazione di personaggi non propriamente della maggioranza, che, così sembra, avrebbero aiutato a gestire la questione del trasferimento della Coop dando supporto paralegale. Anni fa l'allora capogruppo di FI Maurizzi denunciò la questione poco chiara del trasferimento della nuova Coop, e la consigliera Viviana Raisi fece presente che il terreno della nuova Coop era stato acquistato ad un prezzo basato su di una perizia di diversi anni addietro. Non è chiaro poi come mai la Conad sia subentrata alla vecchia Coop. Chi ha fornito assistenza legale per questa vicenda forse potrebbe dirci di più. Qualcuno rischierebbe di appannare la sua immagine di ex candidata sindaco.