venerdì 29 ottobre 2010

IL SACCO DI SAN LAZZARO CONTINUA

Pensavamo che oltre il limite raggiunto con le recenti speculazioni non si dovesse più andare, ma ci sbagliavamo. In effetti, se di terreno da scempiare ce n'è ancora, di pudore non ce n'è più da tempo, e dunque è caduto ogni residuo ostacolo all'attuale stravolgimento del verde pubblico e degli spazi aperti rimasti a San Lazzaro.
Parrebbe che alcuni signori si siano messi d'accordo per costruire, a Idice, dentro al Parco dei Gessi, nella striscia prospiciente il fiume, ben 2.500 appartamenti (sì, avete letto bene) e un mega impianto sportivo nei dintorni. Qualcuno dice che l'operazione sarebbe bipartisan: l'attuale Assessore all'urbanistica assieme all'ex capogruppo di FI e attuale vicepresidente del Consiglio comunale, personaggi questi che si sono sempre distinti per un particolare amore al territorio, in specie quando vi hanno potuto costruire e far costruire sopra.
Di fronte a questa maxi operazione di cementificazione di aree verdi, qualcuno della combriccola pare non voglia esser da meno e si sia messo in testa di costruire un capannone industriale in zona Palazzetti. Un ex assessore?
Pertanto l'ultimo numero di In Piazza, giornale del PD, che riportava in copertina un titolo ad effetto "Sempre più verde" è davvero ridicolo. Forse è sempre più verde l'erba del vicino, perché sulla nostra ormai lorsignori dell'amministrazione locale (e parte dell'opposizione) hanno piantato quintali di cemento.
Ultima notazione: sul sito del neo consigliere regionale Bignami è riportato anche il profilo di uno dei suoi neofiti collaboratori, che hanno abbandonato l'area ex FI per passare al miglior offerente. Fin qui nulla di male. Ma certamente non è un gran segnale di novità e di rinnovamento l'imbarcare personaggi che negli ultimi 15 anni si sono contraddistinti per non aver mai svolto un'opposizione seria, ma sempre accomodante con la maggioranza, specialmente (chissà perché...) sui temi dell'edilizia e dell'urbanistica. Tanto da essere chiamata, questa parte di opposizione, "soccorso azzurro", per essere corsa in aiuto alla maggioranza nei momenti di difficoltà interna dovuti alla ritrosia che financo qualcuno ex-DS o ex Rif. com mostrava a votare provvedimenti di scempio del territorio. Il soccorso azzurro accorreva e votava così conformemente ai voleri del Sindaco (DS o PD che fosse) di turno. Che qualcuno dei consiglieri del "soccorso azzurro" avrebbe poi potuto edificare palazzine con facilità, o essere Direttore dei lavori di cantieri edili (come quello appaltato al Consorzio CIPEA che costruisce le villette in via Galletta), attualmente sotto inchiesta, sarà certamente un caso.
Ma, lo ripetiamo, non ci fa una gran figura un neo consigliere regionale a imbarcare soggetti del genere.

sabato 23 ottobre 2010

LA PROCURA INDAGA MACCIANTELLI

L’otto di giugno 2010 il consigliere indipendente nel PDL Giampiero Bagni presentava un Ordine del giorno al consiglio comunale attinente le mai sopite questioni edilizie con tutto il marcio che le ha sempre contraddistinte, nella nostra città.

L'Ordine del giorno, come già abbiamo scritto in questo blog, evidenziava una pletora di reati che nell'arco di un decennio avevano portato al rilascio da parte del Comune di arbitrari permessi edilizi , di sanatorie illegittime, rimarcando la presenza di finti Contratti di appalto privi di riscontro contabile e fatturativo depositati in Convenzioni Urbanistiche , di abusi edilizi insanabili maturati tutti in un intero Azzonamento Urbanistico finanziato da fondi regionali e fruente di agevolazioni fiscali. E assoggettato alla morsa di una clamorosa speculazione edilizia su fasce deboli.
L'Ordine del Giorno faceva nomi e cognomi, dati, numeri di Licenze, di Tecnici comunali, di Assessori, di figure imprenditoriali quali il potente costruttore RAGGI (quello che tuttora costruisce dietro la nuova Coop e ha curato i lavori di rifacimento del Palazzo comunale) che ancora rimane coperto da una impaurita inspiegabile copertura da parte della stampa locale.  Perché?
Nessuno infatti ha mai osato domandare al costruttore che oggi cura il rifacimento del Municipio di San Lazzaro di Savena cosa ci facesse la propria firma su quei contratti (dopo dieci anni d'indagine).

Il consigliere Giampiero Bagni nel suo Odg chiedeva: «L'annullamento delle sanatorie e varianti concesse ritenute illegittime dal Gip.
L'annullamento della convenzione urbanistica che ha portato a un danno erariale. La revoca dei benefici fiscali, la segnalazione agli organi competenti e la decadenza dei contributi pubblici concessi. L'istituzione di una commissione d'inchiesta per individuare le responsabilità e la costituzione in giudizio nei riguardi dell'attuatore e degli amministratori pubblici che hanno recato danno all'immagine della comunità di San Lazzaro» .
L'Odg è poi stato bocciato dal consiglio con 12 voti contrari (PD, IDV, Sinistra per San Lazzaro), sei favorevoli (PDL, assente Maurizzi + voto favorevole del civico Bertuzzi)  e un astenuto (Noacco, indipendente nel PDL, direttore dei lavori di costruzione del lotto di case in via Galletta per conto del Consorzio CIPEA su cui indaga la Procura di Bologna).

Con questo rifiuto, il Sindaco e la sua maggioranza si sono assunti la gravissima responsabilità di non voler fare definitivamente luce su questioni che hanno creato danni enormi alle famiglie coinvolte, che si trovarono a dover pagare prezzi di acquisto degli appartamenti maggiorati, e danni enormi allo stesso Comune e quindi a tutti i cittadini, per convenzioni urbanistiche che hanno portato ad ingenti esborsi e agevolazioni fiscali nei confronti del costruttore con cui sono state concluse dette convenzioni, in base a contratti d’appalto falsi ma depositati presso gli stessi uffici comunali.

Ecco perché la Procura della Repubblica di Bologna ha aperto formalmente un fascicolo per abuso e omissione d’atti d’ufficio nei confronti del sindaco Macciantelli, in seguito a questo suo comportamento ostinatamente contrario all’assunzione di atti di annullamento di quelle convenzioni illegittime. Non è dato sapere se l’indagine si estenderà anche ai consiglieri comunali che hanno votato contro quell’Ordine del giorno. Per il caso Agripolis è noto che sono indagati dalla Corte dei Conti non solo i sindaci responsabili dell’esborso di circa 300.000 euro per pagare spese legali di ex amministratori locali imputati in procedimenti penali, ma anche tutti i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione che hanno votato quelle delibere. Attendiamo l’esito delle indagini. In questo caso ci verrebbe da dire che c’è poco da indagare, perché le carte e i documenti parlano da soli, anzi gridano, tutte le nefandezze che sono state commesse in 10 anni di malaffare edilizio-amministrativo. Rifiutarsi di annullare atti illegittimi anche in base a una sentenza del GIP di Bologna del 2005 significa far finta di non sentire le grida che quelle carte emettono. Forse nel Palazzo comunale sono tutti sordi, ma nella popolazione locale oramai certe cose si sentono eccome.

La Procura indaga. Vedremo se il sindaco avrà qualcosa da dire.

martedì 19 ottobre 2010

Un Parco di fiori per Davide


Si toglie la vita un ragazzo di 15 anni.
La nostra città è in lutto stretta intorno a questo fiore reciso senza un perché.
Cosa sarà passato nella testa di Davide, dentro ai suoi silenzi dietro ai suoi sorrisi.
Dietro ai suoi slanci da pivot, dietro a quelle palle rincorse sul parquet, dietro alla sua innocenza di ragazzo straordinario.
Oggi il disgustoso puzzo della politica è lontano da noi. Quella politica che neppure avverte il rimorso di essere colpevole di non pensare ai nostri giovani, ai loro spazi, al loro futuro.
Questo blog oggi dedica idealmente un parco al nostro Davide. Pieno di fiori, di profumi, di amore.
Davide vi passeggerà sempre insieme a noi e il suo ricordo ci darà la forza di costruire un futuro libero e sano per altri ragazzi come lui.
Dove vi sia vicinanza e comunanza. Dove alberghi sempre la speranza e la libertà.
Il nostro abbraccio più affettuoso va ai familiari di questo giovane amico.
Il cuore di San Lazzaro è di questa gente. Non di altri.
Ciao Davide.

sabato 16 ottobre 2010

I DEMOCRATICI STALINISTI

Niente di nuovo sotto il sole sanlazzarese. Molti sono ancora convinti che sia il sol dell’avvenire…forse è per questo che qualcuno del nuovo plesso scolastico in via Fornace ha fatto tutto il possibile per evitare la benedizione del parroco all’inizio del nuovo anno scolastico.

L’Amministrazione comunale prosegue nel suo atteggiamento pilatesco che sfocia nello stalinismo per quanto riguarda alcuni membri della giunta; i consiglieri comunali di maggioranza, in specie i sedicenti cattolici? Non pervenuti. Del resto Stalin se ne intendeva bene quando parlava di utili idioti.

I tanti cittadini sensibili alla dimensione religiosa ringraziano per l’ennesima volta questa amministrazione infingarda pronta a farsi riprendere in tutte le pose e in tutte le salse dai media. Ma che quando si tratta di venire incontro alla cittadinanza, allora spiacenti. Qui siamo rimasti alla rivoluzione culturale di un tale Mao. Peccato però che il livello sia solo quello del circo Barnum. A proposito di sensibilità per la dimensione religiosa, ma il Sindaco non è quello che tantissimi cittadini, sotto le elezioni amministrative del 2009, hanno visto porsi goffamente a capo della processione delle palme (con disappunto dei presenti) guidata dal Card. Caffarra? Forse perché sotto elezioni conviene fare i baciapile e financo promettere aree religiose alla Diocesi, per poi rimangiarsi tutto subito dopo il voto? (salvo che si consideri seria la proposta di voler cedere alla Diocesi un'area sotto cui sono sepolti quintali di rifiuti tossici...)

 

PS. Ci può dire il signor Sindaco che ne è del procedimento che lo vede indagato dalla Procura Regionale della Corte dei Conti per danno erariale di circa 300.000 euro di danari pubblici utilizzati per pagare spese legali a ex amministratori locali imputati in procedimenti penali? Che ne è di parcelle gonfiate, di consulenze affidate ad amici degli amici, di tagli per 800.000 euro di indennità a Vigili Urbani e dipendenti comunali tagliate forse per rimpinguare emolumenti a dirigenti? La cittadinanza aspetta risposte. Visto che quando il Sindaco chiama, la stampa locale accorre, pensiamo che non abbia difficoltà a rispondere a queste semplici domande.

domenica 10 ottobre 2010

IL BAVAGLIO DEL SINDACO

Dal Resto del Carlino del 10.10.2010
Un ex Dirigente (ottantenne) della Digos di Bologna denuncia sulla Stampa il degrado cittadino della frazione della Ponticella di San Lazzaro di Savena. Esercita quella che comunemente si definisce un libero e civile diritto di critica segnalando la presenza di erbacce, incuria e pericoli di ogni sorta nel luogo in cui vive. Piccato, il primo cittadino di San Lazzaro gli intima dalle pagine del quotidiano: "DEVE PARLARE CON ME E NON CON LA STAMPA" . Ma perché, ci domandiamo, non sono una sola cosa? Pare che il Sindaco, secondo prassi che lo vede sovente impegnato a segnalare investigatori "fastidiosi" al Questore, abbia poi subito disposto che siano ricercati sugli almanacchi del Ministero dell'Interno i nominativi dei superiori gerarchici dell'uomo onde richiederne la immediata punizione. .

Nel frattempo la cittadinanza è curiosa di sapere che ne è stato del procedimento pendente davanti alla Corte dei Conti contro il Sindaco e altri consiglieri ex DS ed ex FI (tra cui Maurizzi e Noacco), per aver pagato con soldi pubblici spese legali di ex amministratori locali imputati in procedimenti penali, per un totale di quasi 300.000 euro (SEICENTO MILIONI di vecchie lire). E anche un altro procedimento dovuto a 800.000 euro di tagli di indennità dei Vigili Urbani e dipendenti comunali, una vicenda che vide la secretazione di tutti gli atti del procedimento da parte della Commissione consiliare comunale che si occupava della vicenda.

La situazione è tragica, ma non seria.