domenica 25 novembre 2012

SALVIAMO VIVERE A SAN LAZZARO

Proprio tre anni fa pubblicavamo un post esprimendo solidarietà al direttore di Vivere a San Lazzaro, Gianni Marchesini, per alcuni squallidi attacchi che aveva ricevuto da esponenti del partito di maggioranza, in particolare da un giovane che pare copiasse i discorsi di Obama tradotti in italiano e li pubblicasse sul suo sito, ma senza dire che erano stati scritti dal presidente americano.

Riproponiamo oggi quel post, nel giorno in cui Gianni Marchesini ha riunito alcuni amici per esporre il problema della chiusura del giornale da lui diretto, problema che lo stesso Marchesini ha spiegato nell'ultimo numero della rivista quando ha scritto che vi sarebbero dei "mascalzoni" che vanno in giro dai commercianti di San Lazzaro dicendo loro di non fare più pubblicità su quel giornale, evidentemente per farlo chiudere.

http://sanlazzaronews.blogspot.it/2009/11/solidarieta-gianni-marchesini.html 

La peculiarità di questa rivista è sempre stata quella di esporre i fatti della politica locale, anche quelli che danno fastidio all'imperante ipocrisia della "buona politica" e delle "tante cose buone", siano esse di sinistra come di destra. Il particolare interessante è che Vivere a San Lazzaro ha spesso suscitato le ire del Sindaco Macciantelli, ma anche del suo presunto "oppositore" Omer Maurizzi, che dal 1995 fa parte della cosiddetta "opposizione politica" ma che in molte occasioni, tutte sempre documentate da Marchesini, ha mostrato un volto di compiacenza per non dire connivenza con le politiche dell'amministrazione di sinistra. Insomma, un "inciucio" in piena regola, documentato negli anni da Gianni Marchesini, insultato anche pubblicamente dal Maurizzi "furioso", il quale ha sempre (e come poteva non essere?) difeso il collega Aldo Noacco, architetto ora rinviato a giudizio per illeciti urbanistici commessi mentre avrebbe dovuto fare (sic) opposizione alla giunta Macciantelli (ma il più delle volte si asteneva da voti che avrebbero messo in difficoltà proprio la giunta, o votava direttamente a favore di essa, come da ultimo nel caso della fusione Hera-Acegas, o come in tanti casi di delibere - guardacaso - urbanistiche). 
Macciantelli, Maurizzi, Noacco: tre facce della stessa medaglia e della stessa vecchia politica, dicono ormai tanti cittadini. Che sperano di non vederli più nel futuro della politica sanlazzarese.

mercoledì 7 novembre 2012

FUOCO AMICO SU MACCIANTELLI

L'ultimo numero di Vivere a San Lazzaro riporta in prima pagina e nell'interno le forti critiche che esponenti di primo piano della vita pubblica sanlazzarese hanno riservato al Sindaco Macciantelli in materia di urbanistica. E ci si avvede che queste critiche sono state pronunciate dall'ex sindaco Bacchiocchi ("non avrei scelto Schippa come assessore all'urbanistica, ho sostituito assessori per molto meno"), dall'ex assessore all'urbanistica Renato Ballotta (già assessore nel primo mandato Macciantelli): "il Sindaco doveva garantire trasparenza", e dal consigliere Massimiliano Canè, attuale rappresentante in consiglio comunale di Sinistra e Libertà.

Alleghiamo il link del periodico, che si trova in difficoltà, così scrive il Direttore Gianni Marchesini al quale già altre volte da questo blog abbiamo riservato la nostra solidarietà. Le difficoltà sarebbero addebitabili tra le altre cose, ad alcuni "mascalzoni" (sempre parole di Marchesini, pag. 1) che incitano i commercianti di San Lazzaro a non investire in pubblicità sul periodico, che vive esclusivamente di quello, non godendo di alcuna sovvenzione pubblica.

Marchesini fa notare il paradosso di politici che paga(va)no con contributi pubblici (riservati ai gruppi consiliari regionali) le ospitate nelle televisioni locali, mentre un periodico come il suo non ha potuto mai usufruire di alcun aiuto.

E infine: tra le altre notizie, viene riportata anche quella relativa all'arresto, nell'ambito dell'inchiesta del cantiere CIPEA di via Galletta, del maresciallo della Guardia di Finanza Cucinotta, già segretario dei Comandanti che si sono succeduti a capo del nucleo provinciale della Ponticella negli ultimi 15 anni. E' l'inchiesta, lo ricordiamo, che vede rinviato a giudizio tra gli altri il consigliere comunale PDL Aldo Noacco. Tra gli imputati anche Gianluca Muratori, presidente di Confartigianato, direttore del consorzio Cipea e presidente di Cipea Holding. Muratori ha già dichiarato di non volersi avvalere della prescrizione, che rischia di falcidiare il processo, la cui prima udienza è fissata nel 2014. Chissà se l'imputato Noacco farà lo stesso? Chi lo ha sostenuto finora, in particolare il suo collega e sponsor già in Forza Italia Omer Maurizzi, e il consigliere regionale Galeazzo Bignami, che tanto parla di rinnovamento del partito, cosa ha da dire in proposito?

Qui il link al periodico:

http://api.ning.com/files/E8PjTOC8VYoQegfG673NjTolwTeZCCt7mHkylEERnHacO7Kl204P-KV-578DQbfZ3meBk0QSrg7-I7ccLmmB*-DbLvAun*bc/Viveren4.pdf

sabato 3 novembre 2012

A CHI STA A CUORE SAN LAZZARO?

La domanda del titolo di questo post è abbastanza retorica. Sicuramente a tanti onesti cittadini sanlazzaresi (la maggioranza) sta a cuore la propria città. Non così però parrebbe essere per i politici (o politicanti?) che la amministrano, stando almeno a quel che si sente dire per le strade e nei bar della città.
Una città in preda da anni allo scempio di grandi fette verdi di territorio, che scompaiono per far posto a palazzine costruite (chissà perché) sempre dagli stessi soggetti. 
Una cittadina il cui Sindaco passa il suo tempo a comparire sui giornali, spesso addirittura a scrivere articoli sui temi più disparati, che però - costante di tutti gli articoli - non riguardano mai San Lazzaro, salvo alcuni in cui il Sindaco elogia se stesso come amministratore esemplare. Il resto del tempo il Sindaco lo passa a tessere i suoi rapporti coi big del suo partito nella speranza di trovare un posto in Regione, e secondo alcuni addirittura a Roma. Difficile secondo alcune voci del suo stesso partito, che Bersani trovi posto per un Sindaco che ha perso molti consensi negli anni, che è stato sempre al centro di enormi polemiche sfociate anche in denunce e in inchieste giudiziarie alcune delle quali ancora pendenti. E soprattutto un Sindaco il cui ego smisurato ha portato spesso a fare delle pesanti figuracce (si ricordano il braccio di ferro coi dipendenti comunali e coi Vigili urbani, o anche le polemiche in merito allo Statuto di Villa Rodriguez da cui fu espunto il riferimento alla religione cattolica, o ancora la vicenda, qui ampiamente raccontata, delle "case gialle", con tutto il contorno di denunce e veleni e una sentenza del GIP di Bologna che, nel dichiarare prescritti i reati, riconobbe che abusi erano stati sì commessi, oppure per restare in tema di case, la vicenda "Ca' Ricchi", case costruite secondo diversi cittadini su cumuli di rifiuti tossici che erano stati inaugurati dall'assessore Schippa senza che per anni venisse concessa l'abitabilità, e solo per citarne alcune). 
Una cittadina con una opposizione il cui indiscusso capo è stato per anni un imprenditore locale noto più per le sue assenze nelle votazioni strategiche per il Comune su urbanistica ed edilizia (il signore in questione è attualmente vicepresidente del Consiglio comunale), ramo che non lo vede estraneo avendo egli avuto autorizzazione dal Comune a costruire una palazzina nella via Torreggiani. "Opposizione" di cui fa parte un architetto, Aldo Noacco, rinviato a giudizio per abusi e illeciti urbanistici. E che ricopre, guarda un po', la carica di vicepresidente della Commissione urbanistica (e il PD, partito che si fregia da sempre, assieme all'IDV col quale governa, della patente di superiorità morale, non ha nulla da dire in merito, chissà perché). Questi due signori dell'opposizione sono strenuamente difesi dal "rottamatore" del Pdl Galeazzo Bignami, che per sua stessa ammissione pagava le tv locali per acquistare spazi nelle stesse, coi soldi dei contributi al gruppo regionale del partito. Ultimamente poi, nell'ambito delle indagini che stanno svolgendo i Carabinieri e la Gdf sulle spese dei gruppi consiliari regionali, è emerso che la famiglia dello stesso Bignami ha usufruito per anni (all'incirca da quando il padre Marcello divenne consigliere regionale) di "consulenze": la madre, il fratello, la moglie dello stesso Bignami. "Consulenze", con soldi ovviamente pubblici, del valore di circa 12mila euro a semestre, come riportato dal Resto del Carlino di Bologna di poco tempo fa. 
Molti cittadini non credono proprio che un Sindaco e un'Amministrazione del genere abbiano a cuore le sorti della città, così come nemmeno credono che essa stia a cuore a questa "opposizione". Si attendono tempi migliori.