venerdì 19 novembre 2010

Consorzio CIPEA: le vergogne del Sindaco e dei suoi amici nel PDL

Sul Corriere della sera edizione di Bologna è uscito pochi giorni fa un articolo a firma di Amelia Esposito e Gianluca Rotondi che riproponiamo integralmente in quanto esplicativo della situazione relativa alle indagini sul cantiere Cipea:
 
Cipea, spunta un finanziere
È indagato per corruzione

Sarebbe destinata a lui una delle case in costruzione

C'è un cantiere edile, l'ormai famoso lotto Cipea-Idroter a San Lazzaro, dove sarebbero stati commessi un bel po' di illeciti. E c'è un finanziere che si aggira sempre per questo cantiere: sembra gli stiano a cuore i lavori per la realizzazione di quei trenta appartamenti in via Galletta. Il sottufficiale avrebbe infatti concordato l'acquisto di uno degli appartamenti pur non avendone i requisiti perché quelle case vanno assegnate secondo i criteri dell'edilizia convenzionata. E lui una casa a Bologna ce l'ha già, quella non potrebbe averla. Adesso, su questo finanziere grava la pesante accusa di corruzione. L'ipotesi della Procura e della squadra mobile è che l'appartamento sia il tornaconto di uno o più favori, come l'insabbiamento di irregolarità che avrebbe dovuto denunciare.

È l'ultimo colpo di scena di un'inchiesta nata qualche mese fa da un esposto dell'onorevole finiano Enzo Raisi e dell'avvocato Filippo Facci (Pdl) (in realtà si tratta di Michele Facci, ndr), che ha messo in luce una serie di anomalie relative al cantiere a San Lazzaro del colosso Cipea di Gianluca Muratori. Due giorni fa l'area è stata sottoposta a sequestro probatorio perché, a seguito di un sopralluogo della polizia municipale, sono emersi numerosi abusi edilizi: evidenti difformità fra il progetto originario e la situazione attuale. Ad esempio, sottotetti trasformati in corso d'opera in mansarde abitabili, e volumi maggiorati. Ma non è tutto. Il pm Rossella Poggioli ha accertato che alcuni appartamenti sono stati assegnati a persone che appartengono alla «grande famiglia Cipea». E cioè a un componente di Cipea Holding, il cui presidente (nonché direttore del consorzio) è Muratori, e al figlio avvocato di Giampaolo Cavicchioli, il titolare dell'impresa che sta realizzando il lotto, la Idroter. Cavicchioli ha anche un altro figlio: è il mediatore accusato di tentata concussione dalla Procura perché avrebbe provato a vendere due appartamenti di quel lotto chiedendo una quota in nero extra sul prezzo concordato. In questo caso Cipea è parte lesa, ha denunciato il fatto e allontanato il responsabile.

È comunque in questo contesto che si inserisce il finanziere. Possibile che il militare, che in quel cantiere passava gran parte del suo tempo, non si sia mai accorto di niente? La prima segnalazione relativa al surplus chiesto dal mediatore arrivò l'anno scorso al Comune di San Lazzaro attraverso un esposto. Il sindaco Marco Macciantelli informò subito la Guardia di Finanza: «La portai personalmente alla Ponticella», disse il sindaco quando il caso venne alla luce. Ma nessuno avrebbe dato seguito, almeno fino all'esposto di Raisi. Ebbene è lì, alla Ponticella, che il nostro finanziere lavora, anche se recentemente è stato assegnato ad altre mansioni. Che abbia ostacolato l'indagine? È un'ipotesi. Ma gli investigatori sono propensi a pensare che altri siano i favori fatti dal pubblico ufficiale. È su questo che adesso si sta indagando. Intanto, per Cipea Holding si potrebbe configurare il reato di tentata truffa ai danni del Comune di San Lazzaro per l'assegnazione di appartamenti a persone che non ne hanno i requisiti. Il meccanismo dell'edilizia convenzionata prevede infatti sgravi da parte del Comune nei confronti dell'impresa costruttrice, che in cambio si impegna a vendere le case a prezzi calmierati per favorire una certa fascia di popolazione. E la Procura lavora sull'ipotesi che questi vincoli siano stati volutamente ignorati. Un fatto di cui potrebbero trovarsi a rispondere anche gli acquirenti, con un'inchiesta che si allargherebbe a macchia d'olio. A oggi è indagato Muratori, al quale la Procura contesta il concorso in abuso d'ufficio e, per gli abusi edilizi, anche le violazioni della normativa in questa materia. Con Muratori hanno ricevuto l'avviso di garanzia anche Cavicchioli e il direttore dei lavori Aldo Noacco.

Alcune riflessioni. Questa vicenda assomiglia tremendamente a quella ben nota, tutt'ora non conclusa, avente ad oggetto la "casa gialla", della quale questo blog ha ampiamente dato risalto nei mesi passati. Una vicenda, quest'ultima, che vede indagato il Sindaco di San Lazzaro Macciantelli per essersi rifiutato di aprire una commissione d'inchiesta che facesse luce sugli illeciti di varia natura susseguitisi. Le accuse per Macciantelli sono di abuso e omissione di atti d'ufficio, così come riportato dal Carlino poche settimane fa.

Poi. La vicenda del finanziere è inquietante. Chi poteva avere interesse ad offrire case in edilizia convenzionata, addirittura regalandole, a un sottufficiale delle Fiamme Gialle? Le indagini partirono dall'esposto dell'On. Raisi, e se sì, perché, come dice l'articolo del Corriere, fino a quel momento non si muoveva niente? Ossia, dal momento in cui il Sindaco di San Lazzaro riceve la missiva degli acquirenti dell'appartamento in cui gli stessi denunciano illeciti, quanto tempo passa prima che detta missiva approdi sul tavolo delle stesse Fiamme Gialle (perché il sindaco è andato proprio da loro)? Perché il Sindaco afferma di avere "accompagnato" i finanzieri al cantiere? Inoltre sul Carlino di due giorni fa a pag. 24, pagina di San Lazzaro, articolo a firma di Priviato, sempre il Sindaco afferma di non poter rispondere al question time sollevato dal consigliere Bagni (ex Lega nord ora ind. nel Pdl) in quanto starebbero svolgendo accertamento i Vigili Urbani? Ma quanti corpi stanno svolgendo indagini? E il Sindaco perché non ha informato immediatamente l'autorità giudiziaria invece di recarsi alla Ponticella? Forse perché è vicino a casa?

Ultima questione: la "opposizione" del PDL. Aldo Noacco, consigliere comunale eletto come indipendente nella lista del PDL per Viviana Raisi sindaco nel 2009, è direttore dei lavori del Consorzio sotto inchiesta, e lo stesso Noacco è sotto inchiesta. Egli non ha ritenuto di doversi dimettere né da consigliere né dal gruppo consiliare PDL di cui fa tutt'ora parte, esponendosi così ad un vistoso e imbarazzante conflitto d'interessi, che lo vede tutte le volte votare a favore dei provvedimenti adottati dalla Giunta in materia di urbanistica. Il gruppo PDL che fa? Nulla. Di Maurizzi non v'erano dubbi, dato che Noacco è da anni e anni al suo seguito tanto che Maurizzi prima della candidatura ufficiale di Viviana Raisi a sindaco per il PDL, si spinse a fare il nome dello stesso Noacco come possibile candidato. Ma la stessa Raisi, che è capogruppo PDL in consiglio, non ha ritenuto di dover tutelare il partito e il gruppo consiliare da una vicenda così delicata e, lo ripetiamo, imbarazzante. Solamente il Coordinatore comunale del PDL San Lazzaro, Samuele Barillà, e il coordinatore provinciale Vecchi hanno avuto parole chiare, dicendo il primo di essersi già a suo tempo pronunciato contro l'entrata di Noacco nel coordinamento comunale, e che quest'ultimo dovrebbe senz'altro dimettersi. Atteggiamenti ambigui su questo punto non dovrebbero essere consentiti. Meglio andarsene piuttosto che fare danni cercando compromessi con personaggi impresentabili che si sono sempre contraddistinti per politiche inciuciste con le giunte succedutesi negli anni. Un capogruppo che si contraddistingue per fare opposizione solo quando dovrebbe tacere (vedi vicenda relativa al divieto dei circhi con animali di attendarsi sul territorio comunale), e che perciò si fa sbertucciare persino da una giovane deputata animalista del PDL (Gabriella Giammanco), e che invece non prende posizione su una vicenda così delicata come quella del Consorzio Cipea, probabilmente ha solo bisogno di una lunga se non definitiva vacanza, quantomento dalla politica attiva.

Appare oggi 19 novembre sul Carlino un breve articolo che riferisce alcune dichiarazioni del consigliere regionale Bignami, che si è fatto appoggiare per la scorsa campagna elettorale del marzo 2010 dal consigliere comunale Maurizzi. Ovvio che ora quest'ultimo porti la cambiale all'incasso. Forse Bignami non conosce bene né lui né Noacco, che di fatto ora garantisce dicendo che il Pdl è "garantista" e che quindi non deve essere allontanato dal gruppo consiliare PDL. Ci vuole davvero dello stomaco a difendere personaggi che hanno fatto della loro accondiscendenza alle politiche urbanistiche della maggioranza targata PDS-DS-PD il vessillo della loro azione politica. Voti favorevoli su scempi urbanistici: da quello di Villa Cicogna a quello di numerosi lotti di terreno un tempo verdi e ora cementificati. Palazzine costruite dallo stesso Maurizzi. E poi sul Piano Strutturale comunale, voti a favore o di astensione, oppure assenze "strategiche". Tanto da essere ribattezzati "soccorso azzurro", per accorrere in sostegno della maggioranza quando questa aveva difficoltà al suo interno. E' vero, il PDL è garantista. Infatti questi due signori non se ne devono andare perché coinvolti in vicende giudiziarie, ma perché hanno sistematicamente votato a favore della maggioranza su questioni strategiche. Bene: chiedano di entrare nel gruppo PD, verranno accolti a braccia aperte. Oppure si dimettano definitivamente da consiglieri e non stiano un minuto di più ad ammorbare la politica cittadina. I loro affari li vadano a fare fuori dall'aula consiliare.

lunedì 15 novembre 2010

Scandalo Ca' Ricchi, coordinatore PDL voce (quasi) isolata

Lo scandalo Ca' Ricchi, ossia case costruite su cumuli di rifiuti tossici a San Lazzaro, fu denunciato dal Coordinatore comunale PDL, Avv. Samuele Barillà, in una conferenza stampa assieme all'avv. Giovanni B. Barillà e al consigliere regionale PDL Alberto Vecchi, nel febbraio 2010.
Ora il silenzio e l'oblio sono scesi su questa vicenda, ma tutto lo scandalo resta lì. Ai lettori che non ne conoscono i dettagli segnaliamo un articolo pubblicato su questo blog il 23 luglio 2010 che riassume tutti i termini della vicenda, e ovviamente i numerosi articoli pubblicati già nei mesi precedenti con annesse foto.
I consiglieri comunali di PD, IDV e Sinistra per San Lazzaro hanno taciuto su tutta la linea, così come alcuni consiglieri comunali di opposizione: ci si riferisce qui ai consiglieri Maurizzi (avvezzo a costruire case) e Noacco (direttore dei lavori del consorzio Cipea, ora sotto indagine da parte della Procura). Il consigliere Di Oto ha presentato assieme al collega D'Alessandro una interrogazione al Sindaco il quale ha risposto "è tutto a posto" (nessuno ne dubitava).
Chi imputa al Coordinatore Barillà di non dire parola su questa storia evidentemente è stato via da San Lazzaro per lunghi mesi o anni ed è appena tornato, per cui ignora completamente qualsiasi cosa: gli consigliamo di leggersi bene gli articoli del blog e gli articoli del Carlino (per l'esattezza due, a firma di Lorenzo Priviato) che spiegano molto bene quanto il Coord. Barillà si sia dato da fare.

venerdì 12 novembre 2010

Le città sui veleni

Da Repubblica di oggi 12.11:
"Milano, la nuova città costruita sui veleni". Dentro, le due pagine di Massimo Pisa sono un impressionante catalogo di orrori velenosi: "Ultimo sequestro nell'area di Bisceglie. Sos per l'acqua. Le bonifiche appaltate e mai fatte sono il vero affare che Comune e Regione hanno regalato ai privati. Dalla Sisas di Pioltello al quartiere di Santa Giulia le zone a rischio in città e provincia sono ottanta" (pp. 34-35).
Sostituite la parola "privati" con "coop rosse" e scoprirete quello che è stato fatto a San Lazzaro, ad esempio in via Ca' Ricchi. Con la differenza che qui, gli unici a dire qualcosa sono stati alcuni dirigenti PDL (non tutti ovviamente), e il Carlino ha riportato ampiamente queste denunce. Ma per il resto tutto tace. Ah scusate, dimenticavamo: in via Ca' Ricchi abitano da almeno tre anni una settantina di famiglie in case prive di abitabilità. Inaugurate in pompa magna dal Comune tramite il proprio Assessore all'urbanistica. Per il Sindaco è ovviamente "tutto a posto".

sabato 6 novembre 2010

UN VUOTO DI VALORI DEVASTANTE

A San Lazzaro la ruota gira, e prima o poi si ritorna sugli stessi fatti, stessi luoghi, stessi protagonisti di un triste panorama che mette a nudo il totale vuoto di valori che contraddistingue in primis gli amministratori locali e parte della cosiddetta “opposizione”, fino a giungere agli ambienti in cui si dovrebbero forgiare le giovani generazioni. Infatti è di ieri la notizia che dei giovani, alcuni dei quali studenti ed ex studenti di un istituto tecnico di San Lazzaro, sono stati trovati a spacciare droga a loro coetanei che ancora frequentano l’istituto. Nessuno ha nulla da dire. Forse è meglio così, perché è di solo un anno e mezzo fa la polemica sull’apertura del negozio di droghe “furbe” nel centro della città, tra due scuole e dietro la chiesa parrocchiale; polemica che vide contrapposto il Parroco e numerose famiglie da un lato, e dall’altro il Sindaco che si trincerava pilatescamente dietro a un “non potevamo fare diversamente”, sapendo benissimo che l’obbligo di rilasciare la licenza a chi ne faccia richiesta non esime l’amministrazione dall’effettuare controlli preventivi sul tipo di merce oggetto dell’attività commerciale. Un atteggiamento ipocrita sul quale si innestano comportamenti che nulla hanno a che fare col corretto vivere civile e soprattutto col rispetto di valori quali la salute, la vita, la generosità, tanto per citarne alcuni.

D’altronde cosa ci si può aspettare da un Sindaco indagato per essersi rifiutato addirittura di istituire una commissione d’inchiesta che facesse luce su abusi che costarono enormi sacrifici economici a numerose famiglie, oltre a campagne d’odio non estranee alla stessa amministrazione comunale? Siamo garantisti ma ci viene da dire che, fin quando invocare la Magistratura va bene per dare addosso a Berlusconi, allora ci si riempie la bocca di paroloni quali “legalità, onestà, trasparenza”, ma quando questi atteggiamenti risultano messi in discussione più e più volte anche in sede giudiziaria, allora bisognerebbe essere coerenti e levare il disturbo, Sindaco e giunta compresi. Riguardo poi al consigliere Noacco (indipendente nel Pdl), direttore dei lavori appaltati al Consorzio Cipea che esegue lavori per il Comune, abbiamo già detto più e più volte. Degno discepolo di tanto maestro, il consigliere Maurizzi, avvezzo ad atteggiamenti molto accomodanti con le varie giunte di sinistra. Auguriamo al coordinatore comunale del Pdl e al coordinatore provinciale neo eletto, un buon lavoro di disinfestazione di certe sacche maleodoranti di commistione di interessi.