domenica 21 ottobre 2012

A QUANDO UN MOUMENTO AI MARTIRI DELLA MALAPOLITICA?

Inaugurato a San Lazzaro di Savena il monumento ai martiri delle foibe. Una iniziativa lodevole, se non fosse che ormai qualunque tipo di iniziative come questa, da parecchio tempo (certamente coi mandati Macciantelli) venga utilizzata dal Sindaco per farsi pubblicità sui giornali. Questa in particolare poi, essendo nominalmente scaturita da un'idea del (fu) Pdl (o meglio: parte di esso), ha visto uniti trasversalmente lo stesso Sindaco Macciantelli e colui che per anni (dal 1995) ha guidato l'allora Forza Italia sanlazzarese, ossia l'imprenditore locale Omer Maurizzi. Di quest'ultimo è stato detto tanto sulle pagine locali, forse anche più di quel che la statura politica del personaggio, in un contesto "normale", avrebbe meritato. Ma si sa, il convento passa questo, e ahimè se per San Lazzaro non è strano che ad essere Sindaco sia Marco Macciantelli, allo stesso modo non è nemmeno strano che a guidare "l'opposizione" (in senso squisitamente formale) sia stato Omer Maurizzi. Non staremo qui a ricordare che sulla stampa locale si è guadagnato da anni l'appellativo di "soccorso azzurro" (quando esisteva il gruppo di Forza Italia), noto per votare sostanzialmente sempre a favore delle delibere su edilizia e urbanistica del Comune (chissà come mai). L'impresa del padre, un gran lavoratore, è stata una vera fortuna per il Maurizzi improvvisatosi politico e con l'idea di voler emulare la carriera di Berlusconi, diventando una sorta di "berluschino" locale. E così il nostro acquisisce l'esclusiva per il mangime del GESE, maneggio di proprietà dei Riffeser-Monti, editori del Resto del Carlino, quotidiano sul quale negli ultimi anni Marco Macciantelli è stato sostanzialmente onnipresente (e tuttora lo è, anche mediante articoli scritti di proprio pugno) senza contraddittorio.
Omer diventa anche costruttore edile ed edifica una palazzina in via Torreggiani, acquistata dal precedente proprietario che pare non avesse mai avuto autorizzazione a edificare. Ma arriva il nostro e, zac! gli ostacoli cadono, la palazzina viene eretta. I maligni hanno collegato la sempre più debole opposizione del gruppo Forza Italia a quel momento. Debole opposizione che viene certificata sul periodico Vivere a San Lazzaro il cui direttore, Gianni Marchesini, viene apostrofato pesantemente dal Maurizzi, pubblicamente, la sera dei risultati del voto amministrativo del 2009. Marchesini certificherà nuovamente come l'opposizione dell'Omer, quantomeno durante il primo mandato Macciantelli, sia stata sostanzialmente solo di carattere formale, e come al momento di voti strategici (Piano Strutturale Comunale, voto per la Commissione d'inchiesta sugli abusi nelle "case gialle", Regolamento Urbanistico Edilizio, ma già durante il mandato Bacchiocchi, per l'edificazione dentro il parco di Villa Cicogna) il Nostro sia sempre figurato assente, o astenuto, oppure non votante. 
Ma il Maurizzi non ci sta e ribatte piuttosto irritato. Non solo: prende le difese di Aldo Noacco, rinviato a giudizio nella vicenda, nota alle cronache, del cantiere Cipea di via Galletta (30-40 appartamenti in edilizia convenzionata comunale). Noacco è collega di partito di Omer sin dall'inizio della c.d. "avventura" di Forza Italia, è architetto e accetta incarichi per conto dell'ente pubblico ma poi in consiglio comunale fa "opposizione". Maurizzi convocherà una conferenza stampa, con Noacco indagato presente, pretendendo dai vertici del suo partito, il PDL, che si scusino con Noacco per avergli chiesto di farsi da parte in quanto l'immagine di un consigliere di opposizione, che funge da stampella al Comune e al partito di maggioranza (che su tutta la vicenda stranamente ha taciuto), non è proprio edificante.
Il Maurizzi, da fedelissimo scudiero della ex coordinatrice regionale forzista Isabella Bertolini, passa alla parrocchia ex AN e diventa un fedelissimo al servizio di Galeazzo Bignami nella corsa di quest'ultimo al consiglio regionale nel 2010. Non si sa che ne sarà di queste sigle alle prossime elezioni, quel che è certo è che il panorama politico locale, tra maggioranza e opposizione, appare sempre più come in un vecchio film dove gli attori recitano la stessa parte senza accorgersi che attorno a loro sta per arrivare un tornado. Nel frattempo ogni iniziativa è buona per stringersi la mano e cantarsi addosso quanto si è belli e quanto si è bravi, dopo che si è lasciato che una città fosse scempiata da edificazioni inutili e dannose, dopo che famiglie sono state perseguitate per anni, dopo che chi doveva svolgere un ruolo di controllo ha preferito chiudere gli occhi ed erigere le sue palazzine o gestire le sue pompe di benzina. Se qualcuno ha una coscienza, anche se prenderà i suoi miseri 230 voti, a questa prima o poi dovrà rispondere. 

giovedì 11 ottobre 2012

FUSIONE HERA-ACEGAS, NOACCO VOTA A FAVORE

Si potrebbe anche dire che non è una notizia. Le cronache sanlazzaresi ormai documentano più voti di Noacco (PDL) a favore (anche tramite non voto o astensione) della Giunta che non l'opposto, quantomeno su temi quali urbanistica o altre tematiche strategiche. Per questo il sindaco Macciantelli, che ha tanto sbandierato la fusione (che a Bologna ha messo seriamente in crisi la maggioranza, che si è spaccata, col PD favorevole e IDV e Sel contrari) Hera-Acegas come una buona cosa, può dirsi contento di aver ottenuto anche il voto favorevole di Aldo Noacco, già rinviato a giudizio per illeciti legati al suo ruolo di direttore dei lavori del cantiere CIPEA, che costruiva appartamenti in edilizia convenzionata. Qualcuno pare abbia pensato: e se il PD volesse candidare a sindaco proprio Noacco?