venerdì 30 aprile 2010

Atti vandalici e allarme sociale: le conseguenze dell'ignavia e del disinteresse degli Amministratori

La Stampa da notizia di gravissimi atti vandalici consumati su di un edificio pubblico: la Mediateca di San Lazzaro di Savena.
Facciamo due brevi considerazioni: qualche anno fa, ricorderete, una gang di adolescenti devastò alcuni plessi scolastici. Il Sindaco, a fronte del misterioso reiterarsi di crimini, negò immediatamente la sussistenza del problema. Subito dopo, la "banda" alzò il tiro e si produsse nell'incendio di un ritrovo per anziani, la BAITA, un locale adibito anche ad esercizio commerciale che venne integralmente raso al suolo.
La BAITA bruciò come una pira: come la legalità negata.
Seguirono danneggiamenti sparsi e convulsi: a quel punto, non occorreva Tiresia per comprendere un grave e forte disagio giovanile. Un elemento di grande crisi sociale che pervicacemente non si intendeva ravvisare per lustrare la magnificenza di un buongoverno di parole.
Ma anche in costanza di simili elementi, il nostro Primo Cittadino, non vide problema alcuno fino a quando si scoprì la verità dei fatti e si giunse all'individuazione dei responsabili poi deferiti all'Autorità Giudiziaria. Quel "primo cittadino", anche in quel caso aveva parlato di inutile allarmismo, di oasi felice, di un Territorio da fiaba, amministrato dalle fate e dagli elfi. Un paradiso verde, senza reati, senza imbrogli edilizi, governato da un Principe dal mantello blu e dal ciuffo cotonato. Il caso volle beffardamente che quello stesso tema della sicurezza venisse invece esternato in piena campagna elettorale quando, in controtendenza rispetto alle consuete idee fiabesche, il "primo cittadino" ravvisò una scalfitura su di una vetrata della sua sede elettorale: là urlò all'attentato. Qualcuno, si disse, attentò alla Democrazia, qualche centimetro in su e la vetrata si sarebbe disciolta in frantumi. Invece, la scaltra vetrata sopravvisse al vile atto conservando una segnatura di pochi centimetri. Di certo rimase in piedi l'equivoco che l'attentatore potesse avere avuto più le sembianze di un ciottolo schizzato da un pneumatico in transito piuttosto che quelle di un rivoluzionario. La Stampa ne diede notizia come e più "dell'attentato" al Presidente Kennedy. Piovve solidarietà urbi et orbi. Si gridò al crollo della Democrazia. Al pericolo di un sabotaggio da Watergate.
Successe quindi che l'allarmismo come spiegazione dell'evidenza fosse accantonato per far posto all'evidenza come spiegazione dell'allarmismo.
Oggi però tutto ciò fa parte di un lontano passato. E occorre però valutare cosa spinga effettivamente giovani menti a devastare rabbiosamente un luogo pubblico. Forse l'inesistenza di un luogo aggregativo? Forse che la selvaggia cementificazione del territorio non abbia mai contemplato uno spazio per i giovani, un nuovo spazio parrocchiale, nuovi e attrezzati spazi verdi, una concreta politica giovanile? Vi sono dunque dei responsabili, dentro e fuori il palazzo della politica. Anche di complici silenzi. Abominevoli silenzi.
La vicenda dell'assegnazione di uno spazio alla Parrocchia di S.Lazzaro per costruire un nuovo Oratorio poi ha del grottesco: per anni si erano fatte le classiche promesse tipiche di questo "primo cittadino", che assomiglia più ad un marinaio in quanto appunto a promesse. Difatti, tutte parole vuote e prese in giro nei confronti della comunità parrocchiale e delle famiglie che volentieri avrebbero mandato i propri figli all'Oratorio. Allora il furbissimo "primo marinaio" che fa? Cerca di assegnare alla Parrocchia una parte di quei terreni dell'area Ca' Ricchi, poi divenuta tristemente famosa perché su di essa sono state fatte costruire dal Comune un bel po' di case, quando il Comune era ben al corrente che l'area era completamente inquinata...difatti le case sono tutt'ora senza abitabilità, ma inaugurate in pompa magna dall'attuale Assessore all'Urbanistica e già abitate da due anni. Insomma la classica polpetta avvelenata: area inquinata da oli minerali e idrocarburi...per il nuovo Oratorio. Le spese le stanno facendo comunque i cittadini che hanno comprato casa da Cooperative amiche del Comune che ha rilasciato tutti i permessi per costruire.
Ma torniamo ai giovani, totalmente dimenticati dai nostri Amministratori, e utilizzati alla bisogna sotto le scadenze elettorali locali.
Vi sarebbe persino chi riveste l'incarico politico per le politiche giovanili in Comune, ma nulla scalfisce questo lago paludoso. Vi è un solo consigliere che abbia interesse a riguardo? A quanto pare, né il Consigliere di maggioranza acciò incaricato, né quello più giovane di opposizione, hanno alcun interesse a queste problematiche.
Quanto alle telecamere una ulteriore riflessione: all'incrocio tra la via Emilia e la Via Kennedy è comparso un photo red, telecamera e rilevatore di infrazioni stradali, e, foriera di guadagni. Mesi orsono venne propagandata la mirabile "iniziativa" del Sindaco per la sicurezza: decine di telecamere.
Parlò, a mezzo stampa, dell'inutilità delle ronde, simbolo secondo lui di rozza strategia padana. A questa contrapponeva l'installazione di mille occhi elettronici (Dove ?). Sarebero stati i cittadini a segnalare le zone bisognose di videosorveglianza.
Ora sempre di telecamere si tratta. Non è il caso di sottilizzare sul loro impiego.
Se pensiamo però che una struttura come la Mediateca sia così esposta e sguarnita viene da rabbrividire. Eppure ben due telecamere la sorvegliano. Erano e sono funzionanti? A quant pare no, e da mesi qualcuno segnalava il problema...ma per il "primo cittadino" era "tutto a posto, tutto regolare".
Vi lasciamo con un ultimo spunto: la Mediateca è dotata di allarmi. Chi la controlla? Chi è deputato alla vigilanza della struttura? Vi è un Istituto di Vigilanza preposto e pagato per questo? Domande che sono i soli cittadini a sollevare. Nel frattempo all'opposizione c'è chi si preoccupa dei parcheggi davanti alle pizzerie amiche, di tasse inesistenti (collezionando figure pietose sui giornali e nella cittadinanza), oppure guarda a bandi per l'assegnazione di incarichi di progettazione, questione che interessa certi consiglieri che siedono su quei banchi da decenni e non si ricorda uno che un intervento a servizio della comunità. Se Vi state ancora chiedendo se tutto questo avvenga a Casal di Principe, a Corleone, nel barese o nei dispersi comuni della Sila, la risposta è semplice: no, avviene tutto nella ridente San Lazzaro, l'oasi felice, la cittadina verde, delle notti bianche e della "solidarietà".

5 commenti:

  1. L'articolo e' rappresentativo di uno scenario a dir poco mostruoso .
    Mostruoso e' il silenzio di chi fa opposizione , mostruoso e' il raglio di chi su quel silenzio costruisce questa melassa di bugie.
    Abbiamo detto che un Sindaco che non brilla per simpatia e modestia fatica due volte a stabilire un buon rapporto con la collettività . Non vi diciamo cosa puo' accadere se a quanto sopra unisce incapacità . Il risultato ci pare palese . L'intero articolo e' un capolavoro , grazie al blog , ma sorprende (tra i tanti spunti)il passo dove si cita "l'attenzione " di taluni verso bandi di progettazione .
    E' li' il fondo del pozzo . E dentro , cari amici , non c'e' la luna . C'e' dell'altro.
    E fa puzza .
    Solo una domanda : Quanto costano le telecamere installate dinanzi alla Mediateca ? Erano funzionanti ? Chi aveva l'obbligo di garantirne il funzionamento ? Domande che resteranno senza risposte e senza futuro .

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  2. Un giovane consigliere di opposizione si dice piccato dalle "insinuazioni" di alcuni commenti apparsi sul Blog . Non sono insinuazioni , sono verità.Drammatiche , ruvide, ma verità. Inoppugnabili .
    In un luogo normale chi fa opposizione urla allo scandalo , va in piazza e scrive a magistratura e Corte dei Conti . Qui e' la Corte dei Conti che scrive ai consiglieri......
    Solitamente un Consigliere domanda conto sul rilascio illecito di permessi . Qui invece , viceversa li chiede per edificare le proprie palazzine .
    Solitamente non si accettano ruoli incompatibili col proprio status di Segretario di Sezione di un Partito. Qui invece si diventa "imparziali" Presidenti del Consiglio Comunale e si ha l'appoggio del Vice Presidente del Consiglio Comunale che e' membro storico dell'opposizione.
    Abitualmente un giornale locale vive dei contributi ideologici di tutti , qui invece lo si censura fino alla soppressione perchè non schierato dalla parte di chi comanda e di certi signorotti dell'opposizione .
    Solitamente non si inauguarno vie e rotonde in campagna elettorale , qui e' la norma .
    Abitualmente non si secretano atti pubblici qui invece non vi e' nulla di anomalo .
    Abitualmente non si inaugurano case sovvenzionate dalla Regione su suoli inquinati , qui accade .
    Solitamente non si diffamano e intimidiscono dipendenti diversamente abili rei di aver reclamato un diritto negato.Qui lo si fa a mezzo stampa per maggiore sicurezza.
    Solitamente non si fanno ingerenze sui luoghi di lavoro di cittadini rei di aver denunciato illeciti - Qui accade regolarmente.
    Abitualmente non si va dal cardinale Vicario per lamentarsi della indisponibilità giustificata del Parroco a sposare la propria causa , nè prima ne' dopo le elezioni .
    Siamo sicuri che la condotta discutibile dell'Amministrazione non sia inversamente proporzionale alla incapacità di chi fa "opposizione" ?

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  3. E' pazzesco constatare che ci sia pure qualcuno "della politica" che abbia da lamentarsi su come e' ridotta San Lazzaro .
    Ho strappato la mia tessera elettorale quando ho visto che eravamo bloccati a logiche imbarazzanti per chi si professa di sinistra .
    Non sono piu' giovane ma ai miei tempi non si andava sui giornali ogni giorno . Per una via , una rotatoria, un piatto di tortellini . Si andava per difendere diritti . Per tutelare la gente . Vedo questo Professorino che fa il Sindaco che ci parla di Resistenza , di civiltà, si fa fotografare mentre fa la spesa alla coop . Suvvia e' tempo di arrossire un pochetto. Ma ha visto quant'e' mostruosa la nostra città che era bellissima e ora e' un grumo di cemento?
    La prossima volta chi lo farà il Sindaco ? Perchè il posto qui vale 10 anni . Prima Bacchiocchi ora questo . Sempre piu' giu' .

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  4. Personalmente ritengo che siano due problemi distinti il vandalismo e la presenza di spazi di aggregazione:

    Il primo è compiuto comunque da Idioti che nulla hanno a che vedere con chi frequenta spazi di aggregazione,
    La carenza dei secondi, al contrario, danneggia i giovani che, per mancanza (o mal gestione) appunto di aree apposite, si rivolgono ad Ozzano piuttosto che a Bologna.

    Per quanto riguarda il "giovane consigliere dell'opposizione" che si dice piccato delle insinuazioni (credo ci si riferisca a me) come ho specificato in altero luogo, non mi infastidisce o mi turba il fatto che si segnali malcontento, quello che infastidisce è il generalismo del "tanto sono tuti uguali".
    Essendo un insieme di persone, nell'opposizione c'è chi propone per la collettività, che si impegna per migliorare la situazione della Nostra città.
    Purtroppo le barriere ideologiche che governano la maggioranza e la giunta non consentono che ciò si realizzi.
    Se devo fare un elenco di cio' che è stato proposto (in questi primi 10 mesi di mandato)me lo si chieda e ne sarò grato.

    L'opposizione, intesa come i componenti che si occupano della città, non è dormiente, tuttavia quello che viene risposto o presentato dalla maggioranza, anche nelle commissioni è sempre la stessa cosa: una parte della realtà, od una sua differente interpretazione.

    L'opposizione è Capace di fare il suo mestiere, ma in una sorta di Soviet emiliano i risultati portati a casa non sono tanti e tali da apparire, complice la stampa, significativi.

    Saluti

    Enrico Di Oto

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  5. Francesco Nicitosabato, 01 maggio, 2010

    Il Consigliere Di Oto che si e' occupato di questo caso va ringraziato . Nella sua risposta emerge una espressione sulla destinazione e/o il blocco dei fondi a sostegno del progetto ambizioso di videosorveglianza di questo tenore :" Non ci e' dato di sapere" alludendo alle ragioni del blocco di tali fondi .Ecco, e' proprio su il "perchè non ci e' dato di sapere" che talvolta solleviamo dubbi .Perchè invece riteniamo che quel perchè meriterebbe adeguate risposte .Non discrezionali ma per legge . Come la consegna di documenti ai consiglieri . Come la spiegazione chiara ai cittadini del perchè un progetto di videosorveglianza magnificato a mezzo stampa in estate 2010 non veda ancora la luce dopo quasi un anno . E perchè esistono altre vie per reclamare diritti negati . E perchè trattasi di Ente Pubblico e non di azienda privata . Vie che vanno adite con coraggio nell'interesse pubblico . Vie giudiziarie . Ma ci vuole coraggio e la retorica serve a poco . Ma lungi da noi fare polemica . Grazie comunque per ogni contributo

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