lunedì 31 agosto 2009

Cemento, cemento, e ancora cemento...

Ridiamo oggi il benvenuto a tutti gli amici che ci leggono, dopo la pausa estiva, che comunque ha visto sempre qualcuno di noi presente a San Lazzaro per registrare fatti importanti e trarne le dovute valutazioni.

Le notizie che si apprendono leggendo i giornali non sono così confortanti, anche se la grancassa mediatica all’unisono vorrebbe forse farci credere che tutto va bene, che tutto è sotto controllo, che la nave va a gonfie vele.

Mi riferisco all’orgoglioso annuncio dell’assessore Schippa e ovviamente alle conferme provenienti dal primo cittadino, di nuovi alloggi (settanta) che andranno a sostituirsi alle case Andreatta. Ruspe che demoliscono, e nuovo cemento che colerà e farà salire la già immane densità edilizia della nostra piccola città. Densità maggiore addirittura di quelle che di solito vengono indicate come zone di abusi e di cementificazione selvaggia, come spesso si dice della Sicilia o del Lazio.

Non vogliamo ora entrare nel merito delle tante questioni che stanno alla base di questi fatti (quante case, case vecchie/case nuove, alloggi privati, alloggi pubblici), ma semplicemente porci – per ora – la domanda: c’era davvero bisogno di altro cemento, di altre edificazioni, di altre aree edificabili? La risposta ai lettori.


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