mercoledì 31 dicembre 2014

POC DI IDICE, MINACCE ALLA CONTI. IL SINDACO VA DAI CARABINIERI DI BOLOGNA

San Lazzaro, il sindaco Conti va dai carabinieri: "Su Idice ho subito forti pressioni". Non sarebbe ora di fare un po' di chiarezza su tutta questa vicenda? La delibera attuativa fu votata l'anno scorso quando Isabella Conti era assessore al Bilancio dell'ex sindaco Marco Macciantelli. L'attuale assessore con delega alla Legalità Giorgio Archetti, che votò a favore di quel Piano Operativo che ora la Conti vorrebbe bocciare, tace. Il PD, partito del sindaco, ha sempre votato questo progetto edilizio in ogni sua fase, a partire dal lontano 2007. Il segretario del PD di San Lazzaro, Michele Cavallaro, già capogruppo del PD durante il mandato Macciantelli, e fedelissimo sostenitore di quest'ultimo, tace. L'attuale consigliere PD, Giacomo Landi, predecessore di Cavallaro alla guida del PD locale, ha sempre sostenuto le politiche di Macciantelli, POC compreso. Anch'egli tace. Lorsignori potrebbero dire una parola su questa vicenda? Sono d'accordo o no con il loro sindaco, Isabella Conti? La Conti dal canto suo non invoca l'aiuto del suo partito. Lo dà per scontato? O preferisce chiedere soccorso alle opposizioni, perché pensa che i consiglieri PD non siano così compatti nell'appoggiarla? Non ritiene il sindaco che la cittadinanza dovrebbe essere messa finalmente al corrente di tutte le vicende che portarono all'adozione di questo POC ora al centro di questa bufera? Certamente la Conti dovrebbe anche spiegare come mai lei nei 10 anni in cui è stata consigliera comunale ha sempre votato tutto quello che Macciantelli proponeva, POC compreso. Ma forse è venuto il momento di farla davvero, questa operazione verità, al di là di ogni vicenda personale. Un'operazione verità che dovrebbe partire forse da più lontano e spiegare che la prima vera grande cementificazione, sulla quale i "civici" che tanto cavalcano ora la vicenda di Idice, hanno sempre taciuto. Civici alla bisogna insomma, come l'attuale capogruppo di Noi Cittadini Piras, già assessore all'Ambiente con l'allora sindaco Aldo Bacchiocchi, che diede il via allo scempio di via Caselle (da cui nacque la famosissima vicenda delle "case gialle", che ebbe un rilievo anche nazionale). Vicende che diedero luogo a imbarazzanti intrecci e che portavano all'assegnazione di incarichi di direzione lavori di cantieri in edilizia convenzionata a personaggi dell'allora opposizione di centrodestra, in particolare l'architetto Aldo Noacco, già rinviato a giudizio per illeciti urbanistici nel cantiere di via Galletta di cui era appunto direttore. La contrarietà dell'allora coordinatore PDL e attuale capogruppo di FI Samuele Barillà a quell'intreccio portò a uno scontro durissimo interno al partito, che si è risolto con la cacciata di Noacco da Forza Italia, che non lo ha più ricandidato. Insomma le vicende urbanistiche sanlazzaresi sono particolarmente interessanti. Chissà se la Conti e il suo partito vorranno dare il via a quella operazione verità che tanti cittadini chiedono.

giovedì 18 dicembre 2014

UN PIANO URBANISTICO....UN PO'(C) CONTROVERSO

Dopo l'intervista a un dirigente Ance (Associazione nazionale costruttori edili) che chiedeva un ripensamento rispetto alla scelta di bloccare definitivamente il POC relativo al piano urbanistico di Idice, e al direttore immobiliare di Coop Costruzioni al Carlino di ieri, il quale nemmeno troppo velatamente lasciava intendere che le Coop potrebbero adire le vie legali contro il Comune, arriva la replica del sindaco Isabella Conti: "Non ci faremo intimidire". La battaglia prosegue. Il Resto del Carlino spiega che nelle primarie a sindaco vinte dalla Conti lo scorso anno potrebbe aver giocato un ruolo determinante proprio la posizione assunta dall'attuale sindaco sul tanto controverso POC approvato ancora sotto la giunta Macciantelli. La delibera attuativa del POC, il c.d. PUA, fu adottata dalla precedente giunta in assenza della Conti, la quale ha sempre detto di esser stata impegnata a Roma a un incontro di partito. All'epoca dunque la posizione della Conti non era molto chiara, probabilmente perché non era consigliabile l'esporsi troppo contro la giunta di cui lei stessa faceva parte come assessore al Bilancio. Secondo diversi osservatori della situazione locale, si è assistito ad una mossa sicuramente coraggiosa da parte di un giovane Sindaco che però per ben 10 anni ha sempre approvato qualsiasi cosa venisse partorita dalle giunte Macciantelli, e su cui questo blog si è espresso in  modo molto attento e approfondito. Ancora, l'anno come assessore al Bilancio ha sicuramente fatto sì che l'attuale sindaco prendesse conoscenza delle numerose questioni che riguardavano le tante voci di spesa del Comune sotto la guida Macciantelli. Una presa di conoscenza alla quale però non ha fatto seguito alcuna pubblica segnalazione di situazioni che invece altri organi locali, come il periodico Vivere a San Lazzaro hanno segnalato. Insomma un atteggiamento giudicato da più parti ambiguo, che sarebbe cambiato sul famoso piano urbanistico quando ormai la precedente amministrazione aveva probabilmente già cristallizzato situazioni e attese. Ricordiamo peraltro che San Lazzaro è ancora teatro di vicende giudiziarie legate all'urbanistica: l'ex consigliere comunale PDL Aldo Noacco è rinviato a giudizio per illeciti urbanistici nell'ambito della vicenda Cipea, di cui era direttore del cantiere già oggetto di sequestro da parte della Squadra Mobile di Bologna. Noacco che spesso e volentieri assumeva una posizione molto morbida verso la maggioranza. La Conti invece ha assunto una posizione sicuramente di rottura con un mondo nel quale però lei stessa, quale giovane dirigente di partito e consigliera comunale per 10 anni è cresciuta. Un mondo che ora si sente tradito e che alza la voce. La vicinanza della Lista Noi Cittadini, ormai all'opposizione solo formalmente, che ha da sempre cavalcato questa vicenda (annunciando anche esposti in Procura di cui gli stessi "civici" non hanno più fornito alcuna notizia) probabilmente non servirà a rafforzare una situazione molto difficile che si è venuta a creare, forse anche per ingenuità da parte dell'attuale sindaco. Nel frattempo l'assessore Archetti, che la Conti ha voluto nella nuova giunta e che rappresenta in trait d'union con le precedenti amministrazioni, e che ha sempre votato e sostenuto il Piano urbanistico ora contestato, non apre bocca sulla questione. Ci piacerebbe sapere cosa pensa di questa situazione, ad esempio se secondo lui hanno ragione le Coop oppure ha ragione il sindaco. Magari lo stesso sindaco potrebbe chiederglielo. 
Per la Conti, già in evidente difficoltà per la imbarazzante situazione della sicurezza a San Lazzaro, teatro di una lunga serie di furti e rapine e attaccata anche dai dirigenti locali di Forza Italia che assieme al consigliere regionale Galeazzo Bignami sono stati ricevuti dal Questore di Bologna (e il quale Questore, secondo un articolo del Carlino, era stato lasciato toalmente all'oscuro del "piano sicurezza" della giunta), si preannuncia un 2015 non facile. Per parte nostra le auguriamo buon lavoro e comprendiamo che non è facile smarcarsi da una situazione politico-amministrativa consolidata dal suo precedessore. Il coraggio a metà può a volte far più danni della totale mancanza di coraggio stesso. 

martedì 12 agosto 2014

ANCORA QUALCHE CHIARIMENTO PER I DURI DI COMPRENDONIO, CIVICI O MENO

Alcuni lettori, probabilmente "civici", si sono irritati per alcuni articoli apparsi negli ultimi tempi su questo blog. Blog che, è proprio il caso di dirlo, pare essere il più bersagliato di tutta San Lazzaro, prima da parte di ex amministratori locali di maggioranza e opposizione particolarmente permalosi, ora da parte di "civici" o presunti tali. "Civici" che (infastiditi del fatto che qui si racconti semplicemente la verità dei fatti, ossia che i loro rappresentanti in consiglio comunale, dopo aver sbandierato per anni una presunta purezza rispetto alla classe dirigente del Partito Democratico, ora corrano in soccorso di quest'ultimo votandone il programma del mandato 2014-2019) pretendono di affibbiare agli autori di questo blog presunti orientamenti politici, quasi che noi fossimo l'appendice di Forza Italia. 
A parte che basta leggersi i post degli ultimi 5 anni nei quali in modo molto chiaro denunciavamo fatti e misfatti di tutti i partiti, di destra come di sinistra, attirandoci come detto le ire dei rappresentanti di tutti gli schieramenti, è sicuramente comodo oltre che ovviamente scorretto all'ennesima potenza attribuire un patentino politico a chi scrive, quasi che gli unici legittimati a non avere un orientamento politico siano proprio gli stessi "civici". Eh già, lorsignori si sentono defraudati del giochino che ha loro consentito di presentarsi come apolitici e apartitici, una sorta di "grillini de noantri" i quali però non hanno fatto i conti col vero Movimento 5 Stelle al quale pretendevano di rubare la scena. Basta ricordare come Bertuzzi, l'ex socialista, già firmatario del programma elettorale dell'ex sindaco Macciantelli nel 2004, sia poi approdato come dipendente del gruppo regionale dei 5 Stelle, e parlasse sul suo blog di "PDL e PDmenoElle" alla stessa maniera di Grillo. Insomma, tutto era pronto per appropriarsi delle battaglie dei pentastellati, dato che stile e linguaggio erano già stati acquisiti anche grazie alle ampie frequentazioni dell'ex socialista della segreteria regionale, frequentazione a spese ovviamente dei contribuenti. Peccato però che poi i 5 Stelle non avessero voglia di sottostare a professionisti della politica politicante e non volessero rinunciare alla loro specifica identità.
I "civici" dunque, raggruppando membri della galassia di sinistra, ex piddini, ex socialisti frequentatori abituali della segreteria regionale di consiglieri regionali ex grillini, nonché personaggi che pensavano che il Movimento 5 Stelle non si sarebbe presentato (ma avevano fatto male i conti con l'oste), ora pretenderebbero pure che li si ringraziasse per aver votato il programma del PD, pari pari, senza nemmeno astenersi, come prudenza avrebbe voluto (e come ad esempio i 5 Stelle hanno fatto), se proprio non si voleva votare contro come ha fatto Forza Italia. 
E dunque lorsignori attaccano questo blog perché fa informazione e racconta le cose che avvengono in consiglio comunale, e qualche delirante lettore, pensando nel suo delirio che questo blog sia collegato a Forza Italia, si mette ad elencare il noto armamentario di insulti contro Berlusconi, come se a chi scrive interessasse qualcosa di Forza Italia o di Berlusconi. Forza Italia o, per essere più precisi, PDL che negli anni passati è stato spesso oggetto di critiche in molti dei nostri post. Oppure qualche zelante omarino che fa presente come il programma di FI fosse striminzito e buono per fare cose che probabilmente l'omarino che ha commentato fa abitualmente passandosi sulla sua faccia la carta igienica.
Certi commenti idioti e insultanti sono un complimento, se si considera da chi provengono: evidentemente chi li ha scritti non è capace di fare altro.
Per il resto, diamo appuntamento ai nostri lettori al prossimo post, scusandoci se ci siamo occupati fin troppo di cose che effettivamente dovrebbero avere lo spazio che meritano. Restiamo in attesa di vedere quanto sarà efficace la nuova maggioranza che si sta profilando a San Lazzaro, ossia PD+"civici", se e quali vantaggi porterà alla cittadinanza o a qualche cittadino in particolare. 
E ricordiamo a chiunque ci legge che, anche se a qualcuno dispiace, non siamo mai stati avvezzi a frequentare le stanze dei bottoni, per cui istintivamente saremo sempre portati ad esercitare un'azione critica verso chi amministra, cosa che abbiamo fatto negli anni passati e che continueremo a fare. Se a qualcuno, che evidentemente ha voltato gabbana o ha fatto i suoi calcoletti politici, questo non sta bene, peccato per lui. Ce ne faremo una ragione.

lunedì 11 agosto 2014

I "CIVICI" PUNTI SUL VIVO

Questo blog opera da più di cinque anni, e i nostri numerosissimi lettori sono testimoni di come esso sia stato sempre una voce imparziale e aliena da simpatie o pregiudizi verso questo o quello schieramento politico, civico o presunto tale. Di volta in volta abbiamo sottolineato fatti e dato giudizi sulla sola base di quei fatti, a prescindere da chi ne fosse l'autore. Per parecchio tempo questa impostazione andava bene a tutti tranne che all'ex sindaco Macciantelli, che ha cercato di intraprendere azioni legali contro siti internet e blog che lo criticavano. Non siamo mai stati teneri nemmeno con pezzi della opposizione, a nostro dire molto incline al compromesso col PD, salvo alcuni singoli personaggi della politica locale.
Ora che le cose stanno cambiando, e noi continuiamo nella nostra opera di informazione obiettiva, ci accorgiamo di essere nel mirino di critiche e commenti molto acidi che scadono nell'insulto più volgare, da bettola di frazione. Nemmeno Macciantelli era arrivato a tanto.
Che strana la politica: quando si fa notare che i "presunti" civici si appecoronano al PD e ne votano il programma, diventandone una appendice, allora lorsignori civici si indignano e sbracano nell'offesa e nella calunnia (affibbiandoci pure patenti politiche che non abbiamo mai avuto). I commenti al post precedente a questo ne sono la più ampia riprova. 
E' per questo che, con grande rammarico, siamo costretti a limitare l'accesso ai commenti ai soli utenti registrati, perché siamo sicuri che così facendo si potrà ristabilire un certo clima rovinato da pavidi commentatori. 
Ma fa riflettere il dato: fino a ieri, i cosiddetti "civici" (è noto a tutti che sono più i politici di professione camuffati, che non altri) erano pronti a stracciarsi le vesti contro il "male" Macciantelli. Oggi, che vanno a braccetto col PD, se si osa criticarli, perdono le staffe. E' un atteggiamento un po' patetico ma del resto comprendiamo che di fronte ai propri elettori è difficile non perdere la faccia, dopo essersi sbracciati dicendo di essere la vera opposizione. I voltafaccia si pagano. Mettere la coerenza sotto ai tacchi delle scarpe è una scelta libera: irritarsi se qualcuno lo fa notare è ridicolo.

PS. Nei corridoi della politica gira la voce che entro un certo periodo di tempo ci saranno nuovi ingressi in maggioranza: da un "appoggio esterno" a un PD "allargato".....vedremo.

sabato 26 luglio 2014

DA MACCIANTELLI ALLA CONTI, IL VECCHIO SE NE VA, MA IL NUOVO STENTA AD ARRIVARE?

A San Lazzaro sta per arrivare la famosa fìra (la Fiera), e sicuramente avremo una novità: dopo dieci anni non sarà più l'ex sindaco Macciantelli a inaugurarla, magari chiamando ospiti del tutto inusuali come alti dirigenti delle forze dell'ordine. A inaugurarla sarà Isabella Conti, neoeletta sindaco con un'alta percentuale, sulla scia della schiacciante vittoria del PD a guida Renzi. Le altre liste civetta che la sostenevano non hanno avuto eletti, salvo SEL guidata dall'ex vicesindaco Giorgio Archetti e ora assessore al Welfare, con numerose deleghe tra cui salute, integrazione stranieri e legalità (sic). La Giunta è formata da 5 assessori e l'unico assessore della passata gestione è proprio Archetti, al quale la Conti con la nomina ad assessore paga un pesante tributo. Del resto Archetti è riuscito a resistere alla scissione interna al suo partito, di cui una consistente fronda aveva sostenuto alle primarie PD Mauro Maggiorani, sconfitto su tutta la linea. La lista vicina a Maggiorani, Facciamo Bene in Comune, non è riuscita a fare un eletto e la sua capolista, la ex presidente del consiglio comunale Elisa Sangiorgi, si è dovuta arrendere. Pare che la Conti non sia poi così dispiaciuta di questo epilogo.
Il gruppo consiliare PD appare, almeno nominalmente, abbastanza rinnovato. Diversi i volti nuovi, anche se resistono vecchi rappresentanti di quella mentalità stalinista che pare, almeno in queste terre, non morire mai. Anche a questi, anagraficamente non sempre così anziani, la Conti sa di dover pagare un tributo, dato che dalle primarie si ritirò un rappresentante dei cuperliani, Giacomo Landi, per fare spazio a lei. Personaggi folcloristici rumorosi ma sostanzialmente innocui, ormai inclini alla settantina, riempiono solo il vuoto delle sedute dei consigli comunali. Presidente del consiglio comunale è Francesco Falciatore, che finalmente ottiene il dovuto riconoscimento alle tantissime preferenze raccolte anche questa volta. Probabilmente l'ex sindaco Macciantelli non sarà così contento dell'exploit del giovane Falciatore, col quale ormai da diverso tempo i rapporti si erano in pratica interrotti.
Isabella Conti si presenta col volto piacione e nuovo di una persona sicuramente armata di buona volontà, che ha comunque seduto per dieci lunghi anni in consiglio comunale e ha sempre immancabilmente votato come il partito le comandava di fare, senza mai esprimere il benché minimo dissenso, e che l'ultimo anno è stata assessore al Bilancio di quel Macciantelli che è stato protagonista di numerosissime polemiche e discutibilissime vicende, di cui in questo blog abbiamo dato sempre conto.
Non ci convincono coloro che vorrebbero far passare il messaggio che con la Conti ora è tutto bello mentre prima era tutto opaco e discutibile. Il PD è un partito-apparato che per mantenersi al potere spesso compie operazioni di trasformismo e di atroce cannibalismo interno. La favoletta del "tante cose buone" di macciantelliana memoria e ora del "facciamo bene insieme" della Conti è la stessa che si perpetua in questa città da decenni e decenni. 

Le opposizioni. Forza Italia, in una corsa improba che ha visto il partito a livello nazionale protagonista di una debacle senza precedenti, poteva fare ben poco. Samuele Barillà, che nei 5 anni passati si è dovuto occupare più che altro delle polemiche e degli attacchi mossigli da "colleghi" di partito, alcuni dei quali travolti da inchieste giudiziarie di cui anche qui si è molto parlato, ha ottenuto un 12,82% (+2% rispetto al risultato del partito alle europee, a San Lazzaro) riuscendo inaspettatamente a sorpassare, sia pur di poco, il Movimento 5 Stelle, fermo al 12,7. Barillà è ora capogruppo e ha impresso al gruppo consiliare un carattere di opposizione marcata che si è concretata anche nel voto contrario al documento programmatico della Conti votato nell'ultimo consiglio comunale. Forza Italia è stato l'unico gruppo a votare contro a quel documento, che la Conti sperava venisse votato da tutte le minoranze, per coinvolgerle nel programma, confondendo così i ruoli di maggioranza e opposizione. Il Movimento 5 Stelle si è astenuto. Noi Cittadini di Massimo Bertuzzi, che cavalcando la famosa "colata" di cemento di Idice ha portato a casa un 14,3%, ha votato a favore del documento del PD. Il dato non stupisce. Delle operazioni trasformistiche di quel gruppo e dei suoi fondatori si è già dato conto. I cittadini elettori non sanno forse molto bene che dietro a esso stanno personaggi che fanno politica da almeno 20 anni, e che sostanzialmente hanno vissuto e vivono di politica, anche da dipendenti di gruppi politici regionali. Il voto a favore di Noi Cittadini al documento programmatico del PD del mandato 2014-2019 è dunque il primo chiaro segnale di disponibilità di quel movimento, sostanzialmente a collaborare col PD, abdicando al proprio ruolo di opposizione. Chissà cosa racconteranno i dirigenti di quel movimento ai cittadini che li hanno votati sperando in una loro chiara opposizione. 
Il periodico Vivere a San Lazzaro pare essersi fatto abbagliare da questo atteggiamento di Noi Cittadini, parlando di "dialogo disponibile" con la Conti. Sinceramente non ci stiamo al gioco di chi vorrebbe far credere che tutto il male stava concentrato in una unica persona, ossia l'ex sindaco di San Lazzaro, e che ora andandosene via questa persona tutto il male sarebbe scomparso. L'ex sindaco era espressione di un sistema, che continua a perpetrarsi anche con le nuove amministrazioni. Fare finta di non accorgersene è veramente molto ingenuo, per non dire altro. Si rischia di fare la figura degli utili idioti che contribuiscono alla purga staliniana che quel sistema pone in essere contro i propri rappresentanti, ora diventati scomodi e da rimuovere, per fare spazio a facce magari nuove ma che sono in grado allo stesso sistema di consentire di autoperpetuarsi. Se qualche politicante ha delle mire che magari col tempo si scopriranno, i giornalisti dovrebbero evitare di abdicare alla loro funzione di controllo del potere, in tutte le sue forme. Dovrebbero cercare di evitare di magnificare alcune modalità apparentemente nuove che ancora non significano nulla. Si vedrà alla prova dei fatti se questi amministratori saranno in grado di cambiare veramente questo sistema. Certo è che, dopo dieci anni in cui si è assistito a episodi imbarazzanti e a onesti pubblici ufficiali perseguitati solo per aver fatto il loro dovere, ora è facile dire che le cose vanno meglio. Sono passati solo due mesi. Aspettiamo al varco i nuovi amministratori. Sapendo che alcuni di questi di nuovo non hanno nemmeno la faccia. 

sabato 26 aprile 2014

L'ASSESSORE ALL'INTEGRAZIONE RAYMON DASSI (PD) RINVIATO A GIUDIZIO: MACCIANTELLI TACE

Dal sito del Fatto Quotidiano riportiamo integralmente:

“Corso fantasma” in Regione, presidente Ordine giornalisti e assessore Pd a processo

Gerardo Bombonato è stato rinviato a giudizio per falso e truffa, contestazioni che riguardano fatti del 2009. Imputato sarà anche Raymond Dassi, titolare all'integrazione del comune di San Lazzaro

Il presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna Gerardo Bombonato è stato rinviato a giudizio per falso e truffa, contestazioni che riguardano fatti del 2009 e l’attività, nel frattempo conclusa, di capo ufficio stampa dell’assemblea legislativa in Regione. Nell’udienza preliminare la stessa Regione si è costituita parte civile. Imputato per truffa in concorso con Bombonato sarà anche Raymond Dassi, assessore all’integrazione del Comune di San Lazzaro di Savena. Per l’accusa (pm Morena Plazzi) Bombonato incaricò e poi pagò Dassi per un corso con cui l’assessore doveva insegnare al personale l’utilizzo di un software e la gestione del sito internet del consiglio regionale.
Secondo il Pm, il corso, dopo le prime lezioni, non è mai stato portato a termine e ciò nonostante Bombonato firmò il nulla osta a pagare la fattura di Dassi, per 10mila euro. L’indagine nacque da una segnalazione anonima. I rinvii a giudizio sono stati decisi dal Gup Bruno Giangiacomo e l’udienza è stata fissata a gennaio 2016. “Noi siamo sereni”, ha detto l’avv. Maria Grazia Tufariello che assiste Bombonato. “Quando un giudice affronterà il merito della questione, cosa che il Gup non ha potuto fare, riusciremo a dimostrare che si tratta di un equivoco”.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04/23/corso-fantasma-in-regione-presidente-ordine-giornalisti-e-assessore-pd-a-processo/961722/

Stupisce, ma non più di tanto, l'assordante silenzio della stampa locale su tutta questa imbarazzante vicenda. Stupisce ancora meno l'assordante silenzio del sindaco Macciantelli su questa ennesima tegola che cade sulla sua traballante giunta (di cui fa parte, lo ricordiamo, la candidata sindaco del Pd per le imminenti amministrative), così come non stupisce l'assordante silenzio del protagonista di questa vicenda, l'assessore all'integrazione Dassy.  Non ci si meraviglia proprio che lui non abbia minimamente pensato a dimettersi, anche se siamo a un mese dal voto. Non meraviglia affatto che il sindaco uscente, che si è sempre riempito la bocca di paroloni quali "trasparenza, correttezza" ecc., non abbia pensato nemmeno per un istante di chiedere al suo fedele assessore un passo indietro, quantomento come atto simbolico. La poltrona non si molla mai, fino all'ultimo istante.

martedì 11 marzo 2014

"SOTTO IL VESTITO CIVICO NIENTE"

Un lettore ci ha segnalato una cosa che reputiamo interessante, per non dimenticare la storia politica recente della nostra città. Questo blog è indipendente da tutte le lobby e da tutti i gruppi di pressione presenti sul nostro territorio (partitici o "civici" essi siano), e ritiene di fornire una informazione basata sui fatti. A molti questo dà fastidio. Ce ne siamo fatti una ragione da diversi anni.

Era il 2009 e ci si apprestava a votare per il sindaco. Macciantelli avrebbe di lì a poco vinto le elezioni per il secondo mandato, che in questo blog abbiamo avuto modo di criticare aspramente. Non ci si potrà quindi tacciare di vicinanza a lui o al suo partito se attingiamo proprio dalla rivista del PD locale, In Piazza. Nel numero 3 del maggio/giugno 2009, a pag. 14, si poteva leggere un corsivo firmato "La voce del Savena", che riportiamo testualmente, consci che in ogni voce v'è un barlume di verità:

Sotto il “vestito civico” niente
I livorosi/rancorosi del Psc non stavano più nella pelle dalla voglia di gettarsi nella mischia elettorale attraverso la lista sorta dall’associazione “Noi, cittadini”, realtà eterogenea che cerca di tessere il filo dei piccoli egoismi localistici. Non mancano persone in buona fede, ma prevalentemente siamo di fronte al solito partitino dei professionisti del no.
Il civismo, ovviamente, è un’altra cosa, specie quando rappresenta i valori di un bene comune,
solidale e altruistico. Ma qui, piuttosto, c’entra la volontà di riciclare i “soliti noti” del ceto politico,
cotto e stracotto, pronto a tirare la volata alla destra. La loro ideologia “volenterosa” ammantata dalla retorica comitatista, è quella del flagello, da abbattere sulla schiena di una società operosa che, invece, vorrebbe unire sviluppo sostenibile e qualità della comunità, intrapresa economica e coesione sociale. Ma la cosa che più sorprende sono i politici di lungo corso. Basta guardare al loro candidato sindaco - frutto di un’imboscata dell’ultimo istante che ha scandalizzato i civici della “Città che vorremmo” come Vannelli, Storani e Bronchi - sino all’altro giorno responsabile di zona di partito, sottoscrittore del programma del centrosinistra nel 2004, candidato pure alle elezioni politiche nell’aprile del 2008 per la correntina di minoranza, ovviamente trombato.
Se c’è una cosa che la politica deve alla società è la trasparenza. Se c’è una cosa che la società non
sopporta più della politica è la speculazione (compresa quella elettorale), il continuo movimento attraverso la porta girevole dei politicanti, quelli veri, anche se mascherati da “civici”. Gli inganni, il trasformismo di chi cerca di continuare a fare il surf a danno della fiducia degli altri. Noi, i cittadini veri, da gente così, abbiamo già avuto, a gente così, abbiamo già dato.
(...)"

Seguiva l'esortazione a votare PD. E' chiaro che questo corsivo trasudante livore da ogni riga, contiene affermazioni gratuite e prive di fondamento, come quella che accusava la lista civica di "tirare la volata alla destra". O altre affermazioni di presunta civicità in capo a chi scriveva, quasi che il PD sia l'unico vero detentore di questa etichetta che, come si legge poi dai fatti esposti, è buona per tutte le stagioni (e basta vedere oggi il pullulare di finte liste civiche, da quella dell'ex pidiellino Di Oto a quella dell'ex dipietrista Montebugnoli, per finire al capolavoro di trasformismo offerto dal vicesindaco Archetti, Sinistra Ecologia e Libertà ma improvvisatosi civico all'occorrenza delle primarie di coalizione). 
I fatti esposti però parlavano chiaro già 5 anni fa. Le piroette dei civici erano talmente imbarazzanti che perfino il PD le poteva esporre a pubblico ludibrio. E parliamo del PD...
Resta dunque uno scenario nel quale anche chi si atteggia a portatore di valori "sani e puri" (il no al consumo di suolo, sì alle energie alternative ecc.) nella migliore delle ipotesi è un simpaticone che si arrabatta perché "tiene famiglia", un Albertone Sordi dei giorni nostri, che a seconda di come tira il vento è prima socialista (o magari assessore dell'ex sindaco Bacchiocchi), poi appoggia il programma del sindaco Macciantelli nel 2004, poi indossa la casacca del civico (con notevole disgusto dei civici di Arnaldo Vannelli allora presenti in consiglio comunale, che non appoggiarono la lista Noi Cittadini), poi lavora nella segreteria del gruppo regionale del Movimento 5 Stelle. Con dei civici così, il PD può dormire sonni tranquilli (e di certo ringrazia).

giovedì 27 febbraio 2014

CONSULENZE FACILI, NUOVA INTERROGAZIONE PARLAMENTARE CONTRO MACCIANTELLI

La senatrice Adele Gambaro, ex Movimento 5 Stelle e poi passata al Gruppo Misto dopo essere stata espulsa da Beppe Grillo, ha presentato una interrogazione parlamentare contro il sindaco di San Lazzaro di Savena Marco Macciantelli e la sua Giunta (di cui fa tuttora parte la neocandidata a sindaco del PD, Isabella Conti, assessore al Bilancio). La riportiamo di seguito. I fatti in essa riportati sono di particolare gravità. Buona lettura.

Legislatura 17ª - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 168 del 16/01/2014


GAMBARO - Ai Ministri della giustizia e dell'interno - Premesso che:
in data 6 dicembre 2013 il giornale on line "Affari Italiani" pubblicava un articolo a firma del giornalista Antonio Amorosi dal titolo "Bologna: consulenze facili, sprechi, abusi e persecuzioni", secondo il quale sarebbe stato denunciato alla Corte dei conti dell'Emilia-Romagna un presunto caso di cattiva gestione dei fondi pubblici nel Comune di San Lazzaro di Savena evidenziando il ruolo del sindaco Marco Macciantelli;
nello specifico, un pubblico ufficiale avrebbe denunciato alla Magistratura contabile il caso di un incarico di consulenza regolamentato dalla determina del Comune di San Lazzaro n. 284 datata 8 aprile 2009 avente a oggetto testualmente un "incarico allo Studio legale Roberto D'Errico di Bologna per la formulazione di un parere sulle problematiche connesse alla realizzazione del progetto denominato Civis" relativo al trasporto pubblico a guida vincolata;
l'incarico, in materia di lavori pubblici, sarebbe stato conferito dal Comune allo studio del penalista avvocato Roberto D'Errico considerato che "il consulente individuato offre altissime ed acclarate qualità professionali e specialistiche in materia e che pertanto l'affidamento de quo può essere disposto tramite procedura di affidamento diretto" e per un compenso complessivo di 29.743,20 euro;
nella denuncia alla Corte dei conti, dalla quale scaturiva il procedimento n. V2012/00504/FI assegnata al procuratore Filippo Izzo, poteva chiaramente evincersi come la procedura seguita dal Comune avesse eluso gli obblighi di evidenza pubblica in rapporto ai relativi tetti di spesa previsti dalla vigente normativa;
l'incarico sarebbe stato infatti assegnato con procedura di affidamento diretto, senza cioè rispettare le procedure comparative previste dalla legge per i contratti di importo superiore a 20.000 euro, limite successivamente innalzato nel 2011 a 40.000, e con l'obbligo di mettere a confronto almeno un congruo numero di offerte;
inoltre, dalla lettura dell'articolo emergevano ulteriori elementi significativi giacché il penalista del foro di Bologna risulterebbe aver rivestito in passato ed anche attualmente il ruolo di difensore di fiducia dello stesso sindaco Macciantelli in più procedimenti penali che lo avevano interessato nelle vesti sia di indagato che di parte offesa;
ancora nella denuncia veniva rimarcato l'iter di un'ulteriore delibera comunale (n. 103 del 14 luglio 2011), denominata "Affidamento di una attività di consulenza legale per la tutela dell'immagine dell'Amministrazione comunale prelevamento dal fondo di riserva - con eseguibilità immediata" datata 8 agosto 2011 attraverso cui si disponeva il prelevamento di 6.240 euro dalle casse comunali allo scopo di incaricare e retribuire una consulenza legale utile al monitoraggio di siti internet e riviste locali critiche verso l'operato del sindaco Macciantelli. Non essendovi fondi disponibili a bilancio, utili a coprire l'intera spesa, l'amministrazione decideva di acquisire 3.000 euro dal "fondo di riserva", bacino economico destinato ad essere utilizzato esclusivamente nei casi in cui si verifichino esigenze straordinarie di bilancio, come recita il testo unico degli enti locali di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000 (art. 16);
il Comune di San Lazzaro di Savena conferiva un incarico peritale di discovery e semplice analisi di tali materiali di stampa ritenuti diffamatori al legale Mariano Rossetti, dopo che questi era risultato vincitore del bando di gara comunale cui aveva concorso ancora col citato avvocato Roberto D'Errico e con altro legale del foro bolognese;
l'esposto indirizzato alla Corte dei conti denuncerebbe, nel dettaglio, il presunto profilo strumentale dell'azione amministrativa asseritamente legata all'esigenza difensiva del sindaco coinvolto all'epoca della deliberazione comunale in alcuni procedimenti penali, uno dei quali per diffamazione e violenza privata in danno proprio del pubblico ufficiale estensore della denuncia indirizzata alla magistratura contabile e fatto oggetto, nel tempo, di gravi forme di astio e di reiterate ingerenze da parte del Macciantelli presso i questori di Bologna Merolla e Stingone, in un caso addirittura per il tramite del dirigente della Polizia postale, Geo Ceccaroli;
inoltre nel testo della denuncia si evidenzierebbe come l'attività peritale svolta dal legale Rossetti dalla mera analisi dei contenuti diffamatori si sarebbe liberamente evoluta nella formalizzazione di denunce per conto e in rappresentanza dell'ente, questa volta senza relativa delibera consiliare e in pieno contrasto con l'oggetto originario dell'incarico,
si chiede di sapere:
se il Governo sia a conoscenza dei fatti rappresentati;
se sia a conoscenza degli sviluppi del procedimento n. V2012/00504/FI, attivato presso la Corte dei conti dell'Emilia-Romagna, atteso che nessuna informazione sullo stato del procedimento sarebbe stata comunicata al denunciante malgrado innumerevoli e disattese richieste e sebbene lo stesso denunciante avesse invano sollecitato di essere escusso al fine di fornire ulteriori elementi utili alle indagini;
se risulti che la denuncia sia stata comunicata alla Procura della Repubblica di Bologna apparendo evidenti i profili penali della stessa, come sia stata eventualmente contrassegnata e a quale magistrato assegnata;
se non ritenga di inaudita gravità l'utilizzo di consulenze per le finalità esposte ancorché del tutto prive di qualsivoglia urgenza atta a giustificare il prelevamento da un fondo di riserva nonché il conferimento di incarichi peritali al proprio avvocato di fiducia, con procedura di affidamento diretto e su materia di lavori pubblici;
se non voglia disporre ogni più ampia attività ispettiva nei confronti del Comune di San Lazzaro di Savena e presso la Corte dei conti regionale dell'Emilia-Romagna onde meglio approfondire i fatti e onde accertare i motivi reali del totale silenzio della magistratura contabile anche al fine di scongiurare l'incombente prescrizione su uno degli episodi denunciati, risalente all'anno 2009.
 http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=17&id=00735591&part=doc_dc-allegatob_ab-sezionetit_icrdrs-atto_401498&parse=no

Dal Resto del Carlino di oggi si apprende inoltre che il sindaco Macciantelli ha pensato bene di utilizzare più di 9.000 euro di danaro pubblico per confezionare un opuscolo nel quale dà conto dei suoi 10 anni di mandato. Ma pensiamo che la cittadinanza abbia capito che basta leggere questo blog per essere adeguatamente informati.

giovedì 13 febbraio 2014

PRIMARIE PD, OPPOSIZIONE (VERA O PRESUNTA) & DINTORNI

A San Lazzaro si assiste al teatrino delle primarie PD, con tre candidati, espressione della sinistra più o meno di apparato. 
Dopo il ritiro della candidatura dell'ex segretario comunale Landi, restano in pista quelle dell'attuale assessora alla "Qualità delle risorse": Bilancio, personale, patrimonio, politiche abitative, Isabella Conti (PD, candidatura trasversale di area renzian-cuperliana); dell'attuale Vicesindaco nonché assessore alla Qualità educativa e ambientale Giorgio Archetti (SEL); di Mauro Maggiorani, docente a contratto all'università di Bologna, già dirigente ANPI (Associazione Naz. Partigiani Italiani) e già responsabile dell'ufficio di gabinetto negli anni '90 a San Lazzaro. Maggiorani, appoggiato dall'ex assessore all'Urbanistica Renato Ballotta e dall'ex sindaco Bacchiocchi, ha assunto da ultimo sulla stampa toni molto critici verso le scelte compiute dall'attuale giunta Macciantelli (definita "un fallimento"), in particolare contro quella che da più parti è stata definita la "colata" di cemento votata e approvata dal suo partito, il PD, assieme a SEL e ai fuoriusciti dell'Italia dei Valori (in consiglio di questi siede Mirco Montebugnoli, ora gruppo misto e renziano convertito - come del resto renziano è anche, ora, il sindaco uscente Macciantelli). 
Ora, spiace dirlo, ma si assiste all'ennesimo triste teatrino di chi ha fatto scempio della città negli ultimi decenni. Di Archetti si è scritto molto e si conosce la sua totale corresponsabilità alle scelte adottate dall'attuale maggioranza, oltre ad ulteriori responsabilità per la gestione della mensa comunale, gestione criticata da molti genitori i quali hanno portato all'attenzione della stampa dei fatti gravissimi quali la presenza di vermi, polistirolo e plastica nel cibo dei bambini delle scuole dell'infanzia. Ancora, Archetti è finito sulla graticola per lo stato in cui versano varie scuole comunali, fatiscenti, con intonaco scrostato e con lavagne vecchie di 30-40 anni. Situazione talmente imbarazzante che alcuni genitori, stufi della totale inerzia del Comune, hanno deciso di provvedere da soli all'imbiancatura di alcune aule, dopo aver ricevuto alcuni barattoli per graziosa concessione del Comune stesso. I barattoli sarebbero stati però insufficienti, tanto che i genitori avrebbero provveduto ad acquistarne altri e di vernice migliore, di tasca propria. A queste e altre questioni il candidato vendoliano ha sempre risposto nel classico stile: minimizzare, ridimensionare, normalizzare. Per capire quanto sia gradito alla sua stessa base, basta vedere come molti tesserati e simpatizzanti di SEL abbiano deciso di appoggiare Maggiorani e non lui.
La giovane Conti è di bella presenza, una presenza che non si era mai notata prima della sua presa d'incarico dell'assessorato di cui è titolare (e anche dopo, tolta qualche foto carina sui giornali). Un candidato sicuramente più facile da gestire per il PD provinciale, rispetto al suo predecessore, un personaggio ingombrante e spesso al centro di polemiche pesanti e di scelte criticate perfino dal suo stesso partito. Non ci riferiamo solo alle scelte urbanistiche, già peraltro criticatissime in città, ma di tutta la gestione della viabilità, ormai diventata un autentico inferno a San Lazzaro; gli strascichi del Civis, da lui sempre così sponsorizzato e strenuamente difeso, e per il quale non ha esitato a ridurre alcune strade a veri e propri budelli che provocano gas di scarico senza sosta. A fronte di ciò, la trovata mediatica del divieto di fumo appare veramente ridicola. Per le tante vicende qui segnalate vi rimandiamo agli articoli che abbiamo scritto nel corso di questi ultimi anni. 
La Conti vuole amministrare la città nel solco dell'amministrazione del sindaco di cui lei stessa è assessore e verso il quale - non ci si poteva aspettare diversamente - non ha mai speso una parola che una di critica o di dissenso. Insomma, se si vuole avere un'amministrazione fotocopia degli ultimi dieci anni, certamente si può tranquillamente votare lei alle primarie.
Maggiorani è invece il classico caso del "compagno critico" (a scoppio ritardato). Ora dice che la giunta ha fallito, ma prima di oggi non risulta che abbia mai detto nulla di simile verso i suoi "colleghi" amministratori locali. Ha avuto dieci anni di tempo: un po' tardi. Certo, meglio tardi che mai, ma mentre alcuni (non tutti) all'opposizione, oppure onesti cittadini e pubblici ufficiali isolati denunciavano le malefatte di questa amministrazione (si veda ad esempio lo scandalo delle "case gialle", con lunghi strascichi giudiziari), non pervenivano da Maggiorani e dai suoi sostenitori parole di solidarietà di alcun tipo. Comodo quindi, starsene tranquilli e beati mentre chi amministra fa quello che vuole, e svegliarsi a pochi mesi dal voto dicendo che "questa giunta ha fallito". 
L'opposizione, composta dalla Lista Noi Cittadini, ha senz'altro denunciato alcune questioni importanti, prima fra tutti l'urbanistica. Alcuni attivisti di questa lista sono convinti che basti parlare di urbanistica e di consumo di suolo per essere buoni amministratori. E' un'ingenuità (come tale la vogliamo considerare) imperdonabile. Negli ultimi decenni le giunte sanlazzaresi hanno amministrato sulle più svariate questioni, e l'urbanistica è solo una di quelle. Ancora prima di essere riconfermato al secondo mandato, Macciantelli fu coinvolto in una durissima polemica coi Vigili Urbani, che gli boicottarono il carnevale nel febbraio 2009, di fatto sabotandolo. I VV.UU., e anche i dipendenti comunali, protestavano contro il taglio di circa 800.000 euro di indennità (di disagio, di lavoro notturno, in strada ecc.) che il sindaco aveva disposto. Il sindaco, d'accordo con la minoranza, chiese ed ottenne la secretazione di tutti gli atti della vicenda in commissione affari generali. All'epoca l'avv. Samuele Barillà, poi coordinatore comunale del PDL, chiese pubblicamente di desecretare gli atti, ricevendo un secco rifiuto da parte del sindaco. Di questo fatto, tolta l'eccezione di Samuele Barillà, sempre osteggiato da quella parte del suo ex partito molto accondiscendente verso la giunta, nessuno ha più parlato. E vi sono altre vicende che ormai in pochi ricordano, perché sappiamo che l'Italia è un Paese senza memoria.
Inoltre, è noto che tra i sostenitori della lista "civica" Noi Cittadini vi siano esponenti di vecchie giunte, quali l'ex assessore all'ambiente di Bacchiocchi, Piras. E' con Bacchiocchi che, sia pur con meno virulenza rispetto a Macciantelli, si diede il via al consumo di suolo e alle costruzioni su numerosi lotti prima dichiarati agricoli.
Dell'opposizione "accondiscendente" abbiamo già detto e scritto molte volte. Nulla di nuovo all'orizzonte, anche se tuttora non è dato sapere chi sarà il candidato sindaco del centro destra. La cosa non ci preoccupa più di tanto, e soprattutto non preoccupa minimamente il PD, forte di consensi bulgari nonostante la clamorosa emorragia di voti e di consensi dovuta a Macciantelli (solo 2000 voti persi dal primo al secondo mandato, e un malcontento diffusissimo in città per le tante scelte sbagliate): dopo circa vent'anni di opposizione solo formale condotta da chi a tutt'oggi siede sui banchi del PDL-Forza Italia, anche un ottimo candidato farebbe una fatica sovrumana a vincere. Se anche non sarà Maurizzi il candidato sindaco, dubitiamo che non si candidi per il consiglio comunale, nonostante l'opposizione inesistente da lui condotta e le tante assenze e astensioni strategiche su importanti votazioni della maggioranza (il PSC, tanto per dirne una). Un minimo sussulto pare che i vertici regionali lo abbiano conservato con riguardo alla questione Noacco, rinviato a giudizio per illeciti urbanistici e ancora oggi vicepresidente della commissione urbanistica (senza che né il suo partito, né il PD, né la giunta abbiano qualcosa da dire): un personaggio così, più che avvicinare elettori, li allontana, tolta la sua cerchia clientelare personale. Nonostante la resistenza di un giovane consigliere regionale per mantenerlo in lista, pare che ormai sia stato escluso e sia in cerca di altri approdi (ma voci di corridoio dicono che anche il Nuovo Centrodestra, al quale si sarebbe rivolto, lo abbia messo alla porta).

Resta l'incognita grillini: tra poco si saprà se si vogliono mischiare con la lista Noi Cittadini. 
Ultima citazione la riserviamo a Enrico Di Oto, consigliere comunale eletto col PDL e poi fuoriuscitone. Il personaggio in questione, credendosi al centro della politica sanlazzarese, un giorno si è svegliato e ha ideato una "lista" dal nome Tu per San Lazzaro. Questo Tu non è ben chiaro chi debba essere, ma una cosa è certa: la fame di poltrone ha già contagiato il "giovane" consigliere. Egli infatti, nella sua pagina facebook, di recente ha scritto: "Non siamo qui per piantare una bandierina ma per FARE qualcosa. Perciò, non credo ci si debba scandalizzare nell' ipotizzare un assessore assegnato alla minoranza che mostri possibilità di dialogo!" Insomma, avete capito? Il ragazzo dà per scontato non solo che sarà eletto, ma che sarà in una posizione tale da potersi offrire al vincitore per chiedere ed ottenere un assessorato. O forse, crede che non avrà nemmeno bisogno di essere eletto consigliere per ottenere un assessorato. Personaggi come questi, che vanno in giro in cerca di una poltrona, San Lazzaro ne ha conosciuti abbastanza. Un consiglio non richiesto: il mestiere dei poltronari lo lasci fare a chi sta all'opposizione da più tempo e - in questo - ha certamente più stile.