venerdì 23 dicembre 2011

Approvato il POC a San Lazzaro: che il sacco abbia inizio.

Dal sito della Lista civica Noi cittadini http://sanlazzaroxnoi.ning.com/profiles/blogs/il-regalo-di-natale:

Ieri sera, dopo un lungo dibattito, la maggioranza che governa S. Lazzaro ha definitivamente approvato il piano urbanistico (POC), che è stato un bel regalo di Natale per tutti quei cittadini che avevano chiesto di sottoporre al giudizio referendario il piano. La risposta della maggioranza è stata chiara, del tipo: "noi non abbiamo bisogno di ascoltare nessuno e andiamo avanti".

La discussione è stata lunga e articolata anche perché, sul punto, sono stati presentati due ordini del giorno, di cui uno era della lista civica, con cui chiedevamo di sospendere i termini di approvazione, in quanto il comitato referendario nei giorni scorsi ha presentato un ricorso cautelare d’urgenza contro il giudizio di inammissibilità dei referendum. La richiesta di sospensione è stata presentata anche a seguito di una lettera, consegnata a tutti i consiglieri, da parte dell’avvocato che rappresenta il comitato promotore del referendum, nella quale si evidenziava l’opportunità di procedere con una sospensione cautelativa in attesa del pronunciamento del Giudice - che dovrà avvenire in tempi brevissimi. Ovviamente il voto dei partiti di maggioranza è stato negativo, positivo invece il voto di una parte del PDL. Solo in parte, a dire il vero, perché due esponenti di questo partito, stranamente, quando si trattano temi urbanistici sono sempre assenti.

Il secondo ordine del giorno è stato presentato dai partiti di maggioranza. OdG nel quale, dopo aver decantato i fantastici regali che i costruttori faranno a San Lazzaro, si esprimeva l’impegno, ovviamente per il prossimo mandato (è un po’ come i vitalizi parlamentari, verranno tagliati sì, ma per i prossimi parlamentari, sempre che i prossimi non modifichino nuovamente la legge...), che nel prossimo piano (l’hanno chiamato PSC di seconda generazione) gli interventi verranno concentrati solo nelle aree da riqualificare. Insomma, della serie: “adesso cementifichiamo e poi ci impegniamo a non farlo più”… Abbiamo ricordato loro che un OdG di maggioranza era stato approvato, durante il precedente mandato amministrativo, in sede di approvazione del PSC. In quel documento, visto che non erano stati adottati strumenti per la partecipazione popolare, la maggioranza si impegnava a farlo per l’approvazione del POC. Impegno che, come sappiamo bene, non è stato mantenuto. Possiamo quindi fidarci ancora?

La discussione sul Piano è stata poi preceduta da un’interrogazione che chiedeva lumi sugli incarichi professionali dell’Assessore all’Urbanistica; l’Assessore infatti ha rivestito il ruolo di direttore dei lavori per conto della società CESI di Imola in un cantiere a Borgo Panigale e riveste tutt’ora lo stesso ruolo, sempre per conto della CESI, in un cantiere a Castel S. Pietro. I lavori sono stati concessi alla CESI a seguito di un accordo urbanistico analogo a quelli che il Comune sanlazzarese ha approvato con il POC (la società CESI appare nell'accordo relativo all'ambito di espansione di Idice) . L’interrogazione quindi chiedeva al Sindaco se ritenesse opportuno che un fiduciario della ditta CESI (perché questo è il ruolo del direttore dei lavori in cantiere, essere cioè l’uomo di fiducia del committente) potesse svolgere anche il ruolo di controparte della medesima ditta nella “trattativa” (così come l’ha definita il Presidente della commissione urbanistica Tito Saracino PD_urbanistica.jpg) per la definizione degli accordi sulle nuove urbanizzazioni.

La risposta del Sindaco è stata chiara: non solo è opportuno, ma anche auspicabile, perché così il Comune si avvale di tecnici competenti della materia e poi, svolgendo un lavoro professionale, costano anche meno alle casse comunali.

Buon Natale

PS. nessun quotidiano ha fatto i nomi dei consiglieri del Pdl assenti durante la votazione sul POC. Forse i nostri lettori li indovineranno, dato che ne abbiamo parlato a lungo su queste pagine. Uno di loro, vicepresidente della Commissione urbanistica, è architetto a San Lazzaro ed è indagato per illeciti edilizi in qualità di Direttore dei lavori del cantiere CIPEA di via Galletta, già sequestrato dalla Squadra Mobile di Bologna. L'altro è il suo "difensore d'ufficio", già capogruppo di Forza Italia per lungo tempo a San Lazzaro. Il nuovo che avanza.

giovedì 15 dicembre 2011

FIACCOLATA CONTRO LA CEMENTIFICAZIONE

A San Lazzaro di Savena accade un fatto nuovo. E' annunciata una fiaccolata contro la cementificazione voluta da questa Giunta e avallata dalla maggioranda targata PD-SEL-IDV in consiglio comunale. Il quotidiano L'Informazione ne ha dato conto il 14 dicembre 2011 con un articolo dal titolo "Fiaccolata contro il mattone". Ne riportiamo di seguito alcuni passi, in particolare con le parole del sindaco Marco Macciantelli:

"«Si continuano a dare numeri di fantasia, mentre per i prossimi anni a San Lazzaro il Poc ipotizza circa 1.000 alloggi». Il sindaco Marco Macciantelli rinnova la sua disponibilità, dell’assessore Leonardo Schippa, e degli uffici, ma si dice poco interessato alle polemiche (...) Il parere del sindaco è che «le opinioni sono libere e fanno parte della democrazia. Ci siamo sempre resi disponibili al dialogo in tutte le forme possibili. Anzi ne vorremmo di più, di dialogo, anche con coloro che formulano critiche che riteniamo ingiustificate. Ognuno promuove le iniziative che ritiene opportune. Poi possono esserci motivi o contenuti più o meno fondati. Quelli sostenuti da chi si oppone al Poc non lo sono. E non solo sui numeri degli alloggi». (...) Macciantelli poi spiega che «sono stati promossi quattro referendum. La giunta e io abbiamo assunto una posizione di fiduciosa attesa e di rispetto. Il comitato dei garanti si è espresso per la non ammissibilità. Il responso a maggioranza depone a favore della scelta equilibrata, cioè pluralistica, effettuata dal consiglio comunale, vale a dire dalla maggioranza che, nell’amministrazione comunale, ha responsabilità di governo. Aggiungo: c’è una tendenza a delegittimare il Piano che non è corretta. Il Piano, comunque si chiami, ieri Prg, oggi Poc, è presidio di legalità a favore dell’interesse pubblico a disposizione di tutti i cittadini. L’ostilità verso il Piano è sbagliata. Nonostante le buone intenzione, rischia di essere un modo per disattendere al quadro normativo e, paradossalmente, di andare contro l’interesse pubblico»."

Ecco la questione! Ci pareva strano in effetti che il Sindaco non andasse a parare sul tema dell'andare contro l'interesse pubblico, da parte di chi lo critica ovviamente. Un atteggiamento che ha sempre caratterizzato la linea del primo cittadino di San Lazzaro di Savena: mi contesti? Sei contro l'interesse pubblico. Il Psc diventa ora "presidio di legalità" (sic) e criticarlo, anzi "delegittimarlo" è quindi sinonimo di delegittimazione della legalità medesima. Queste parole si commentano da sole, specialmente se pronunciate da un Sindaco che, come ha riportato poco tempo fa il quotidiano Repubblica di Bologna, è, oltre alle vicende legate alla "casa gialla" (abusi edilizi insanabili e condonati ugualmente dalle sue Giunte, contratti finti di appalto depositati in Comune quale fonte di dolosa fissazione di prezzo iniziale di alloggi in edilizia convenzionata; alloggi ceduti a esponenti di un corpo armato di stanza a San Lazzaro senza che questi ne avessero i requisiti: tutte accuse queste, documentate e riportate per esteso nelle due lunghe interpellanze parlamentari dell'On. Enzo Raisi e visibili anche su questo sito), indagato anche per reati ambientali. Prima di parlare di legalità e di presunta violazione di interessi pubblici forse bisognerebbe pensare un attimo a tutte queste cose.
La lista civica Noi Cittadini ha organizzato la fiaccolata. Il resto dell'opposizione, ossia il PDL che conta ben sette consiglieri, non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito. Probabilmente è alquanto imbarazzante trovarsi nel gruppo un consigliere indagato per abusi edilizi nella vicenda del cantiere Cipea, per mesi completamente sotto sequestro da parte della Squadra Mobile di Bologna e in cui il consigliere (architetto e a lungo consigliere prima nella DC e poi in Forza Italia sempre come "indipendente", ossia libero di votare, sull'urbanistica, sempre assieme alla maggioranza PDS-DS-PD) è Direttore dei lavori.

giovedì 24 novembre 2011

IRISBUS CHIEDE MAXIRISARCIMENTO AL COMUNE DI SAN LAZZARO

Tempi duri per il Sindaco di San Lazzaro di Savena. Dopo avere per anni cavalcato il Civis, progetto che si è arenato in secche costose per tutta la città di Bologna e per quella di San Lazzaro medesima, ora dinanzi alla querelle nata dalla mancata approvazione del progetto da parte del Ministero dei Trasporti, sembra essere improvvisamente diventato afono. Per diversi anni non passava (quasi) giorno senza che il Carlino o altri quotidiani amici dessero conto delle gesta eroiche del primo cittadino sanlazzarese, il quale si faceva riprendere al volante del Civis, oppure intento a carpirne i segreti, durante uno dei tanti (inutili?) viaggi di prova per la città. "Macciantelli accende il Civis" era un po' il titolo ricorrente, magari cambiato per non sembrare ripetitivi. E il Sindaco gradiva. Dopo aver assegnato alla città il ruolo di cavia per questo progetto rivelatosi poi zeppo di insidie, e dopo aver sostanzialmente ottenuto il consenso dell'intero consiglio comunale con l'unico voto contrario dell'allora leghista e oggi membro del gruppo PDL, Giampiero Bagni, il Sindaco Macciantelli si è costantemente presentato all'opinione pubblica come il grande sponsor di questo mezzo della cui entrata in funzione nessuno è più sicuro. Il deputato del PDL Fabio Garagnani nel 2009 presentò un esposto alla Procura per numerose irregolarità, e da quell'esposto è partita un'inchiesta giudiziaria che vede coinvolti tra gli altri l'ex sindaco Guazzaloca e il presidente del Consorzio Coop Costruzioni, appaltatore del progetto. Indagati anche alcuni dirigenti di Irisbus, società controllata dal gruppo Fiat, che ricevette l'appalto relativamente ai mezzi circolanti, già acquistati e tutt'ora giacenti in un deposito Atc.
Inzialmente era giunta al Corriere della Sera la notizia che Irisbus e CCC volessero chiedere i danni con una richiesta di maxirisarcimento diretta alla regione Emilia-Romagna e ai Comuni di Bologna e San Lazzaro. Pare però che il CCC si stia sfilando da tale iniziativa; al momento il suo presidente resta indagato dalla magistratura sempre nell'inchiesta Civis.
La pagina di cronaca sanlazzarese sul Carlino però non riferisce di questa questione bensì dell'avviso dato dal Sindaco a chi non spalerà la neve che dovesse ingombrare i marciapiedi di San Lazzaro: multe salate a chi non spala, da 25 a 150 euro. Eh già, nelle precedenti nevicate i cittadini hanno assistito a ridicole dichiarazioni del tipo "i mezzi spazzaneve hanno la batteria scarica" e cose del genere. Almeno con l'annuncio di una bella multa si sistema tutto.
L'opposizione tace su tutta la linea, sia sul Civis, sia sulla trovata della multa ai cittadini che non si armano di pala. Tra chi è impegnato a difendersi da grane giudiziarie sempre più incombenti e chi si preoccupa di assicurare alla Conad la tutela dei propri interessi, evidentemente manca il tempo materiale per pensare alle questioni della città. Chissà cosa dirà invece il Sindaco ai legali di Irisbus che chiedono ingenti somme di danaro come risarcimento per questa assurda vicenda. Richieste di danni alle quali potrebbero aggiungersi quelle di cittadini anziani che hanno subito rovinose cadute per aver inciampato sulle banchine del Civis presenti sulla via Emilia o sulla via Kennedy.

martedì 1 novembre 2011

CIVIS E CONAD, MACCIANTELLI SI BARCAMENA

Comune di Bologna e ATC hanno deciso: bloccati i cantieri Civis. A questa notizia si aggiunge quella del (positivo, così sembra) incontro tra il Ministro delle Infrastrutture Matteoli e il Sindaco di Bologna Merola, la Presidente della Provincia Draghetti e gli assessori all'urbanistica Colombo e Venturi del Comune e della provincia di Bologna. Il Ministro Matteoli ha ribadito gli impegni per i finanziamenti a grandi opere quali Passante Nord e nodo di Rastignano. Mentre persone responsabili (a prescindere dalle sigle politiche) si incontravano per parlare di fatti e decidere il da farsi, a San Lazzaro andava in onda il solito teatrino. Infatti, nelle pagine del giornalino del PD sanlazzarese "In Piazza" si possono leggere paginate di monologhi del sindaco di San Lazzaro il quale, forse piccato e irritato che suoi colleghi di partito fossero a Roma a discutere di cose serie e lui invece è dovuto rimanere a San Lazzaro, si è messo a discettare di crisi globale, scontro tra mondi, debito pubblico e altre questioni per le quali serve ben altro che una laurea in Filosofia. Difatti torna immarcescibile la storiella del Patto di stabilità che bloccherebbe le spese virtuose (ma questo non ha impedito al Comune di pagare spese legali per circa 300.000 euro a ex amministratori locali imputati in procedimenti penali per le vicende AGRIPOLIS, spese su cui ha indagato la Corte dei Conti: vicenda per ora conclusa con una prescrizione/assoluzione per colpa grave mentre non si esclude una colpa lieve. Però si sa che le sentenze della Corte dei Conti possono essere impugnate dal Procuratore Generale presso la Corte d'Appello Centrale, per cui si vedrà).
Non pago, il signor Sindaco ha detto la sua anche sul Civis, questo fallimento totale dal quale prende le distanze. Peccato che per anni tutti i cittadini lo abbiano visto farsi fotografare alla guida del mezzo, quasi a simbolo del buon funzionamento della sua Amministrazione. Invece questo stop ormai totale al Civis, e la notizia che il Ministero delle Infrastrutture non ha alcuna intenzione a continuare a finanziarlo, dovrebbe indurre l'onnipresente Sindaco a riflettere. Secondo molti cittadini questo flop totale del Civis da lui sempre cavalcato è un po' il simbolo del suo doppio mandato amministrativo. Grandi pubblicità, paginate continue sulla stampa locale, e poi...fine ingloriosa.
Sul giornalino del PD locale si legge anche del trasferimento dei servizi chirurgici dal Bellaria al Maggiore, con conseguente smantellamento del polo chirurgico-oncologico del Bellaria. Si è svolta all'ARCI Bellaria poco tempo fa un'assemblea pubblica, alla quale era presente anche il Sindaco, contestato dalla gran parte dei presenti. Peccato per il Sindaco che quella non fosse un'assemblea del PDL, ma era strapiena di cittadini che lo avevano votato. E si sono potuti render conto, sebbene la stampa locale abbia completamento silenziato la vicenda, di quale sia stato l'impegno del Sindaco per evitare lo smantellamento del polo oncologico del Bellaria: zero assoluto. Una figuraccia dietro l'altra per il povero Sindaco di San Lazzaro. A risollevarsi non lo aiuterà molto l'apertura della nuova Conad, propagandata sul giornalino del PD, vicenda questa che vede una probabile compartecipazione di personaggi non propriamente della maggioranza, che, così sembra, avrebbero aiutato a gestire la questione del trasferimento della Coop dando supporto paralegale. Anni fa l'allora capogruppo di FI Maurizzi denunciò la questione poco chiara del trasferimento della nuova Coop, e la consigliera Viviana Raisi fece presente che il terreno della nuova Coop era stato acquistato ad un prezzo basato su di una perizia di diversi anni addietro. Non è chiaro poi come mai la Conad sia subentrata alla vecchia Coop. Chi ha fornito assistenza legale per questa vicenda forse potrebbe dirci di più. Qualcuno rischierebbe di appannare la sua immagine di ex candidata sindaco.

venerdì 7 ottobre 2011

VILLA CICOGNA ATTO II

«Siamo di fronte ad un fallimento senza dimenticare che l’imprenditore, nonostante la crisi economica ha comunque speso qui molte decine di milioni di euro. La villa cinquecentesca è stata sistemata, ristrutturata, messa a norma e resa fruibile, è stato costruito un grande albergo e un altrettanto grande centro congressi; risorse investite per la riqualificazione di San Lazzaro. Il parco non è ancora del Comune ma tutti possono goderne come fosse un parco cittadino». Da L'Informazione del 7 ottobre 2011, parole del Sindaco di San lazzaro di Savena Marco Macciantelli.


Con queste parole si apre - o si chiude? - l'atto II di questa che i cittadini sanlazzaresi non sanno più se definire farsa o tragicommedia. Nell'articolo si dà conto di come appena un anno fa il sindaco annunciava che Villa Cicogna sarebbe diventata un bene pubblico, salvo poi precisare all'ultima assemblea pubblica di frazione che «la cerimonia si riferiva solo al godimento pubblico del bene e non al passaggio di proprietà». 
Già, perché notoriamente i cittadini conoscono la sottile differenza tra godimento di un bene privato concesso al pubblico e titolarità del bene medesimo. Soprattutto i cittadini si rendono conto di cosa ciò significhi qualora, come guardacaso è successo, il privato che prende in gestione il bene fallisce, lasciando così incompiuti tutta una serie di lavori e di adempimenti previsti dalla convenzione stipulata col Comune. Tanto che per mesi si è avuta un'erbaccia alta da far concorrenza alla foresta amazzonica (ma il Sindaco in effetti aveva detto che si trattava dei "giardini Margherita" di San Lazzaro di Savena, gliene va dato atto) e si poteva leggere quasi quotidianamente la costante lamentazione di Macciantelli sul fatto che non si potevano tagliare le erbacce "per colpa del patto di stabilità". Salvo poi apprendere quasi per caso in pieno agosto che lo stesso Macciantelli decideva con l'assenso di nemmeno tutta la Giunta (assenza pesante quella del vicesindaco Archetti) di deliberare un incarico ad uno studio legale per verificare le possibilità di intraprendere azioni legali contro "blog" critici verso l'operato dell'Amministrazione. E per fare ciò si decideva di prelevare 3.000 euro dal Fondo di riserva, vincolati a specifiche faccende urgenti, e di metterne a bilancio altri 3.400, per un totale di 6.400 euro. Meno male che era colpa del patto di stabilità. E meno male che ora all'interno di villa cicogna c'è un enorme albergo, chiuso, che ha devastato buona parte del parco. Tutto ciò evidentemente corrisponde al concetto di "riqualificazione" enunciato sulla stampa.
Dalla sottile distinzione operata dal Sindaco chissà se i cittadini si accorgono che se non c'è contratto definitivo a favore del Comune, il fallimento se lo riprende indietro? Evidentemente i signori Macciantelli e Schippa sono esperti di questioni fallimentari, dato che sono così sicuri che "qualsiasi futuro acquirente dovrà rispettare le convenzioni stipulate col Comune". Chissà l'assessore Schippa a cosa si riferisce con questo suo assunto. Il curatore fallimentare ha bloccato tutti i lavori e il passaggio di proprietà della Villa al Comune. E potrà revocare tutte le convenzioni stipulate col Comune. Non è dato sapere se Schippa pensava a convenzioni del tipo di quelle urbanistiche, stipulate con costruttori e che avrebbero dato luogo, secondo l'interpellanza parlamentare presentata dall'On. Raisi e riportata in questo sito, a contratti finti d'appalto depositati in Comune. Quelle convenzioni in effetti, seppur fonte di contratti di quel tipo, che avrebbero consentito la fissazione dolosa di prezzo iniziale cessione alloggi che a sua volta ha dato luogo, sempre stando all'interpellanza di Enzo Raisi, a contributi regionali non dovuti, sono tutt'ora vigenti. In effetti il Comune certe convenzioni le rispetta rigorosamente e anche le sue controparti.

venerdì 23 settembre 2011

I PUNTELLI DELLA MAGGIORANZA

 Dal sito "Noi cittadini" pubblichiamo:

Ancora sui passi carrai, dopo Maurizzi il fenomenale Noacco

Dopo il fantastico Maurizi ecco l’uscita del fenomenale Noacco, tutti e due a lamentarsi della nuova tassa sui passi carrai, Noacco addirittura ha presentato un’interrogazione Interrogazione_Noacco.pdf per chiedere quali siano i motivi che hanno portato la maggioranza a fissare l’attuale sistema impositivo sui passi carrai, resta però da capire cosa stesse facendo il giorno 22 febbraio scorso quando, mentre era seduto sui banchi del Consiglio Comunale, il Sindaco illustrava la Delibera che istituiva il nuovo balzello, e chissà a cosa pensava mentre votava, assieme ai consiglieri dei partiti di maggioranza e al suo collega di partito Maurizi, contro agli emendamenti che avevo presentato per ridurre l’iniquo canone.
Leggi la delibera, alla fine l'esito delle votazioni, oppure ascolta la seduta (la discussione sui passi carrai parte dal minuto 28:33 e termina al minuto 1:26:10.
Per rinfrescare la memoria, gli emendamenti proposti prevedevano: di applicare il canone solo a fronte di una effettiva richiesta di “passo carraio”, di applicare il canone in ragione del 50% del canone base (33,78 €), di applicarlo con effetto dall’anno 2012.
Emendamenti quindi che mitigavano sensibilmente gli effetti sulle tasche dei cittadini e che, spostando l’applicazione all’anno prossimo, consentivano agli uffici comunali ed ai cittadini di poter verificare attentamente su quali accessi dovesse essere applicato il canone stesso, emendamenti bocciati e quindi ora ci ritroviamo con il canone più alto d’Italia (tristissimo primato) e con gli uffici subissati da richieste di cancellazione, lamentele e critiche, con la nostra nuova mozione, che verrà discussa in Consiglio il prossimo 27 settembre diamo una ulteriore possibilità, sia ai partiti che sostengono questa giunta (PD, PSI, IDV e SEL) ma anche a quella parte del PdL che si era distratta la volta precedente, di poter rivedere e rendere più equo questo nuovo balzello, del quale tra l’altro non se ne sentiva il bisogno.

http://sanlazzaroxnoi.ning.com/profiles/blogs/ancora-sui-passi-carrai-dopo-maurizi-il-fenomenale-noacco?xg_source=facebook
 
Già, consigliere Bertuzzi, anche Lei si è accorto di ciò che molti cittadini ci segnalano da anni ormai, ossia una discrepanza abissale tra ciò che alcuni consiglieri di opposizione dicono, spesso e volentieri sotto elezioni, e ciò che poi fanno quando si tratta di contrastare con fatti concreti la maggioranza e le giunte di sinistra.


domenica 18 settembre 2011

Le vie legali contro l'informazione sgradita

Dal sito del Movimento 5 stelle Emilia-Romagna:

Il sottile confine fra censura e tutela.

censura-vignetta.jpgBrutta pagina nel tentativo di controllo dell'informazione, dove il confine fra tutela delle Istituzioni e censura è molto labile.
Il PD di San Lazzaro di Savena (BO) imbocca la strada indicata dal segretario Pier Luigi Bersani, cioè passare alle vie legali contro l'informazione sgradita, ma diversamente da quanto suggerito dal capo - invece di proporre un'azione finanziata dagli iscritti (e pagata dal partito) preleva 6.240,00 euro dalle casse comunali per pagare una consulenza legale. Non solo: dato che i soldi disponibili a bilancio non sono sufficienti a coprire l'intera spesa, 3.000 € provengono dal "fondo di riserva" un fondo che dovrebbe essere utilizzato "nei casi in cui si verifichino esigenze straordinarie di bilancio", come dice il Testo Unico degli enti locali.
Un'altra differenza, tra l'iniziativa ventilata dal segretario nazionale e quella del Sindaco, sta nell'individuazione del bersaglio: mentre infatti Bersani se la prende con Libero e Il Giornale; Marco Macciantelli rimane nel generico e giustifica la sua iniziativa con il fatto che l'Amministrazione comunale sarebbe stata "oggetto di azioni e attività finalizzate a gettare un generale discredito sull'Amministrazione comunale e sull'operato dei suoi rappresentanti" senza indicare chi e soprattutto in quali casi si sia verificato che "il contenuto di tali azioni pare eccedere il legittimo diritto di critica" così come riporta la Determinazione che individua lo studio legale incaricato (determina tra l'altro non recuperabile dall'Albo pretorio on-line dell'amministrazione...).
Insomma il sapore è proprio quello di un atto intimidatorio nei confronti di quegli organi di informazione che si permettono di criticare l'operato dell'Amministrazione che in quel comune, tra stampa, blog, e gruppi Facebook, sono più di uno.


http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/emiliaromagna/2011/08/il-sottile-confine-fra-censura-e-tutela.html

venerdì 16 settembre 2011

TENTATIVI DI HACKERAGGIO

Nelle ultime ore il blog è stato oggetto di tentativi di hackeraggio in rete.


NON SAPPIAMO CHI SI NASCONDA DIETRO A QUESTI TENTATIVI MA DI SICURO ANDREMO AVANTI COME ABBIAMO SEMPRE FATTO, CERTI DI GODERE DELLA FIDUCIA DI TANTISSIMI AMICI E CITTADINI SANLAZZARESI.


La Redazione di San Lazzaro News Magazine

mercoledì 14 settembre 2011

Lacrime di coccodrillo

Facile piangere adesso lamentando che il Comune non ha soldi per i bambini disabili di Habilandia, quando si trova il modo di attingere dal Fondo di riserva ben 3.000 euro e di metterne a bilancio altri 3.400 (totale: 6.400) per dare battaglia legale a voci dissenzienti rispetto al Sindaco. Magari poi la delibera anticritiche non troverà applicazione immediata per pasticci tecnici, però buona parte della Giunta ha ritenuto di approvarla, con la vistosa eccezione del Vicesindaco Archetti, figura di peso nella politica sanlazzarese. Non si sa se la sua assenza fosse dovuta a impossibilità fisica o ad altre cause, ma comunque colpisce. Qualcuno lo ha ritenuto un segno di insofferenza per queste uscite del Sindaco che ormai starebbero mettendo alla prova la sua stessa maggioranza, stanca di assecondarne i continui capricci, e nella totale assenza dell'opposizione che vede alcuni suoi rappresentanti alle prese con altri pensieri, dai guai giudiziari per illeciti urbanistici a progetti edilizio-commerciali. Tali progetti conprenderebbero secondo alcuni anche l'appoggio all'apertura della nuova sede della Conad in luogo di quella della vecchia Coop, in barba ai vari annunci che vari politici locali si profusero di emanare e sul fatto che non sarebbero sorte nuove sedi di grande distribuzione per non ostacolare il passaggio del Civis (appoggiato, lo ricordiamo, da tutto il consiglio comunale con l'unico voto contrario di Bagni - allora Lega Nord e oggi Pdl - e l'astensione di Viviana Raisi), ma piuttosto sarebbe stato incoraggiato un piccolo centro con negozi di vicinato. Parole, belle parole...questi ultimi a San Lazzaro sono ormai un lontano ricordo, almeno dal 2004, quando ha preso il via la politica dell'accoglienza alle banche e fu spianata la strada alla grande distribuzione. La cittadinanza ringrazia, chi ha buoni affari da concludere pure. Il tutto ormai è avvolto da una grande nube nella quale non si ode più alcuna voce di opposizione e la maggioranza, anche quella dei "buoni cristiani", tace...per carità di patria.

giovedì 8 settembre 2011

Parola magica: riqualificazione

La Regione indice un concorso pubblico per l'architettura all'insegna della "riqualificazione", e il Comune di San Lazzaro di Savena, che di riqualifiche varie se ne intende, coglie al balzo l'occasione. Centravanti di sfondamento è in questo caso il socialista Ottavi, già assessore di lungo corso nella San Lazzaro degli anni ruggenti. Già, il Partito Socialista. Non se ne sentiva parlare da tempo, se non fino a quando è toccato a Ottaviano Del Turco, ex governatore della regione Abruzzo, l'improbo compito di continuare a rappresentare la tradizione del glorioso partito di Nenni e Loris Fortuna nelle aule di giustizia.
Riqualificare. Una parola che racchiude tutto e niente, all'insegna della quale ogni cosa diventa possibile. E così le colate di cemento, le tante case poi rimaste sfitte e costruite in edilizia convenzionata, quell'edilizia che piace tanto al Comune di San Lazzaro, tutto ciò diventa possibile. Come anche fare scempio di un parco pubblico per costruirvi una scuola dentro. Tutto all'insegna della riqulificazione. Ora si leggono sui giornali cose fantastiche: una piazza coperta nel cortile del Comune, percorsi casa-scuola da riqualificare, razionalizzare la sosta (i cittadini erano rimasti all'annuncio dell'introduzione selvaggia del parcometro lungo tutte le strade comunali trafficate, chissà se anche questa era una riqualificazione annunciata senza attenersi allo style politically and riqualification's correct ), realizzare nuovi percorsi ciclopedonali (Rio Pollo: un ricettacolo di insetti e di fango sotto alle banchine), forse anche sfalciare i prati dei giardini Margherita del 2000. Forse anche le case costruite su cumuli di rifiuti tossici potrebbero rientrare sotto la voce "riqualificazione" (non si sa però se essa vada attribuita ai rifiuti o alle case). Chissà se il Comune intende riqualificare anche le voci critiche verso l'Amministrazione. La delibera agostana che aveva previsto un prelievo di 3.000 euro dal Fondo di Riserva per procedere a verifiche che sfociassero eventualmente in azioni legali contro voci dissenzienti dalla Giunta e dalla Maggioranza (compresi quei consiglieri del PDL proni alla Giunta) pareva orientato anch'esso verso questo stile riqualificatorio. Non si sa ora che ne sia di tale delibera, se essa sia sospesa o meno. Voci di corridoio la danno per tale. In ogni caso: riqualificate, riqualificate signori, qualcosa resterà...

giovedì 1 settembre 2011

108.000 EURO DI CONTRIBUTI REGIONALI PER LA EX CAVA "PRETE SANTO"

Pubblichiamo di seguito una delibera del Comune di San Lazzaro relativa ai lavori nella ex cava "prete santo". Stanziamento regionale di 108.000 euro e relativi incarichi stabiliti dal Comune di San Lazzaro a vari consulenti tra cui il Politecnico di Milano. Pubblichiamo questi dati in quanto la cittadinanza non ha sempre chiaro come il Comune spende il danaro pubblico:


ATTO N. 128  del 25/08/2011

COPIA CONFORME ALL’ORIGINALE
FIRMATA DIGITALMENTE


VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE


ATTO N. 128  del 25/08/2011                                

OGGETTO: APPROVAZIONE MODIFICA ALLO SCHEMA DI ACCORDO TRA LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA E IL  COMUNE DI SAN LAZZARO DI SAVENA PER IL COMPLETAMENTO DELLE INDAGINI, LA REALIZZAZIONE DI UN PROGETTO DI FATTIBILITA' DI MESSA IN SICUREZZA E PER LA RIATTIVAZIONE DEL MONITORAGGIO GEOLOGICO SULL'AREA DENOMINATA EX CAVA "PRETE SANTO".


Il giorno 25 del mese 08 dell’anno 2011 alle ore 09:30 nella Casa Municipale, previa l’osservanza di tutte le formalità prescritte dalla vigente legge comunale e provinciale, sono stati convocati i componenti la Giunta Comunale.

All’appello risultano presenti:

Macciantelli Marco                    Sindaco                   Presente
Archetti Giorgio                   Vicesindaco                   Presente
Schippa Leonardo                   Assessore                   Presente
Ballotta Roberta                   Assessore                   Presente
Baldacci Maria Cristina                   Assessore                   Assente
Merrone Giuseppe                    Assessore                   Presente
Dassi Raymon                    Assessore                   Presente


Assiste il VICE SEGRETARIO GENERALE RAFFINI ANDREA  che provvede alla redazione del presente verbale.

Il presidente, MACCIANTELLI MARCO  riconosciuta legale l’adunanza invita la Giunta a prendere in esame l’oggetto sopra indicato.

LA GIUNTA COMUNALE

Vista la proposta di deliberazione corredata dei pareri previsti dall’art. 49 del D.Lgs. n. 267 del 18 agosto 2000 espressi come segue:

In ordine alla regolarità tecnica è stato espresso parere: FAVOREVOLE
Addì 24/08/2011                   Il Responsabile del Servizio
                   GHINI MARA

con voto unanime e palese l’approva, adottando il seguente verbale, che dovrà essere comunicato in elenco ai capigruppo consiliari contestualmente all’affissione all’Albo.

Richiamata la deliberazione della Giunta Comunale n. 197 del 1.10.2008 avente ad oggetto: “Indirizzi in ordine alla messa in sicurezza della ex Cava denominata “Prete Santo” in località Ponticella, nella quale si prevedeva di attivare una serie di interventi coordinati volti a realizzare il monitoraggio e messa in sicurezza della ex cava, anche ricorrendo all’affidamento di incarichi professionali esterni;

Preso atto che viene data a questi lavori priorità assoluta rispetto ad altri interventi già programmati che sono stati pertanto rinviati per rendere i presenti interventi compatibili con la programmazione effettuata ai fini del rispetto dei vincoli di finanza pubblica;

Richiamata la determinazione n. 474 del 04.06.2009 con la quale si è provveduto ad affidare  specifico incarico professionale per la verifica sulle condizioni di stabilità dell’ex  Cava Prete Santo e delle aree circostanti allo Studio Associato di Geologia Spada con sede in Ranica (BG), Via Donizzetti 17, per un importo complessivo della prestazione di E. 23.133,60;

Richiamata la determinazione n. 921 del 27.10.2009 con la quale è stata azionata una pompa sommersa sita in loco finalizzata al momentaneo abbassamento del livello dell’acqua all’interno dell’ex Cava del Prete Santo per un importo di Euro 2.160,00;

Considerato che in data 04.06.2010 con nostra lettera prot. n. 2220 si è provveduto ad inoltrare alla Regione Emilia-Romagna un piano di lavoro per la seconda fase degli studi relativi alla ex cava del Prete Santo al fine di richiedere un finanziamento delle attività indicate;

Dato atto che con successive determinazioni dirigenziali sono stati affidati ulteriori incarichi per procedere con l’attività di completamento degli studi, redazione di un progetto esecutivo del sistema di monitoraggio geologico e uno studio di fattibilità per la messa in sicurezza della ex cava del Prete Santo e delle aree circostanti concernenti le attività oggetto di finanziamento da parte della Regione, in particolare:
-  con determinazione dirigenziale n. 827 del 21/10/2010 è stato affidato un incarico allo Studio Associato di Geologia Spada per lo svolgimento di ulteriori indagini per attivare un sistema di monitoraggio geologico per mantenere sotto controllo le criticità della cava al fine di individuare una metodologia per la sua bonifica, per un importo complessivo di 24.112,80;
- con determinazione dirigenziale n. 995 del 09/12/2010 è stato affidato incarico al Politecnico di Milano – Dipartimento di Ingegneria Strutturale, per l’esecuzione di prove sperimentali ed analisi di degrado del sistema minerario abbandonato per un importo complessivo di Euro 18.000,00;
- con determinazione dirigenziale n. 53 del 21/01/2011 è stato affidato incarico alla ditta Subsoil per l’esecuzione di indagini geognostiche e geofisiche finalizzate al completamento degli studi geologici e idrogeologici per la verifica e la valutazione delle condizioni di stabilità dell’area per un importo complessivo di Euro 16.825,50;

Considerato che la Regione Emilia-Romagna in data 15.11.2010 ha comunicato che all’intervento di messa in sicurezza della ex cava del Prete Santo è stato concesso un finanziamento di Euro 108.000,00;

Preso atto che con delibera di Giunta Comunale n. 68 del 13.05.2011 è stato approvato lo schema di accordo tra la Regione Emilia-Romagna e il Comune di San Lazzaro di Savena per il completamento delle indagini, la realizzazione di un progetto di fattibilità di messa in sicurezza e per la riattivazione del monitoraggio geologico dell’area ex cava Prete Santo

Vista la richiesta della Regione Emilia-Romagna di apportare alcune integrazioni al testo dell’accordo già approvato per meglio esplicitare che con il predetto accordo verrà attivata una collaborazione istituzionale ai sensi dell’art. 15 della Legge 9 settembre 1990, n. 241 definendo nel contempo con maggiore dettaglio le funzioni in capo ai singoli Enti.

Visto lo schema di accordo integrato nel senso sopra esposto e trasmesso dalla Regione Emilia Romagna in data 24 agosto 2011, che si allega alla presente con sottolineate le integrazioni effettuate;

Ritenutolo meritevole di approvazione;

Visto l’art. 48 del  D.Lgs. 267/00;

Vista la Lettera prot. 31919 del 04/08/2011 con cui la Dirigente II^ Area arch. Anna Maria Tudisco ha delegato le funzioni II^ Area nel periodo 08.08.2011/24.08.2011 alla Dirigente della III^ Area dott.ssa Mara Ghini in quanto assente per ferie;

DELIBERA

  • Di approvare, a parziale modifica dello schema approvato con precedente Deliberazione n. 68/2011, il nuovo schema di convenzione tra il Comune di San Lazzaro di Savena e la Regione Emilia-Romagna per il completamento delle indagini, la realizzazione di un progetto di fattibilità di messa in sicurezza e per la riattivazione del monitoraggio geologico dell’area ex cava Prete Santo;

  • di dare atto che la Convenzione allegata integra e sostituisce la precedente, approvata con deliberazione n. 68/2011;

  • di rimandare a successivi atti della Dirigente dell’Area Gestione del Territorio la sottoscrizione della convenzione, conferendogli mandato ad inserire, fatta salva la sostanza del negozio così come risulta configurato nel presente provvedimento, tutte le integrazioni e precisazioni che si rendessero necessarie e utili;

  • di dare atto che dal presente provvedimento non discendono spese per l’Ente se non quelle già previste dalla richiamata Delibera n. 68/2011.


Indi, stante l’urgenza, la presente deliberazione con votazione unanime e palese viene dichiarata immediatamente eseguibile.

DG  128                                              oOo


Allegato alla delibera n. 128 del 25.08.2011

SCHEMA DI ACCORDO AI SENSI DELL’ART. 15 – L. 7/8/90 N. 241 E SMI, PER IL COMPLETAMENTO DELLE INDAGINI E LA REALIZZAZIONE DI UN PROGETTO DI FATTIBILITÀ DI MESSA IN SICUREZZA SULL’AREA DELL’EX CAVA PRETE SANTO, IN LOCALITÀ PONTICELLA, COMUNE DI SAN LAZZARO DI SAVENA (BO)
TRA
LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA, con sede a Bologna in viale Aldo Moro 52, nella persona del Direttore Generale all’Ambiente, Difesa del Suolo e della Costa Giuseppe Bortone, in esecuzione della deliberazione di Giunta regionale n… del…….;
E
IL COMUNE DI SAN LAZZARO DI SAVENA (BO), con sede a San Lazzaro di Savena in Piazza Bracci 1, nella persona del ............................., in esecuzione della deliberazione di ………………………………………………………. n………… del………………………….;
SI CONVIENE E STIPULA QUANTO SEGUE:
ART.  1 Finalità
Il presente Accordo ha lo scopo di realizzare una indagine delle attuali condizioni geologico - strutturali della ex cava Prete Santo in Comune di San Lazzaro di Savena, finalizzata alla verifica delle situazioni di pericolosità in atto e potenziali indotte dalle cavità minerarie sulla stabilità di versanti e insediamenti circostanti, nonché alle modalità di eliminazione delle stesse.
Con il presente Accordo la Regione Emilia-Romagna e il Comune di San Lazzaro di Savena attivano una collaborazione istituzionale ai sensi dell’art. 15 della Legge 9 settembre 1990, n. 241, sussistendone tutti i presupposti, inclusi l’interesse reciproco, la proprietà condivisa dei risultati, per l’effettuazione di tutte le attività connesse alla realizzazione dell’indagine di cui sopra.
ART.  2 Oggetto
Per il raggiungimento delle finalità di cui all’art. 1, le amministrazioni firmatarie dell’Accordo condividono contenuti e metodi della proposta di “Completamento degli studi e studio di fattibilità per la messa in sicurezza della ex cava e della aree circostanti” presentata dal Comune di San Lazzaro di Savena, i cui contenuti sono di seguito riassunti:
a)         indagini geognostiche e geofisiche;
b)         completamento degli studi sperimentali di laboratorio sul degrado e messa a punto di modelli per le analisi sui tempi di degrado e collasso;
c)         analisi e raccolta dei dati, completamento degli studi, stesura di un progetto delle indagini geognostiche e predisposizione di uno studio di fattibilità per le opere di messa in sicurezza;
d)         progettazione esecutiva delle opere urgenti e indifferibili per la messa in sicurezza della ex cava.
ART.  3 Spese per la realizzazione
La spesa per la realizzazione delle attività previste nella proposta tecnica di cui all’art. 2 è quantificata in € 108.000,00 e così articolata, in riferimento ai contenuti specificati nella citata proposta tecnica:

Attività
Costo
a)Indagini geognostiche e geofisiche
-         sondaggio a carotaggio continuo alla profondità indicativa di 70 m per la verifica delle condizioni di alterazione e degrado delle pozioni allagate (2° e 3° livello) e campionamento materiale
-         indagine radar e/o elettriche per la presenza di vuoti per la verifica delle condizioni di alterazione e fratturazione del gesso
18.000,00 €
b) Prove sperimentali e analisi sul degrado
-         completamento prove di resistenza a compressione sul materiale intatto
-         completamento prove di resistenza a compressione sul materiale degradato con diversi tempi e differenti condizioni di flusso
-         prove di degrado in sito
-         prove di creep a differenti livelli di carico su provini in corso di degradazione
-         analisi sulla degradazione dei pilastri in base all’evoluzione dei processi in atmosfera umida
-         analisi sulla degradazione e stima dei tempi di collasso per i provini in acqua in assenza di sconfinamento
18.000,00 €
c) Studi, progetti e studio di fattibilità per la messa in sicurezza
-         progetto delle indagini geognostiche e geofisiche;
-         rilievi topografici ed idrogeologici di dettaglio
-         analisi geomeccaniche di dettaglio sui pilastri critici
-         rilievi di dettaglio del livello intermedio parzialmente allagato
-         completamento degli studi geologici ed idrogeologici e stesura relazione conclusiva
-         verifiche di dettaglio sulle modalità di degrado del gesso, con particolare riferimento alla differente azione delle acque sui cristalli e nella matrice intracristallina;
-         studio di fattibilità delle opere di messa in sicurezza  con relazione illustrativa delle analisi effettuate, delle soluzioni progettuali valutate e della soluzione proposta, elaborati grafici e stima dei costi di intervento
24.000,00 €
d) progettazione esecutiva delle opere urgenti e indifferibili per la messa in sicurezza della ex cava
48.000,00 €


ART.  4 Finanziamento
Per la realizzazione delle attività di cui alla presente convenzione la Regione si impegna a riconoscere al Comune di San Lazzaro di Savena (BO) PA un finanziamento complessivo di 108.000,00 Euro.

ART.  5 Ente capofila
Le parti contraenti convengono che l’Ente capofila che curerà gli adempimenti necessari alla realizzazione delle attività sia il Comune di San Lazzaro di Savena, cui spetta una funzione organizzativa di coordinamento delle attività, compreso il loro affidamento a soggetti qualificati ai sensi di legge e la gestione dei relativi rapporti contrattuali, attività che costituiscono la compartecipazione partenariale necessaria.
Tra gli adempimenti propedeutici, l’Ente capofila curerà di stipulare appositi convenzione e/o accordi con le proprietà dell’area di ex cava da assoggettare ad indagini, per garantire l’accessibilità dei luoghi agli incaricati all’effettuazione dei necessari sopralluoghi.
L’Ente capofila comunicherà alla Regione Emilia-Romagna l’eventuale concessione di finanziamenti provenienti sia da pubblici che da privati, in merito all’area dell’ex cava Prete Santo.
ART.  6 Tempi per la realizzazione delle attività
Le attività dovranno essere realizzate entro 18 mesi dalla data di sottoscrizione del presente Accordo.
ART.  7 Coordinamento e controllo sull’elaborazione delle attività
Le funzioni di coordinamento e controllo sull’elaborazione delle indagini e sullo svolgimento delle attività sono affidate al Comune di San Lazzaro di Savena, che ne darà conto alla Regione Emilia-Romagna tramite la trasmissione degli elaborati prodotti in ciascuna fase come definita all’art. 3, corredati da apposite relazioni esplicative, sia in formato cartaceo che elettronico.
ART.  8 Verifica dei risultati ed erogazione del finanziamento
Le quote di finanziamento di cui all’art. 3 saranno erogate dalla Regione Emilia-Romagna al Comune di San Lazzaro di Savena, previa verifica degli elaborati presentati secondo le modalità di cui all’art. 7 da parte della Regione Emilia-Romagna e rendicontazione di spesa relativa alle singole rate, come di seguito specificato:
-          una prima rata del finanziamento pari a € 18.000,00 a seguito dell’effettuazione delle indagini di cui al punto a) dell’art. 3 e della consegna dei relativi elaborati;
-          una seconda rata pari a € 18.000,00 a seguito dell’effettuazione delle indagini di cui al punto b) di cui all’art. 3 e della consegna dei relativi elaborati;
-          una terza rata pari a € 24.000,00 a seguito dell’effettuazione delle indagini e delle attività di cui al punto c) di cui all’art. 3 e della consegna dei relativi elaborati;
-          il saldo a seguito della comprovata effettuazione delle attività relative al punto d) di cui all’art. 3 e della consegna dei relativi elaborati e della relativa documentazione attestante le spese sostenute.
ART.  9 Proroghe
Eventuali proroghe dei termini fissati dall’art. 6 del presente Accordo potranno essere concesse, per fondati motivi, con atto del Responsabile del Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica.
Letto, approvato e sottoscritto in due originali.

REGIONE EMILIA-ROMAGNA.............................
luogo e data.......................................
COMUNE DI SAN LAZZARO DI SAVENA.....................
luogo e data.......................................



Il presente verbale viene letto, approvato e sottoscritto come segue:
                  
IL PRESIDENTE                                              Il VICE SEGRETARIO GENERALE
F.to dr. MACCIANTELLI MARCO                                                                       F.to dr. RAFFINI ANDREA

_____________________________________________________________________


CERTIFICATO DI ESECUTIVITA’

Si certifica che la suestesa deliberazione non soggetta al controllo preventivo di legittimità, trasmessa in elenco ai Capigruppo Consiliari, è stata pubblicata all’Albo Pretorio del Comune senza riportare nei primi dieci giorni di pubblicazione denunce di illegittimità ai sensi dell’art. 127 comma 1 del D.Lgs 267/2000. La delibera è divenuta pertanto esecutiva ai sensi dell’art. 134 D.Lgs. 267/2000

Dalla Residenza Comunale,
                   IL RESPONSABILE delegato dal
     SEGRETARIO GENERALE
                ...............................................



Pubblicato all’Albo Pretorio  dal ______________ al _______________ n. ________.

L’incaricato della pubblicazione .......................................



Copia conforme all’originale                             Il Funzionario Incaricato dal Sindaco

San Lazzaro di Savena ....................             ....................................................

Delibera  128 del  25.08.2011
https://portale.comune.sanlazzaro.bo.it/albopretorio/albopretorio/Main.do?MVPG=AmvAlboDettaglio&id=27004