mercoledì 31 dicembre 2014

POC DI IDICE, MINACCE ALLA CONTI. IL SINDACO VA DAI CARABINIERI DI BOLOGNA

San Lazzaro, il sindaco Conti va dai carabinieri: "Su Idice ho subito forti pressioni". Non sarebbe ora di fare un po' di chiarezza su tutta questa vicenda? La delibera attuativa fu votata l'anno scorso quando Isabella Conti era assessore al Bilancio dell'ex sindaco Marco Macciantelli. L'attuale assessore con delega alla Legalità Giorgio Archetti, che votò a favore di quel Piano Operativo che ora la Conti vorrebbe bocciare, tace. Il PD, partito del sindaco, ha sempre votato questo progetto edilizio in ogni sua fase, a partire dal lontano 2007. Il segretario del PD di San Lazzaro, Michele Cavallaro, già capogruppo del PD durante il mandato Macciantelli, e fedelissimo sostenitore di quest'ultimo, tace. L'attuale consigliere PD, Giacomo Landi, predecessore di Cavallaro alla guida del PD locale, ha sempre sostenuto le politiche di Macciantelli, POC compreso. Anch'egli tace. Lorsignori potrebbero dire una parola su questa vicenda? Sono d'accordo o no con il loro sindaco, Isabella Conti? La Conti dal canto suo non invoca l'aiuto del suo partito. Lo dà per scontato? O preferisce chiedere soccorso alle opposizioni, perché pensa che i consiglieri PD non siano così compatti nell'appoggiarla? Non ritiene il sindaco che la cittadinanza dovrebbe essere messa finalmente al corrente di tutte le vicende che portarono all'adozione di questo POC ora al centro di questa bufera? Certamente la Conti dovrebbe anche spiegare come mai lei nei 10 anni in cui è stata consigliera comunale ha sempre votato tutto quello che Macciantelli proponeva, POC compreso. Ma forse è venuto il momento di farla davvero, questa operazione verità, al di là di ogni vicenda personale. Un'operazione verità che dovrebbe partire forse da più lontano e spiegare che la prima vera grande cementificazione, sulla quale i "civici" che tanto cavalcano ora la vicenda di Idice, hanno sempre taciuto. Civici alla bisogna insomma, come l'attuale capogruppo di Noi Cittadini Piras, già assessore all'Ambiente con l'allora sindaco Aldo Bacchiocchi, che diede il via allo scempio di via Caselle (da cui nacque la famosissima vicenda delle "case gialle", che ebbe un rilievo anche nazionale). Vicende che diedero luogo a imbarazzanti intrecci e che portavano all'assegnazione di incarichi di direzione lavori di cantieri in edilizia convenzionata a personaggi dell'allora opposizione di centrodestra, in particolare l'architetto Aldo Noacco, già rinviato a giudizio per illeciti urbanistici nel cantiere di via Galletta di cui era appunto direttore. La contrarietà dell'allora coordinatore PDL e attuale capogruppo di FI Samuele Barillà a quell'intreccio portò a uno scontro durissimo interno al partito, che si è risolto con la cacciata di Noacco da Forza Italia, che non lo ha più ricandidato. Insomma le vicende urbanistiche sanlazzaresi sono particolarmente interessanti. Chissà se la Conti e il suo partito vorranno dare il via a quella operazione verità che tanti cittadini chiedono.

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