lunedì 19 dicembre 2016

ARCHIVIATA LA COLATA, COSA RESTA DI TUTTO CIO' ?

E' dei giorni scorsi la notizia della richiesta dell'archiviazione da parte della Procura della Repubblica di Bologna, delle imputazioni a carico dei soggetti che avevano riempito i fascicoli della c.d. "colata" ossia il maxiprogetto edilizio di Idice, fermato dal sindaco Conti ormai due anni orsono. I giornali ne hanno parlato meno, ma era stata aperta anche un'inchiesta bis che coinvolgeva diversi esponenti delle passate amministrazioni, tra cui l'ex sindaco Macciantelli e il suo ex assessore all'urbanistica Schippa. Anche di quell'inchiesta pare sia stata chiesta l'archiviazione, per via della imminente prescrizione (i fatti erano risalenti al periodo 2007-2012).
Isabella Conti ha reagito stizzita alla notizia, con frasi anche particolarmente dure del tipo "si devono vergognare" (gli indagati), "noi siamo il bene " (contrapposti agli indagati che evidentemente, par di capire, fossero il male) . 
E' la reazione di chi era invece convinto che l'inchiesta , o le inchieste, sarebbero dovute andare avanti, nell'interesse pubblico e della giustizia. La reazione di chi, molto probabilmente, non aveva capito, o voluto capire, qual era la posta in gioco. 
Non staremo qui a ripercorrere per filo e per segno tutta la (o le) vicenda/e. Faremo solo alcune riflessioni .
Isabella Conti ha seduto per 10 anni sullo scranno di consigliere comunale e per un anno e mezzo è stata anche assessore al bilancio: non si era mai accorta prima di tutto il groviglio di interessi, peraltro descritto dagli stessi magistrati nella richiesta di archiviazione? Presentare un esposto concentrato su presunte minacce non è stata forse la cosa più saggia: l'inchiesta era stata costruita attorno alla fattispecie di reato molto discutibile della "minaccia a corpo politico, amministrativo o giudiziario dello Stato". Le minacce, scrivono i PM, non ci sono state, ed è plausibile che sia andata così. Era infatti ben altro il "succo". Parte di questo "succo" emerge proprio dalle stesse parole dei pm, che parlano di condotte "pressorie" tese a soddisfare interessi privati a scapito di quelli pubblici, che però non costituivano un reato perché non organizzate.
Strano che il clima descritto dai PM sia stato sempre ignorato dalla Conti nei tanti anni in cui ella ha seduto sui banchi da consigliere comunale.
L'inchiesta aveva un antecedente, di cui i PM hanno mostrato di non tener conto, probabilmente perché formulato malamente e col solo scopo di procurarsi visibilità politica: stiamo parlando dell'esposto presentato da Massimo Bertuzzi della lista civica Noi Cittadini sulla compravendita dei terreni che da agricoli sono poi divenuti edificabili. Tutto ciò è stato spazzato via dalla Procura.
Restava una possibilità, di far luce su tante vicende legate all'urbanistica locale, da anni oggetto di inchieste giudiziarie che, anche se concluse con l'archiviazione, hanno portato a sentenze in cui un GIP (nel 2006) riconobbe la piena esistenza di abusi, nella vicenda delle "case gialle" (di cui si parla ampiamente nel libro di Antonio Amorosi Coop Connection ).
Questa possibilità era quella di una commissione d'inchiesta comunale, strumento previsto da tutti i regolamenti comunali, che facesse luce da un punto di vista amministrativo e politico su tante torbide vicende (Case gialle ,Cipea , Villa Cicogna , Ca' Ricchi etc .) che hanno caratterizzato il nsotro territorio. 
La commissione d'inchiesta era stata chiesta da Forza Italia con una mozione ufficiale nel febbraio 2015 . Basta cercare nel sito del Comune e si ascolterà il surreale dibattito che ha visto il voto contrario , con parole vergognose , sia dell'intero gruppo PD ( Sindaca compresa ) e anche di Noi Cittadini. L'intervento di Bertuzzi e' stato, se si vuole, ancora peggio di quello del PD: egli, che ben conosce tante di quelle vicende, ha avuto il coraggio di derubricare le vicende delle "case gialle", che tanta sofferenza e ingiustizia hanno causato verso famiglie e onesti pubblici ufficiali, a "abusi edilizi" (sic) . La Commissione d'inchiesta fu così bocciata. Sarebbe stato l'occasione per fare luce su tante cose e per tenere distinti il piano amministrativo da quello penale, ora che i pubblici ministeri hanno chiesto l'archiviazione di tutte le indagini. Invece ora si chiude tutto con un triste sipario, che tra le altre cose - ma non ne saremmo così dispiaciuti - potrebbe rappresentare la pietra tombale anche per la carriera politica della stessa sindaca. Forse sarebbe il caso che l'Avv. Conti chiedesse scusa ai cittadini per le tante vicende del passato su cui ella non ha voluto metter mano, e anche per aver gestito una vicenda così delicata come la "colata" nel modo che si è visto.
Un'ultima cosa sulle dichiarazioni del sig. Bertuzzi, che nel frattempo si è guadagnato la poltrona da assessore, cui mirava da ormai una ventina d'anni e che lo ha visto cavalcare ogni onda per poi fare il salto della quaglia al momento opportuno. Egli sulla sua pagina facebook a proposito della richiesta di archiviazione scrive: 

che si vada o meno verso l'archiviazione poco importa, il problema non è se ci siano state condotte penalmente perseguibili ma se queste condotte possono o meno essere considerate opportune, se queste condotte possono essere considerate normali azioni di lobbing, se queste condotte possono essere accettate dalla politica:
Il problema è capire se i partiti sono in grado di tornare a riappropriarsi del ruolo di proporre politiche finalizzate alla gestione della cosa pubblica e al miglioramento del bene comune e non di quello della propria parte.
 Vorremmo che il neo assessore ai Rifiuti ci rispondesse : perché, se è importante vigilare sulle condotte della politica anche quando non costituiscono reato, Lei si è opposto alla commissione d'inchiesta sull'urbanistica degli ultimi anni?
Ieri l'on. Giachetti all'assemblea PD parlava, a proposito di alcuni suoi colleghi , di " facce come il c...o " . Ecco, probabilmente Giachetti avrebbe usato la stessa espressione anche in questo frangente.

giovedì 10 novembre 2016

COOP CONNECTION E IL CASO SAN LAZZARO. LA BEFFA DEL LAZZARINO D'ORO ALLA CONTI

Il libro di Antonio Amorosi "Coop Connection", per settimane ai vertici delle classifiche dei libri più venduti, oltre a mostrare uno spaccato inquietante del mondo cooperativo come forse molti di noi non se l'erano mai immaginato, dedica un intero capitolo alla nostra città. Sono vicende che in questo blog abbiamo raccontato molto nello specifico e già da diversi anni, e anche per questo siamo stati oggetto di pubbliche fatwe e di tentativi grossolani di censura da parte di ex amministratori locali ora caduti in disgrazia e che ora risultano indagati nell'ambito delle inchieste scaturite dalla revoca del POC di Idice (la "colata"). Il tempo tuttavia, in alcuni casi, è galantuomo. Quei politicanti (di vari schieramenti peraltro: per molto tempo in questa città si è registrato un imbarazzante connubio tra maggioranza e opposizione sui temi dell'urbanistica, tanto che al PD non era sgradita la presenza come vicepresidente della commissione urbanistica un architetto, già consigliere comunale presunto oppositore, poi risultato a sua volta indagato in altra pesante vicenda, quella degli alloggi di via Galletta appaltati al consorzio Cipea e di cui pure abbiamo a lungo parlato) sono ora caduti nel dimenticatoio, se non della giustizia, sicuramente della popolazione. 
Ma il libro di Amorosi e in particolare il capitolo su San Lazzaro aiutano a rinfrescare la memoria e per questo invitiamo tutti i nostri lettori, a prescindere dalle loro idee politiche, a farsi un'idea migliore di quello che per anni è stato l'intreccio che ha coinvolto poteri pubblici e privati di vario tipo, interessi, legami nascosti e palesi nella nostra città. Il quadro che viene tratteggiato dell'attuale sindaca, Isabella Conti, non è dei migliori. Ciascuno si faccia la propria idea, ma i fatti sono come macigni. E come macigni sono caduti sulla vita di un poliziotto integerrimo che ha catturato boss della criminalità organizzata nel nostro territorio, ma che ha avuto la propria esistenza e quella dei propri familiari rovinata e avvelenata dagli intrecci che vengono ben descritti nel libro di Amorosi. Poco tempo fa il comitato cittadino responsabile dell'assegnazione del Lazzarino d'oro, pur a fronte di una richiesta ufficiale proveniente da Forza Italia di assegnarlo al poliziotto in questione, ha preferito assegnarlo a Isabella Conti. Che dire...il Comune ha deciso di premiare se stesso. Giudicate voi. Buona lettura.

giovedì 31 marzo 2016

LA MORTE DI ARNALDO VANNELLI

La scorsa notte si è spento Arnaldo Vannelli. E' stato consigliere comunale di una lista civica a San Lazzaro, che aveva per nome "La città che vorremmo". Fu anche promotore del Comitato Ambiente San Lazzaro per l'apertura di un pronto soccorso al Bellaria. Battaglie spesso inascoltate. Si distinse sempre dai trasformismi che hanno caratterizzato la politica locale e che non hanno risparmiato nemmeno i "civici" dell'ultima ora. Vannelli civico lo è sempre stato. A lui, che già abbiamo avuto occasione di ricordare in questo articolo di appena due anni fa, vogliamo dedicare anche un altro articolo tratto dall'archivio di Repubblica, in cui Vannelli spiegava i problemi di via Caselle http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/02/14/via-caselle-senza-pace-la-giunta-ha.html
Seguiranno, ne siamo certi, le lacrime di coccodrillo di tutti, a partire dal Sindaco, passando per il PD che lo ha sempre osteggiato, fino ai "civici" nostrani, ormai dichiaratisi ufficialmente "stampella" della maggioranza. Siccome certe ostentazioni di ipocrisia non ci sono mai piaciute, preferiamo tacere ed esprimere le nostre più sincere condoglianze alla famiglia.

giovedì 30 luglio 2015

UN ANNO DELLA NUOVA GIUNTA. IL TRASFORMISMO IMPERA

All'incirca un anno fa davamo conto in questo articolo della nuova situazione in cui si trovava e si trova la nostra città all'indomani del voto amministrativo. Luci ed ombre, come in ogni luogo dove uno stesso blocco politico e partitico domina incontrastato da 70 (settanta!) anni. Con un misto di speranza e di diffidenza, non dovuta però a pregiudizio ma alla conoscenza dei fatti accaduti in questo luogo negli ultimi venti anni, ci apprestavamo a esaminare il nuovo mandato amministrativo del neosindaco Isabella Conti. Da allora sembra passato un secolo. Ma senza che sia cambiato sostanzialmente niente. Sembra passato molto tempo perché sono successi tanti fatti di cui come sempre abbiamo cercato di fornire una lettura che andasse oltre alla solita vulgata della carta stampata locale, di cui ben si conoscono gli intrecci e i limiti. Ebbene, dopo un anno possiamo tristemente e sconsolatamente affermare che il "fenomeno Conti" altro non è che non un fuoco di paglia sapientemente organizzato dallo stesso primo cittadino assieme ad una parte del suo partito. Tutta la vicenda della "colata" di Idice, a fronte dei numerosissimi fatti e misfatti denunciati su questo blog e nelle carte documentatissime oggetto di indagini e di inchieste giudiziarie, nonché di dettagliatissime interrogazioni parlamentari, appare quasi una ridicolaggine, e tanto più suona offensiva verso le vittime di quei fatti che in piena solitudine furono segnalati e denunciati da onesti pubblici ufficiali, lasciati soli, abbandonati e perfino perseguitati come mai si era visto prima. Di tutti quei fatti (case gialle, Cipea, Ca' Ricchi ecc.) non si è più parlato e non si deve più parlare. Essi offuscano l'immagine di colei che si è costruita l'immagine di "paladina della legalità", laddove per dieci anni ha seduto in consiglio comunale e ha votato ogni provvedimento che ha riguardato quelle vicende poc'anzi citate. E l'ultimo anno e mezzo come assessore al Bilancio. In tutte quelle occasioni non la si è mai sentita aprir bocca per denunciare il sistematico scempio di legalità (quello, sì) che attraversava il nostro territorio, le scorribande di predoni del diritto e della legalità uniti in combutta per saccheggiare quanto ancora era rimasto di buono in questa città. Non la si è sentita aprir bocca quando l'ex consigliere della Lega e poi del Pdl Giampiero Bagni aveva presentato (era il 2011) un Odg in consiglio comunale che impegnava la Giunta ad annullare le convenzioni urbanistiche da cui erano scaturite le vicende delle "case gialle" e dell'azzonamento n. 9, Odg respinto con sdegno da un Pd che nelle occasioni importanti mostrava, come ha sempre mostrato, il suo vero volto di garante dello status quo. Non la si è sentita nominare mai nessuna di queste vicende quando è diventata sindaco e ha cominciato, grazie all'enorme visibilità mediatica procuratasi con la vicenda della "colata", a pontificare nelle scuole superiori di Bologna e provincia quale improvvisata "esperta di antimafia". Mentre integerrimi pubblici ufficiali per mesi e anni conducevano delicatissime inchieste sul territorio e procedevano agli arresti di boss della criminalità organizzata, a rischio della propria incolumità e dei loro uomini, costei ignorava che una nota agenzia immobiliare aveva una filiale in mano alla 'ndrangheta proprio a San Lazzaro. Ma si sa, una visita di don Ciotti val più come patente di professionista dell'antimafia che non mille arresti di boss mafiosi. Una volta diventata sindaco, non la si è vista costituire il Comune quale parte civile nel troncone processuale della vicenda Cipea che vede imputato Aldo Noacco, già vicepresidente della commissione urbanistica come "indipendente nel Pdl", architetto rimasto oppositore sempre molto morbido verso il Pd sulle vicende urbanistiche e poi cacciato da Forza Italia al momento della formazione delle liste. 
Forza Italia che aveva proposto una commissione d'inchiesta sulle vicende urbanistiche degli ultimi 15 anni che vedono come protagonisti anche personaggi che ora sono completamente inzerbinati alla Conti ma che nominalmente stanno all'opposizione, ossia la lista Noi Cittadini, sui cui questo blog ha ampiamente scritto attirandosi le ire di qualche povero sprovveduto che forse in buona fede non si è accorto che la lista che aveva votato per fare opposizione al PD, di fatto ora ci governa assieme (da ultimo hanno votato il bilancio della Giunta, mentre FI e 5 Stelle hanno votato contro). Commissione d'inchiesta, si diceva, proposta da FI e bocciata all'unisono guarda caso dal Pd (sindaco in testa) e da Noi Cittadini, e che ha visto l'astensione dei 5 Stelle, a dimostrazione che abbaiare e strombazzare la propria onestà non serve a nulla, se non a far la figura dell'utile idiota, se non ci si documenta a dovere su quanto accade ed è accaduto sul territorio che si pretende di cambiare.
Non stupisce il voto contrario di Noi Cittadini. Oltre alla chiara aspirazione di un posto in giunta da parte dell'ex assessore all'ambiente con Bacchiocchi (sotto la cui giunta cominciò il primo vero scempio urbanistico mediante la cementificazione del quadrante nord, con il già citato azzonamento n. 9), è emersa l'esistenza di una "ecocasa" costruita da un attivista di quella lista civica, costruzione colpita da due ordinanze (una di non eseguire l'opera e l'altra di demolizione) durante il mandato Macciantelli e mai fatte eseguire dal sindaco Conti (la paladina della legalità). Su questa vicenda ha presentato in consiglio comunale una interrogazione il giovane consigliere di FI Francesco Rossi per sapere come mai il Comune non abbia ancora dato esecuzione a quelle ordinanze. La risposta della sindaca, alquanto imbarazzata, è stata che siccome il cittadino (attivista della lista civica e sempre prodigo di lodi verso la sindaca, sui social network) ha presentato ricorso alla giustizia amministrativa, l'Amministrazione intende aspettare l'esito della controversia. Insomma potrebbero passare ancora anni e anni (un po' come coi nomadi abusivi). In tantissimi altri casi però, nota il giovane Rossi sul suo blog, il Comune non esita ad avviare la macchina esecutiva mediante iscrizione a ruolo o esecuzione coattiva contro cittadini che ricorrono contro suoi atti amministrativi....e mai si tratterebbe di intere case costruite in violazione di ordinanze comunali. (La vicenda peraltro avrebbe anche risvolti, non confermati, di minacce al giovane consigliere che aveva presentato una seconda interrogazione, poi frettolosamente ritirata. Non sappiamo cosa sia successo ma se ciò fosse vero, sarebbe veramente un fatto intollerabile e proprio in un luogo dove ormai si celebra la legalità in ogni dove ciò suonerebbe ancor più beffardo. Ci auguriamo che non si creino nuove sacche di illegalità dovute a interessi personali e connivenze politiche).
Il sindaco attuale avrebbe impresso una svolta anche sulla vicenda dei campi nomadi abusivi, di cui all'epoca si è scritto più volte. La sentenza del Consiglio di Stato che dichiarava lo sgombero legittimo è stata fatta eseguire, quantomeno nella sua prima parte che prevede l'acquisizione dei campi (alla Pulce) da parte del Comune. I sinti ivi residenti sarebbero insorti e avrebbero minacciato il sindaco e i tecnici del Comune, almeno così riferiva il Carlino. Bene. Peccato che sulla stampa la Conti lasci parlare l'assessore Archetti, da lei fortemente voluto in giunta, il quale è stato per 10 anni nelle giunte di Macciantelli, ossia colui che fu il primo a non dare esecuzione alle sentenze di TAR e Consiglio di Stato contro i nomadi, pervenendo ad un accordo con questi ultimi (come aveva fatto anche al campo abusivo di Colunga). La Conti non si è mai accorta di ciò? Ora Archetti dice che "la legalità va ripristinata"....lo ha detto davvero, non siamo a Zelig purtroppo. Detto da colui che è stato per anni vicesindaco e assieme a Macciantelli sapeva bene la situazione di quei campi, fa sinceramente ridere e anche tanto. Fa meno ridere il fatto che su quei terreni i nomadi abbiano avuto allacciamenti e utenze dal comune, a spese della collettività, e non abbiano pagato alcuna tassa (Ici, Imu, Imu agricola, Tasi ecc.). Tutto ciò ha un nome: danno erariale. Ci auguriamo che la Corte dei Conti intervenga presto. E' molto, troppo comodo lasciare che per anni permangano situazioni di totale illegalità con l'acquiescenza dei poteri pubblici, per poi parlare di "ripristino della legalità". Specialmente è risibile se a dirlo è un assessore alla "legalità", assieme a un primo cittadino che pare aver vissuto per 10 anni su Marte (salvo settimanalmente presenziare ai consigli comunali e per un anno e mezzo essere assessore a propria insaputa) e che ora è assurta al ruolo di paladina della legalità.

giovedì 25 giugno 2015

INCHIESTA CIPEA, NUOVO COLPO DI SCENA

Le agenzie di stampa hanno pubblicato delle nuove rivelazioni nell'inchiesta sul cantiere Cipea (di cui a lungo si è parlato anche su questo blog) in edilizia convenzionata di via Galletta (fraz. Mura San Carlo), già oggetto di sequestro da parte della Squadra Mobile di Bologna e che vede imputati in procedimenti paralleli il presidente di Cipea Holding Gianluca Muratori, il presidente della società Idroter Cavicchioli, l'ex sottufficiale della GDF Cucinotta e l'architetto Aldo Noacco, direttore del cantiere in questione, ex consigliere indipendente nel Pdl e non ricandidato nelle liste di Forza Italia allo amministrative dello scorso anno per via del suo atteggiamento di opposizione molto accondiscendente verso la maggioranza, specie in materia urbanistica. Il Comune di San Lazzaro si è costituito parte civile nel giudizio contro Muratori, ma non in quello contro Aldo Noacco (ne riferì il periodico locale vivere a San Lazzaro diretto da Gianni Marchesini). Il Sindaco di San Lazzaro, Isabella Conti, unitamente al suo predecessore Macciantelli, non hanno mai spiegato il perché di questa scelta differente. L'ex parlamentare Fli Enzo Raisi aveva presentato ben due interpellanze su questa vicenda, già riportate QUI.

Ecco il testo delle agenzie:

NO DEGLI IMPUTATI ACCUSA: "MI AVEVA PROMESSO AIUTO, HO TACIUTO" (DIRE) Bologna, 25 giu. - Colpo di scena al processo per truffa e induzione indebita a dare o promettere utilita' (l'ex concussione) per gli alloggi di via Galletta a San Lazzaro, dove secondo le indagini della Squadra mobile e della Procura furono commessi diversi reati relativi alla vendita di appartamenti che essendo in edilizia convenzionata andavano assegnati con criteri ben precisi che non sempre sarebbero stati rispettati. Il colpo di scena, andato in scena alla scorsa udienza del 14 maggio, e' stata la testimonianza di Lorenzo Cavicchioli, imputato in quanto allora procuratore speciale di Cipea; a lui era affidata la vendita degli alloggi (e in alcuni casi chiese somme in nero in aggiunta al prezzo previsto dalla convenzione).     Ebbene, Cavicchioli ha puntato il dito contro Muratori, spiegando in aula che da presidente di Cipea sapeva tutto e che la richiesta di somme in nero (500 euro a metro quadrato) era "concordata" con lui fin dall'inizio. Cavicchioli, fu cacciato dal Cipea dopo l'esplosione del caso e sostituito; in aula ha anche aggiunto di essere stato "omertoso" e reticente, durante i due interrogatori svolti davanti al pm Rossella Poggioli nel corso delle indagini, perche' gli era stato chiesto di addossarsi la responsabilita' del 'pasticcio' e promesso non solo la difesa legale ma anche "un futuro". Oggi pomeriggio alle 14 e' fissata  la nuova udienza in cui Cavicchioli verra' contro-interrogato dalle difese degli altri imputati, a partire da Luigi Stortoni legale di Muratori. Nella scorsa udienza, infatti, ha risposto solamente alle domande del suo avvocato e del pm. "C'e' solo una persona con cui puoi concordare queste cose in Cipea, si chiama Muratori Gianluca", ha detto Cavicchioli rispondendo al pm sulla richiesta dei soldi in nero, come si legge nei verbali dell'udienza di quel girono. Le somme aggiuntive in nero, ha spiegato Cavicchioli, vennero chieste per i nove appartamenti da vendere fuori dalla graduatoria del Comune di San Lazzaro.
L'indagine ha appurato che lui chiese 46.000 euro in nero ad uno degli acquirenti e Cavicchioli durante l'indagine ha ammesso l'accusa (anche perche' le prove erano schiaccianti). Ma non aveva detto quanto ha poi riferito in aula. Davanti ai pm "feci il minimo sindacale di ammissioni, diciamo, per non inguaiare piu' di tanto", ha risposto a Poggioli, spiegando che il suo comportamento fu improntato a "dire il minimo possibile". E questo perche' "mi fu chiesto di accollarmi la responsabilita'- ha affermato- a fronte del fatto che il Cipea mi avrebbe garantito la difesa legale e, diciamo, mi fece capire, un futuro".
   Di fronte alla revoca della sua procura speciale, ha detto Cavicchioli, "io non e' che avessi molto potere negoziale, ne presi atto". In una riunione che si tenne in Cipea il 16 dicembre 2009 (convocata in fretta e furia dopo che al consorzio arrivo' una lettera anonima che segnalava le richieste di somme in nero), gli venne chiesto appunto di prendersi la colpa ma anche di "far sparire le tracce sul computer". Poi la revoca della procura speciale, ma anche le promesse. Nel corso delle indagini, quindi, "non ammisi tutta la vicenda davanti ai pm ma feci solo parziali ammissioni", ha aggiunto Cavicchioli, a maggior ragione perche' lui e la sua famiglia (il padre era il titolare dell'impresa edile Idroter) erano "esposti per una cifra molto, molto elevata nei confronti di Cipea", sia per gli alloggi di via Galletta che per altri appalti.(SEGUE)   (Pir/ Dire) 11:30 25-06-15

(DIRE) Bologna, 25 giu. - Cavicchioli ha spiegato di aver cominciato a "prendere le distanze" quando, durante le indagini, si tento' di scaricare la colpa su di lui anche per quanto riguarda la vicenda del finanziere Salvatore Cucinotta (imputato insieme alla moglie per l'assegnazione di un alloggio), con un'accusa di tentata corruzione. Lui di quella vicenda, ha ribadito in aula, non ha mai saputo nulla, si e' limitato ad "assecondare" le richieste di varianti edilizie in quell'appartmento perche' "cosi' mi era stato chiesto dal Cipea".
   Le richieste di denaro in nero (che riguardavano solo i nove appartamenti fuori graduatoria, che si potevano vendere a tutti) vennero "concordate" con Muratori nel 2008, ha detto sempre Cavicchioli, ancor prima che il cantiere prendesse piede e prima che la crisi economica inceppasse la vendita degli alloggi. Cosa dovesse essere fatto di quei soldi, ha spiegato Cavicchioli, non era stato pattuito. "Io ero in stand by, ero in attesa di istruzioni", ha spiegato l'ex procuratore. "Tenni costantemente informato e aggiornato Cipea Holding di tutto quello che facevo, quindi compresa la richiesta e la dazione delle somme in nero da parte di Paolo Anderlini". Il suo tramite fu direttamente Muratori ("fino al 2008 i nostri rapporti erano costanti), poi Nicola Comastri (anch'esso imputato). Con Muratori, c'era stata una "collaborazione pluriennale" e "fino ad allora reciproco rispetto". Cavicchioli ha anche riferito di un incontro, avvenuto nell'estate del 2010 nella casa di Muratori a Milano Marittima, in cui il presidente di Cipea diede l'ok a Cavicchioli e a suo padre affinche' Idroter portasse a termine il cantiere Di via Galletta, nonostate il clamore. Oggi la 'palla' passa alla difesa di Muratori e degli altri imputati, che dovranno controinterrogarlo.
  (Pir/ Dire) 11:30 25-06-15  

sabato 7 febbraio 2015

EMERGENZA NEVE, IL COMUNICATO DI FORZA ITALIA

Il partito dei berlusconiani sanlazzaresi ha diffuso un comunicato in merito all'emergenza neve. Lo pubblichiamo integralmente.

Visti i molteplici disagi manifestatisi nella scorsa notte e nella mattinata di oggi non si può non registrare un chiaro e puro fallimento del Piano Neve gestito ed organizzato dall’amministrazione Sanlazzarese. L’intempestività degli interventi operati dal comune solo nella mattinata di oggi non sono stati sufficienti a contenere il numero non esiguo di disagi creatisi in seguito all’abbondante nevicata: gli spazzaneve sono stati sicuramente messi in funzione troppo tardi, e comunque soltanto in alcune grandi arterie, e solo nelle prime ore del pomeriggio la situazione complicata nel centro cittadino è stata parzialmente risolta. La via Emilia, arteria fondamentale per la nostra città, a causa della lastra di ghiaccio e neve formatasi presto stamattina ha creato difficoltà per tutto il traffico cittadino. Non si è visto il sia pur minimo spargimento di sale, sulle strade così come sui marciapiedi. La caduta di diversi alberi nelle frazioni e di rami su via Repubblica e via Milano non hanno risparmiato la restante viabilità. Alcune frazioni hanno passato ore senza luce, per non parlare della poca tempestività per quello che riguarda le scuole elementari, medie, superiori di San Lazzaro, i servizi di mensa, che hanno visto genitori non informati e allibiti dalla generale gestione dell’emergenza. Alcune scuole, come alla Ponticella, sono state chiuse senza previamente informare né i genitori né gli stessi insegnanti. Altre ancora, come le Fantini o le Donini, sono rimaste chiuse per la totale mancanza di riscaldamento. Nelle ultime ore numerose vie si sono allagate, causando ulteriori disagi e visti i livelli pericolosi dei numerosi corsi d’acqua nel nostro comune, viste le previsioni di precipitazioni, ci auguriamo che la manutenzione di fiumi e torrenti sia già stata messa in atto e che l’amministrazione stia effettivamente tenendo sotto controllo i livelli di tali corsi d’acqua che in alcuni casi, come nella zona pedecollinare al confine con il Comune di Ozzano stanno preoccupando i residenti. Il sottopasso di via Poggi è rimasto completamente allagato e non è stato predisposto alcun servizio di segnaletica atto a deviare la circolazione stradale. Non possiamo che bocciare questo Piano Neve, un piano a nostro avviso e anche secondo il parere di numerosi cittadini che ci hanno contattato arrabbiatissimi, del tutto inadeguato a gestire l’emergenza. Troppi ritardi, troppa disinformazione. L’Amministrazione comunale, è proprio il caso di dirlo, non ha imparato dagli errori commessi soltanto due anni fa e che all’epoca già segnalammo. Speriamo che la tassazione comunale, tra le più alte della provincia, serva a fronteggiare queste emergenze, ma dato questo ennesimo episodio di incuria e cattiva gestione, ci sorge il dubbio che ciò non avvenga.

Il gruppo consiliare
Avv. Samuele Barillà - Capogruppo
Francesco Rossi
Omer Maurizzi

mercoledì 31 dicembre 2014

POC DI IDICE, MINACCE ALLA CONTI. IL SINDACO VA DAI CARABINIERI DI BOLOGNA

San Lazzaro, il sindaco Conti va dai carabinieri: "Su Idice ho subito forti pressioni". Non sarebbe ora di fare un po' di chiarezza su tutta questa vicenda? La delibera attuativa fu votata l'anno scorso quando Isabella Conti era assessore al Bilancio dell'ex sindaco Marco Macciantelli. L'attuale assessore con delega alla Legalità Giorgio Archetti, che votò a favore di quel Piano Operativo che ora la Conti vorrebbe bocciare, tace. Il PD, partito del sindaco, ha sempre votato questo progetto edilizio in ogni sua fase, a partire dal lontano 2007. Il segretario del PD di San Lazzaro, Michele Cavallaro, già capogruppo del PD durante il mandato Macciantelli, e fedelissimo sostenitore di quest'ultimo, tace. L'attuale consigliere PD, Giacomo Landi, predecessore di Cavallaro alla guida del PD locale, ha sempre sostenuto le politiche di Macciantelli, POC compreso. Anch'egli tace. Lorsignori potrebbero dire una parola su questa vicenda? Sono d'accordo o no con il loro sindaco, Isabella Conti? La Conti dal canto suo non invoca l'aiuto del suo partito. Lo dà per scontato? O preferisce chiedere soccorso alle opposizioni, perché pensa che i consiglieri PD non siano così compatti nell'appoggiarla? Non ritiene il sindaco che la cittadinanza dovrebbe essere messa finalmente al corrente di tutte le vicende che portarono all'adozione di questo POC ora al centro di questa bufera? Certamente la Conti dovrebbe anche spiegare come mai lei nei 10 anni in cui è stata consigliera comunale ha sempre votato tutto quello che Macciantelli proponeva, POC compreso. Ma forse è venuto il momento di farla davvero, questa operazione verità, al di là di ogni vicenda personale. Un'operazione verità che dovrebbe partire forse da più lontano e spiegare che la prima vera grande cementificazione, sulla quale i "civici" che tanto cavalcano ora la vicenda di Idice, hanno sempre taciuto. Civici alla bisogna insomma, come l'attuale capogruppo di Noi Cittadini Piras, già assessore all'Ambiente con l'allora sindaco Aldo Bacchiocchi, che diede il via allo scempio di via Caselle (da cui nacque la famosissima vicenda delle "case gialle", che ebbe un rilievo anche nazionale). Vicende che diedero luogo a imbarazzanti intrecci e che portavano all'assegnazione di incarichi di direzione lavori di cantieri in edilizia convenzionata a personaggi dell'allora opposizione di centrodestra, in particolare l'architetto Aldo Noacco, già rinviato a giudizio per illeciti urbanistici nel cantiere di via Galletta di cui era appunto direttore. La contrarietà dell'allora coordinatore PDL e attuale capogruppo di FI Samuele Barillà a quell'intreccio portò a uno scontro durissimo interno al partito, che si è risolto con la cacciata di Noacco da Forza Italia, che non lo ha più ricandidato. Insomma le vicende urbanistiche sanlazzaresi sono particolarmente interessanti. Chissà se la Conti e il suo partito vorranno dare il via a quella operazione verità che tanti cittadini chiedono.

giovedì 18 dicembre 2014

UN PIANO URBANISTICO....UN PO'(C) CONTROVERSO

Dopo l'intervista a un dirigente Ance (Associazione nazionale costruttori edili) che chiedeva un ripensamento rispetto alla scelta di bloccare definitivamente il POC relativo al piano urbanistico di Idice, e al direttore immobiliare di Coop Costruzioni al Carlino di ieri, il quale nemmeno troppo velatamente lasciava intendere che le Coop potrebbero adire le vie legali contro il Comune, arriva la replica del sindaco Isabella Conti: "Non ci faremo intimidire". La battaglia prosegue. Il Resto del Carlino spiega che nelle primarie a sindaco vinte dalla Conti lo scorso anno potrebbe aver giocato un ruolo determinante proprio la posizione assunta dall'attuale sindaco sul tanto controverso POC approvato ancora sotto la giunta Macciantelli. La delibera attuativa del POC, il c.d. PUA, fu adottata dalla precedente giunta in assenza della Conti, la quale ha sempre detto di esser stata impegnata a Roma a un incontro di partito. All'epoca dunque la posizione della Conti non era molto chiara, probabilmente perché non era consigliabile l'esporsi troppo contro la giunta di cui lei stessa faceva parte come assessore al Bilancio. Secondo diversi osservatori della situazione locale, si è assistito ad una mossa sicuramente coraggiosa da parte di un giovane Sindaco che però per ben 10 anni ha sempre approvato qualsiasi cosa venisse partorita dalle giunte Macciantelli, e su cui questo blog si è espresso in  modo molto attento e approfondito. Ancora, l'anno come assessore al Bilancio ha sicuramente fatto sì che l'attuale sindaco prendesse conoscenza delle numerose questioni che riguardavano le tante voci di spesa del Comune sotto la guida Macciantelli. Una presa di conoscenza alla quale però non ha fatto seguito alcuna pubblica segnalazione di situazioni che invece altri organi locali, come il periodico Vivere a San Lazzaro hanno segnalato. Insomma un atteggiamento giudicato da più parti ambiguo, che sarebbe cambiato sul famoso piano urbanistico quando ormai la precedente amministrazione aveva probabilmente già cristallizzato situazioni e attese. Ricordiamo peraltro che San Lazzaro è ancora teatro di vicende giudiziarie legate all'urbanistica: l'ex consigliere comunale PDL Aldo Noacco è rinviato a giudizio per illeciti urbanistici nell'ambito della vicenda Cipea, di cui era direttore del cantiere già oggetto di sequestro da parte della Squadra Mobile di Bologna. Noacco che spesso e volentieri assumeva una posizione molto morbida verso la maggioranza. La Conti invece ha assunto una posizione sicuramente di rottura con un mondo nel quale però lei stessa, quale giovane dirigente di partito e consigliera comunale per 10 anni è cresciuta. Un mondo che ora si sente tradito e che alza la voce. La vicinanza della Lista Noi Cittadini, ormai all'opposizione solo formalmente, che ha da sempre cavalcato questa vicenda (annunciando anche esposti in Procura di cui gli stessi "civici" non hanno più fornito alcuna notizia) probabilmente non servirà a rafforzare una situazione molto difficile che si è venuta a creare, forse anche per ingenuità da parte dell'attuale sindaco. Nel frattempo l'assessore Archetti, che la Conti ha voluto nella nuova giunta e che rappresenta in trait d'union con le precedenti amministrazioni, e che ha sempre votato e sostenuto il Piano urbanistico ora contestato, non apre bocca sulla questione. Ci piacerebbe sapere cosa pensa di questa situazione, ad esempio se secondo lui hanno ragione le Coop oppure ha ragione il sindaco. Magari lo stesso sindaco potrebbe chiederglielo. 
Per la Conti, già in evidente difficoltà per la imbarazzante situazione della sicurezza a San Lazzaro, teatro di una lunga serie di furti e rapine e attaccata anche dai dirigenti locali di Forza Italia che assieme al consigliere regionale Galeazzo Bignami sono stati ricevuti dal Questore di Bologna (e il quale Questore, secondo un articolo del Carlino, era stato lasciato toalmente all'oscuro del "piano sicurezza" della giunta), si preannuncia un 2015 non facile. Per parte nostra le auguriamo buon lavoro e comprendiamo che non è facile smarcarsi da una situazione politico-amministrativa consolidata dal suo precedessore. Il coraggio a metà può a volte far più danni della totale mancanza di coraggio stesso. 

martedì 12 agosto 2014

ANCORA QUALCHE CHIARIMENTO PER I DURI DI COMPRENDONIO, CIVICI O MENO

Alcuni lettori, probabilmente "civici", si sono irritati per alcuni articoli apparsi negli ultimi tempi su questo blog. Blog che, è proprio il caso di dirlo, pare essere il più bersagliato di tutta San Lazzaro, prima da parte di ex amministratori locali di maggioranza e opposizione particolarmente permalosi, ora da parte di "civici" o presunti tali. "Civici" che (infastiditi del fatto che qui si racconti semplicemente la verità dei fatti, ossia che i loro rappresentanti in consiglio comunale, dopo aver sbandierato per anni una presunta purezza rispetto alla classe dirigente del Partito Democratico, ora corrano in soccorso di quest'ultimo votandone il programma del mandato 2014-2019) pretendono di affibbiare agli autori di questo blog presunti orientamenti politici, quasi che noi fossimo l'appendice di Forza Italia. 
A parte che basta leggersi i post degli ultimi 5 anni nei quali in modo molto chiaro denunciavamo fatti e misfatti di tutti i partiti, di destra come di sinistra, attirandoci come detto le ire dei rappresentanti di tutti gli schieramenti, è sicuramente comodo oltre che ovviamente scorretto all'ennesima potenza attribuire un patentino politico a chi scrive, quasi che gli unici legittimati a non avere un orientamento politico siano proprio gli stessi "civici". Eh già, lorsignori si sentono defraudati del giochino che ha loro consentito di presentarsi come apolitici e apartitici, una sorta di "grillini de noantri" i quali però non hanno fatto i conti col vero Movimento 5 Stelle al quale pretendevano di rubare la scena. Basta ricordare come Bertuzzi, l'ex socialista, già firmatario del programma elettorale dell'ex sindaco Macciantelli nel 2004, sia poi approdato come dipendente del gruppo regionale dei 5 Stelle, e parlasse sul suo blog di "PDL e PDmenoElle" alla stessa maniera di Grillo. Insomma, tutto era pronto per appropriarsi delle battaglie dei pentastellati, dato che stile e linguaggio erano già stati acquisiti anche grazie alle ampie frequentazioni dell'ex socialista della segreteria regionale, frequentazione a spese ovviamente dei contribuenti. Peccato però che poi i 5 Stelle non avessero voglia di sottostare a professionisti della politica politicante e non volessero rinunciare alla loro specifica identità.
I "civici" dunque, raggruppando membri della galassia di sinistra, ex piddini, ex socialisti frequentatori abituali della segreteria regionale di consiglieri regionali ex grillini, nonché personaggi che pensavano che il Movimento 5 Stelle non si sarebbe presentato (ma avevano fatto male i conti con l'oste), ora pretenderebbero pure che li si ringraziasse per aver votato il programma del PD, pari pari, senza nemmeno astenersi, come prudenza avrebbe voluto (e come ad esempio i 5 Stelle hanno fatto), se proprio non si voleva votare contro come ha fatto Forza Italia. 
E dunque lorsignori attaccano questo blog perché fa informazione e racconta le cose che avvengono in consiglio comunale, e qualche delirante lettore, pensando nel suo delirio che questo blog sia collegato a Forza Italia, si mette ad elencare il noto armamentario di insulti contro Berlusconi, come se a chi scrive interessasse qualcosa di Forza Italia o di Berlusconi. Forza Italia o, per essere più precisi, PDL che negli anni passati è stato spesso oggetto di critiche in molti dei nostri post. Oppure qualche zelante omarino che fa presente come il programma di FI fosse striminzito e buono per fare cose che probabilmente l'omarino che ha commentato fa abitualmente passandosi sulla sua faccia la carta igienica.
Certi commenti idioti e insultanti sono un complimento, se si considera da chi provengono: evidentemente chi li ha scritti non è capace di fare altro.
Per il resto, diamo appuntamento ai nostri lettori al prossimo post, scusandoci se ci siamo occupati fin troppo di cose che effettivamente dovrebbero avere lo spazio che meritano. Restiamo in attesa di vedere quanto sarà efficace la nuova maggioranza che si sta profilando a San Lazzaro, ossia PD+"civici", se e quali vantaggi porterà alla cittadinanza o a qualche cittadino in particolare. 
E ricordiamo a chiunque ci legge che, anche se a qualcuno dispiace, non siamo mai stati avvezzi a frequentare le stanze dei bottoni, per cui istintivamente saremo sempre portati ad esercitare un'azione critica verso chi amministra, cosa che abbiamo fatto negli anni passati e che continueremo a fare. Se a qualcuno, che evidentemente ha voltato gabbana o ha fatto i suoi calcoletti politici, questo non sta bene, peccato per lui. Ce ne faremo una ragione.

lunedì 11 agosto 2014

I "CIVICI" PUNTI SUL VIVO

Questo blog opera da più di cinque anni, e i nostri numerosissimi lettori sono testimoni di come esso sia stato sempre una voce imparziale e aliena da simpatie o pregiudizi verso questo o quello schieramento politico, civico o presunto tale. Di volta in volta abbiamo sottolineato fatti e dato giudizi sulla sola base di quei fatti, a prescindere da chi ne fosse l'autore. Per parecchio tempo questa impostazione andava bene a tutti tranne che all'ex sindaco Macciantelli, che ha cercato di intraprendere azioni legali contro siti internet e blog che lo criticavano. Non siamo mai stati teneri nemmeno con pezzi della opposizione, a nostro dire molto incline al compromesso col PD, salvo alcuni singoli personaggi della politica locale.
Ora che le cose stanno cambiando, e noi continuiamo nella nostra opera di informazione obiettiva, ci accorgiamo di essere nel mirino di critiche e commenti molto acidi che scadono nell'insulto più volgare, da bettola di frazione. Nemmeno Macciantelli era arrivato a tanto.
Che strana la politica: quando si fa notare che i "presunti" civici si appecoronano al PD e ne votano il programma, diventandone una appendice, allora lorsignori civici si indignano e sbracano nell'offesa e nella calunnia (affibbiandoci pure patenti politiche che non abbiamo mai avuto). I commenti al post precedente a questo ne sono la più ampia riprova. 
E' per questo che, con grande rammarico, siamo costretti a limitare l'accesso ai commenti ai soli utenti registrati, perché siamo sicuri che così facendo si potrà ristabilire un certo clima rovinato da pavidi commentatori. 
Ma fa riflettere il dato: fino a ieri, i cosiddetti "civici" (è noto a tutti che sono più i politici di professione camuffati, che non altri) erano pronti a stracciarsi le vesti contro il "male" Macciantelli. Oggi, che vanno a braccetto col PD, se si osa criticarli, perdono le staffe. E' un atteggiamento un po' patetico ma del resto comprendiamo che di fronte ai propri elettori è difficile non perdere la faccia, dopo essersi sbracciati dicendo di essere la vera opposizione. I voltafaccia si pagano. Mettere la coerenza sotto ai tacchi delle scarpe è una scelta libera: irritarsi se qualcuno lo fa notare è ridicolo.

PS. Nei corridoi della politica gira la voce che entro un certo periodo di tempo ci saranno nuovi ingressi in maggioranza: da un "appoggio esterno" a un PD "allargato".....vedremo.