Facciamo due brevi considerazioni: qualche anno fa, ricorderete, una gang di adolescenti devastò alcuni plessi scolastici. Il Sindaco, a fronte del misterioso reiterarsi di crimini, negò immediatamente la sussistenza del problema. Subito dopo, la "banda" alzò il tiro e si produsse nell'incendio di un ritrovo per anziani, la BAITA, un locale adibito anche ad esercizio commerciale che venne integralmente raso al suolo.
La BAITA bruciò come una pira: come la legalità negata.
Seguirono danneggiamenti sparsi e convulsi: a quel punto, non occorreva Tiresia per comprendere un grave e forte disagio giovanile. Un elemento di grande crisi sociale che pervicacemente non si intendeva ravvisare per lustrare la magnificenza di un buongoverno di parole.
Ma anche in costanza di simili elementi, il nostro Primo Cittadino, non vide problema alcuno fino a quando si scoprì la verità dei fatti e si giunse all'individuazione dei responsabili poi deferiti all'Autorità Giudiziaria. Quel "primo cittadino", anche in quel caso aveva parlato di inutile allarmismo, di oasi felice, di un Territorio da fiaba, amministrato dalle fate e dagli elfi. Un paradiso verde, senza reati, senza imbrogli edilizi, governato da un Principe dal mantello blu e dal ciuffo cotonato. Il caso volle beffardamente che quello stesso tema della sicurezza venisse invece esternato in piena campagna elettorale quando, in controtendenza rispetto alle consuete idee fiabesche, il "primo cittadino" ravvisò una scalfitura su di una vetrata della sua sede elettorale: là urlò all'attentato. Qualcuno, si disse, attentò alla Democrazia, qualche centimetro in su e la vetrata si sarebbe disciolta in frantumi. Invece, la scaltra vetrata sopravvisse al vile atto conservando una segnatura di pochi centimetri. Di certo rimase in piedi l'equivoco che l'attentatore potesse avere avuto più le sembianze di un ciottolo schizzato da un pneumatico in transito piuttosto che quelle di un rivoluzionario. La Stampa ne diede notizia come e più "dell'attentato" al Presidente Kennedy. Piovve solidarietà urbi et orbi. Si gridò al crollo della Democrazia. Al pericolo di un sabotaggio da Watergate.
Successe quindi che l'allarmismo come spiegazione dell'evidenza fosse accantonato per far posto all'evidenza come spiegazione dell'allarmismo.
Oggi però tutto ciò fa parte di un lontano passato. E occorre però valutare cosa spinga effettivamente giovani menti a devastare rabbiosamente un luogo pubblico. Forse l'inesistenza di un luogo aggregativo? Forse che la selvaggia cementificazione del territorio non abbia mai contemplato uno spazio per i giovani, un nuovo spazio parrocchiale, nuovi e attrezzati spazi verdi, una concreta politica giovanile? Vi sono dunque dei responsabili, dentro e fuori il palazzo della politica. Anche di complici silenzi. Abominevoli silenzi.
Vi sarebbe persino chi riveste l'incarico politico per le politiche giovanili in Comune, ma nulla scalfisce questo lago paludoso. Vi è un solo consigliere che abbia interesse a riguardo? A quanto pare, né il Consigliere di maggioranza acciò incaricato, né quello più giovane di opposizione, hanno alcun interesse a queste problematiche.
Quanto alle telecamere una ulteriore riflessione: all'incrocio tra la via Emilia e la Via Kennedy è comparso un photo red, telecamera e rilevatore di infrazioni stradali, e, foriera di guadagni. Mesi orsono venne propagandata la mirabile "iniziativa" del Sindaco per la sicurezza: decine di telecamere.
Parlò, a mezzo stampa, dell'inutilità delle ronde, simbolo secondo lui di rozza strategia padana. A questa contrapponeva l'installazione di mille occhi elettronici (Dove ?). Sarebero stati i cittadini a segnalare le zone bisognose di videosorveglianza.
Ora sempre di telecamere si tratta. Non è il caso di sottilizzare sul loro impiego.
Se pensiamo però che una struttura come la Mediateca sia così esposta e sguarnita viene da rabbrividire. Eppure ben due telecamere la sorvegliano. Erano e sono funzionanti? A quant pare no, e da mesi qualcuno segnalava il problema...ma per il "primo cittadino" era "tutto a posto, tutto regolare".