martedì 27 agosto 2013

CONSUMO DI SUOLO E CEMENTIFICAZIONE SELVAGGIA

Dal sito di Legambiente Medicina riportiamo integralmente:

CONSUMO DI SUOLO A S.LAZZARO 2
 Altro grave lutto per il patrimonio agricolo della nostra provincia: 26 ettari di terreni agricoli soggetti a trasformazione urbanistica in 10 anni di cantieri
Una cementificazione di massa mette a repentaglio il panorama rurale e agricolo della zona di Idice...
Non c’è freno al consumo del suolo, nonostante i ripetuti appelli ed allarmi su questa pratica che riduce sempre più  una importante risorsa economica, paesaggistica ed ambientale.
 
Dopo  i 720 ettari a rischio per il progetto del Passante Nord
 
Dopo i 22 ettari di campagna  nel Comune di Granarolo destinati ad accogliere il polo sportivo e polifunzionale del  FC Bologna
 
La Giunta Comunale di un altro comune di medie dimensioni  come San Lazzaro di Savena  adotta un piano attuativo che andrà a trasformare con un unico progetto ben 26 ettari di suolo agricolo storico collocati ai piedi del  Parco Regionale  dei  Gessi . Senza contare gli altri progetti negli ambiti subito attigui, che in base a vecchie previsioni del PRG, lentamente  saldano il territorio ancora libero (46 ettari totali) in un’unica distesa urbanizzata.
 
Tutto questo in un momento in cui la crisi delle vendite degli alloggi tocca il culmine ed il rischio che i cantieri restino fermi per anni è assolutamente reale, addirittura comprovato dalla durata decennale dei termini contrattuali per il completamento dei lavori. Un nuovo quartiere all’esatto opposto di tutte le pianificazioni urbanistiche delle amministrazioni precedenti che vedevano nella zona  Nord di San Lazzaro  il congruo sviluppo della città intorno alla Mediateca, alla stazione SFM, al trasporto pubblico diffuso, alle piazze ed al commercio.  Un agglomerato urbano senza storia e senza anima, un corpo estraneo nel paesaggio , che dovrà far fronte autonomamente ad una serie di servizi per gli abitanti dei 580 nuovi alloggi previsti,  compresa la nuova scuola media, tanto urgentemente invocata,  la cui necessità è messa in dubbio dagli andamenti decrescenti delle iscrizioni nella scuola già esistente, e che come tutti gli altri potenziamenti accolti come obiettivi per la qualità della città pubblica, andrà a puro servizio dei nuovi insediamenti, lasciando ben poco alla frazione storica di Idice che da tempo immemore chiede in altre  localizzazioni interventi di riqualifica e ampliamento dell’esistente.
 
Allo stesso modo da tempo altre scuole di San Lazzaro attendono nell’ombra che si trovino i finanziamenti per mettere mano ad una oramai non differibile ricostruzione e per le quali è stato già dichiarato che gli interventi necessari si dovranno sottoporre a “valutazioni e considerazioni di tipo urbanistico più complesse”,   e se per 9 aule, una mensa ed una palestra ci sono voluti 26 ettari di territorio, per qualcosa di ancora più complesso non osiamo neppure pensare quale potrebbe essere la contropartita. Ammesso che si trovi ancora.


A San Lazzaro accade questo, mentre il sindaco non perde occasione di farsi fotografare e riprendere da stampa e tv nei posti più improbabili, a dimostrazione di quanto gli interessi occuparsi dei reali problemi della città che malauguratamente deve (?) amministrare per ancora un anno scarso. Di certo la finta opposizione del gruppo Pdl in consiglio, con un rinviato a giudizio per vicende urbanistiche (Aldo Noacco) e un signore che di costruzione di palazzine se ne intende (Maurizzi), non ha molto da dire. Anzi, proprio nulla. In quelle condizioni sarebbe difficile in effetti.

venerdì 2 agosto 2013

Lettera di un cittadino ESAUSTO

Riportiamo di seguito una lettera pubblicata sul periodico Vivere a San Lazzaro, che rispecchia fedelmente lo stato d'animo di moltissimi cittadini che negli anni ci hanno scritto ma la cui protesta è rimasta sempre inascoltata da questo sindaco e dalla sua Amministrazione:

Sindaco: con Lei siamo proprio caduti in basso!
Non so come iniziare una lettera aperta al sindaco della mia città che si è distinto, purtroppo per due mandati, per aver portato una prosperosa cittadina forse al suo punto più basso.
Forse perché al peggio non c’è mai fine. Ho sempre creduto che, indipendentemente dalla corrente politica, per essere un buon sindaco una delle principali caratteristiche sia conoscere e vivere il territorio. Probabilmente per Lei la nostra cittadina era solo la prima tappa verso la Riviera Adriatica, ma qualcuno l’ha proposta come candidato e purtroppo Lei è stato eletto per due mandati con percentuali superiori al 50% (2004 - 63% e 2009 - 57%): è stata esaudita la volontà popolare. Ma a volte il “popolo” ha la memoria corta.Non sono un elettore di sinistra, ma so pensare e valutare le cose: se fatte con criterio e coscienza, so riconoscerne i meriti a prescindere dalla corrente. I suoi predecessori (tutti della sua stessa corrente politica)hanno fatto cose buone e cose meno buone,ma avevano un merito, vivevano la città e pur compiendo degli errori non sono mai arrivati a portare San Lazzaro così in basso.
La sua giunta è stata senza ombra di dubbio la più “chiacchierata”, dispensando incarichi a persone in evidente conflitto di interessi, basta navigare su Internet e alla voce Cipea e/o Case Gialle esce un quadro più che esauriente. Sul sito del Comune una delle voci maggiormente ripetute è “Amministrazione trasparente”, ma questo è chiaramente un ossimoro oppure una battuta di dubbio gusto. Vengo agli aspetti pratici ed evidenti:

• Viabilità - San Lazzaro è stata trasformata nella città dei semafori, solo sulla via Emilia dalla rotonda di via Poggi al ponte sul
Savena, un tratto di strada di soli 1,3 km conta la bellezza di 6 semafori (in media uno ogni 210 metri), per cui nelle ore di punta chi ha la fortuna di vivere e lavorare in quel tratto di strada è sottoposto quotidianamente a un trattamento polmonare che nemmeno nelle miniere carbonifere di inizio secolo. Trovare una soluzione per diluire il traffico su altre direttrici più decentrate era troppo difficile?

• POC - o piano regolatore. Qui la sua amministrazione si è distinta per un clamoroso conflitto di interessi che ha portato alcuni cittadini, esasperati dalla situazione,a interessare l’ex segretario nazionale del Pd, Bersani. Questo conflitto di interessi ha interessato anche la magistratura ordinaria e le forze dell’ordine con i cantieri del CIPEA e delle cosiddette Case Gialle.

Non mi soffermo sulle spese per le consulenze poiché non in grado di sostenere una critica costruttiva e/o ironica. Ci sarebbe poi anche il problema delle frazioni, realtà abbandonate a se stesse e che nemmeno il “tour delle frazioni” ha risolto: i problemi sono rimasti e i residenti pure, sempre però con gli stessi problemi. Spero che per lei sia stata una bella ed esauriente esperienza perché per gran parte dei sanlazzaresi, se ricorda nel 2009 erano il 57%, ora sono sicuro molti di meno, così non è stato.
Concludo questa mia lettera aperta, scusandomi di averle fatto perdere tempo prezioso ma allo stesso tempo ormai stanco di essere amministrato da lei e dalla sua giunta.
Un residente o se preferisce un suo suddito purtroppo, ma ancora per poco.
Gabriele Scalorbi


PS. La lettera non ha evidentemente bisogno di ulteriori commenti. Chissà se il sindaco la qualificherà come "pretestuosa polemica"?