lunedì 16 settembre 2013

ALTRA TEGOLA PER MACCIANTELLI: L'ASSESSORE DASSI INDAGATO PER FALSO E TRUFFA AGGRAVATA

Dal sito de Il Fatto Quotidiano riportiamo integralmente:

Presidente ordine giornalisti Emilia Romagna indagato con assessore Pd

Gerardo Bombonato è accusato di falso in atto pubblico e concorso in truffa aggravata insieme al titolare democratico all’Integrazione di San Lazzaro di Savena Raymond Dassi. L'indagine, partita nel 2012, riguarda l’attività del cronista quando lavorava come capo ufficio stampa del Consiglio regionale. Nel mirino un corso di formazione, mai terminato secondo i magistrati, costato 10mila euro. La difesa: "Monte ore rispettato"


Il presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia Romagna Gerardo Bombonato è indagato per falso in atto pubblico e concorso in truffa aggravata insieme all’assessore democratico all’Integrazione di San Lazzaro di Savena (Bologna) Raymond Dassi. L’indagine, partita da un esposto anonimo arrivato alla Procura di Bologna nel 2012, riguarda l’attività del presidente dell’Ordine quando lavorava come capo dell’ufficio stampa del Consiglio regionale. I fatti risalgono ai primi mesi del 2009. Secondo il sostituto procuratore Morena Plazzi, che ha inviato gli avvisi di fine indagine nei giorni scorsi, Bombonato pagò Dassi, esperto web e allora collaboratore informatico della Regione, per un corso di formazione indirizzato ai giornalisti e agli impiegati dell’ufficio. Un progetto che doveva portare alla costruzione del software e del sito del Consiglio regionale e alla sua successiva utilizzazione da parte dei dipendenti stessi dell’ufficio. Secondo l’esposto, e ora secondo l’accusa, dopo le prime lezioni il corso non fu mai portato a termine. Nonostante ciò Bombonato firmò perché comunque i 10mila euro fossero pagati.
“Abbiamo saputo dell’indagine solo pochi giorni fa, con la notifica. Ora chiederemo di essere sentiti dal pm, pensiamo di preparare una memoria difensiva e depositeremo della documentazione. Abbiamo gli strumenti per dimostrare che il corso di formazione è stato fatto, tutto per intero”, ha spiegato al fattoquotidiano.it Maria Grazia Tufariello, legale di Bombonato.
L’equivoco, secondo l’avvocato, sarà molto semplice da risolvere: “Era un corso che comprendeva una serie di attività e non solo la parte relativa alle lezioni in aula. Secondo me nell’interpretazione della Procura si confonde un corso con le ore di lezione in aula di un corso. Ma erano previste anche attività pratiche di applicazione e sperimentazione su un sito internet che si andava a costruire”, spiega la legale del presidente dell’Ordine. “Il monte ore è stato rispettato”.
“Il corso fu fatto eccome – ha detto anche lo stesso Bombonato, intervistato dal Resto del Carlino – anche se ovviamente io non partecipavo alle lezioni personalmente. Comunque Dassi non doveva fare solo il corso, ma anche collaborare a realizzare il sito. E ha onorato entrambi gli impegni. L’avviso del pm mi ha sorpreso, ma sono tranquillo. Tramite il mio avvocato, chiederò di essere sentito quanto prima dal pm”. Bombonato è stato recentemente rieletto presidente dell’Ordine dei giornalisti. Dassi invece, originario del Camerun, è stato il primo assessore di origine straniera in Emilia Romagna ed è membro del Forum nazionale del Pd per l’integrazione. ”Ho fatto il lavoro a me affidato, con dedizione e slancio, come sempre. Chi mi ha denunciato è in mala fede e questo si vedrà”, si è difeso Raymon Dassi.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/09/14/presidente-ordine-giornalisti-emilia-romagna-indagato-con-assessore-pd-dassi/711813/

Un quadro veramente pietoso. Un presidente dell'Ordine dei giornalisti indagato, rappresenta ora i giornalisti dell'Emilia-Romagna. E un assessore sanlazzarese, indagato per reati gravi, senza che il sindaco senta il bisogno di spendere una parola che una sul punto. Ma il PD non era quello che diceva che se sei indagato ti devi dimettere? E ora il sindaco che farà, preleverà altri soldi dal fondo di riserva per intentare azioni legali contro il Fatto Quotidiano, reo di ledere il buon nome e l'immagine dell'Amministrazione? Sappiamo che manca ormai meno di un anno al rinnovo del consiglio e della giunta, perciò non ci aspettiamo dimissioni (che sarebbero dovute arrivare da un pezzo per vicende altrettanto e probabilmente più gravi, già ampiamente documentate in questo blog) né dal sindaco né dall'assessore Dassi. Probabilmente ormai sufficientemente ingombranti per il loro partito.

4 commenti:

  1. vorremmo tanto capire se i vertici del PD siano consapevoli di due elementi chiave : a) di cio' che accade a San Lazzaro di Savena, in un contesto a dir poco edulcorato da certa stampa B) del silenzio mostruoso verso la cittadinanza relativamente alle posizioni di elementi della Giunta oggi indagati . Nessuna informazione è dovuta ma è pur vero che nessuna informazione è richiesta . Da nessuno, senza distinzione di credo politico. Certo se un Ministro come Josepha Idem si dimette per una questione di presunti abusi edilizi , per senso di responsabilità, non comprendiamo perchè non debba farlo un Assessore destinatario di un avviso di fine indagini , anticamera del rinvio a giudizio. Il silenzio del primo ammnistratore cittadino sembra significativo ...e dire che è sempre stato cosi' loquace sui media anche solo per raccontarci del furto della motoretta .

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  2. simul stabunt vel simul cadent .....

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  3. IL dispiacere di vedere la nostra città sulle pagine nazionali ormai da anni . Cominciò proprio l'Espresso che riportò i dati circa l'utilizzo straordinario di auto blu da parte di Bacchiocchi , un Sindaco del passato addirittura oggi rimpianto....SEgui' il Giornale sugli scandali urbanistici piu' noti , e tutta la stampa e ancora quella nazionale per raccontarci di una agenzia immobiliare della ndrangheta in una tranquilla via del centro cittadino. Ora ancora l'ESpresso ma prima ancora Affari Italiani etc.etc. Una situazione di grande imbarazzo , di nebulose , di indagati eccellenti che continuano il proprio mandato senza alcuna spiegazione alla cittadinanza che di certo non ha scelto di essere amministrata senza il diritto di sapere. Narcotizzati dalla Stampa che ci parla di sagre , cactus e moto rubate a un Sindaco , drogati di foto del solito noto , di iniziative per la repressione del fumo e del cemento . Il fumo che non si dipana è quella cortina che condanna i sanlazzaresi a rimanere inconsapevoli spettatori di un brutto film e di pessimi attori di avanspettacolo. PS: Su Repubblica Valerio Varesi ci parla di cementificazione a Granarolo . Che peccato che dopo aver magnificato la beau geste di colui che aboli' il fumo oggi non sia in piu' in condizioni di parlare e di vedere la cementificazione di Idice e la creazione di prodotti propagandati col nome di Nautilus . Il nome giusto per navigare nei fondali piu' bui e profondi che non si possono dire .

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    1. oggi il fatto on line e il corsera ci raccontano di san lazzaro. il primo quotidiano anticipa i contenuti di un esposto del consigliere bertuzzi alla magistratura che di sicuro riporteranno indagini e attenzioni degli inquirenti sul ns comune. I fatti cosí come riportati sono agghiaccianti e finalmente si è compreso che vi é ormai solo la via giudiziaria in contesti così particolari volendo usare un eufemismo.Plauso a bertuzzi mentre ci si domanda dove siano gli altri consiglieri.Il.corsera ci parla invece di un esproprio sanlazzarese nella proprietá dei furla. Per realizzare una rotonda il comune esprpria 400 mq di terreno. Storie pesanti ma non le sole in piedi.Saranno un buon viatico per future carriere politiche?

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