lunedì 15 febbraio 2010

Ca' Ricchi, lo scandalo persiste. Il Sindaco: "vigileremo". Ciò che non ha mai fatto, ora dice di volerlo fare

Oggi in Regione si è svolta una conferenza stampa convocata dal consigliere regionale Alberto Vecchi (gruppo AN-Pdl) e dal Coordinatore comunale del Pdl di San Lazzaro Samuele Barillà.
Il tema riguardava un intero azzonamento urbanistico costruito su un terreno completamente inquinato e non bonificato.
Gli esponenti del Pdl hanno ricordato che anzitutto c'è la delibera di Giunta del Comune di San Lazzaro del 2006 che dava attuazione ad una variante al P.R.G. effettuata nel 2002 che consentiva il cambio di destinazione di quei terreni, su cui poggiava un deposito di stoccaggio di RIFIUTI TOSSICI. La condizione per l'edificazione, come si legge nella successiva delibera, era la completa bonifica dei terreni, inquinati da idrocarburi e oli minerali.
I lavori vengono affidati al colosso cooperativo Consorzio Coop Costruzioni; la Coop DOZZA (finanziatrice del PCI-PDS-DS-PD) è destinataria degli alloggi che verranno costruiti anche con cospicui contributi della Regione Emilia-Romagna.
I lavori cominciano senza però che la bonifica sia attuata o quantomeno terminata.
Dai giornali si apprende che ARPA aveva già rilevato due anni fa che il terreno non era bonificato.
Intanto però la Coop Dozza nel giornale della cooperazione annuncia che gli alloggi sono pronti e la bonifica è stata effettuata. Siamo nel 2007.
A tutt'oggi però i residenti non hanno ottenuto l'abitabilità e quindi nemmeno la residenza a San Lazzaro. Alcuni di loro fanno presente che già durante i lavori v'era una situazione di estrema tossicità dell'aria e un giorno qualcuno buttò un mozzicone di sigaretta sul terreno e prese fuoco tutto. Per ovviare al pericolo di scoppio di tutto lo stabile sarebbero state sistemate delle enormi pompe aspiratrici di aria. I gruppi di pompe sono comunque presenti e sono tre, il primo è ubicato in superficie all'interno di un armadio in prossimità del marciapiede, mentre i rimanenti due al piano interrato, ossia a livello dei garages.
Tutto ciò senza però informare i residenti dei reali pericoli cui sarebbero andati incontro e anzi sbandierando l'avvenuta bonifica. Dal quotidiano L'Informazione si apprende che "i residenti sono in causa col costruttore"...ossia con il Consorzio Coop Costruzioni (ma nel quotidiano, da sempre vicino alle Coop, si evita accuratamente di dire che il costruttore è il CCC).
Sbalorditivo il silenzio totale dell'Amministrazione locale che come sempre dice "è tutto sotto controllo", "faremo le opportune verifiche" e ancora, da ultimo, ammette che "i valori rilevati da Arpa (quando?) non sono ancora nella norma ma lo saranno presto".
In realtà se i fatti fin qui riportati sono veri, emerge da parte del Comune il totale inadempimento dell'obbligo di vigilanza durante i lavori, obbligo specifico oltretutto a verificare che la bonifica fosse stata realmente eseguita, dato che questa era la condizione originaria per l'edificabilità del terreno, seguita dal cambio di destinazione. I depuratori pieni di liquami degli spurghi dei precedenti rifiuti sono oltretutto ancora lì, quando l'Amministrazione aveva garantito che sarebbero stati eliminati un anno fa.
Non si è fatta attendere la replica del Sindaco di San Lazzaro il quale ha dichiarato "che il Comune vigilerà affinché tutto proceda con regolarità, secondo il massimo rispetto degli impegni e del quadro normativo".
Strana questa replica. A Napoli gli avrebbero risposto "se stavate zitto facevate più bella figura". E già, perché gli esponenti del Pdl, il coordinatore Barillà e il consigliere Vecchi hanno fatto presente che il Comune avrebbe dovuto attivarsi in tutti questi anni, e non garantire solo adesso che è scoppiato il bubbone, che si farà qualcosa. Vecchi ha inoltre fatto un parallelismo con la vecchia ma non ancora sopita vicenda della "casa gialla" che riguardava enormi abusi edilizi su abitazioni costruite da una Coop con contributi della Regione, vicenda nella quale il Comune di San Lazzaro non prese mai le parti dei cittadini truffati e vittime di abusi, ma anzi assunse campagne di odio verso alcune famiglie che volevano vederci chiaro. Il Comune non si costituì mai parte civile nei giudizi penali contro i soggetti responsabili degli abusi. Il Comune non vigilò mai, mancando ad un obbligo di legge e previsto anche da apposite convenzioni urbanistiche.
Allo stesso modo, ha ricordato Vecchi assieme al Coordinatore locale del Pdl Barillà, il Comune si comporta oggi. Dapprima tenta di nascondere tutto, dopodiché quando il bubbone scoppia e si scopre che il Comune avrebbe dovuto attivarsi, allora il Sindaco se ne esce con grandi proclami che ricordano tanto le famose grida manzoniane. Peccato che, come è emerso dalla conferenza stampa corredata da materiale fotografico che mostra il tragico stato di cose in cui versano gli abitanti di Ca' Ricchi, il primo soggetto che abbia mancato ai propri doveri sia proprio il Comune, che anche oggi come nel caso degli abusi edilizi delle "case gialle", sceglie di non tutelare le vittime e di non segnalare la gravissima situazione alla Magistratura. Alberto Vecchi assieme a Samuele Barillà hanno invece sollecitato gli organi inquirenti e la magistratura a muoversi e verificare cosa non sia stato fatto e auspicando che chi ha sbagliato paghi. Anche in Emilia-Romagna forse, le cose cominciano a muoversi. Il Sindaco arriva un po' tardi.

13 commenti:

  1. Non resta che aspettare la replica del Sindaco ...."e' tutto posto " , "allarmismo" , "strumentalizzazioni " .
    Ci chiediamo dove si sia mai visto che terreni non adeguatamente bonificati ospitino case sovvenzionate da fondi pubblici . Su tutto restano alcuni dati : L'ARPA ha sancito che i valori del terreno non siano ancora a norma .
    Gli alloggi sono abitati da due anni e ancora privi di abitabilità .
    Ci chiediamo come sia possibile e come si possano sovvenzionare senza controllo alcuno simili attività .
    il Sindaco dice che vigilera' ma intanto non sembra abbia mai avviato azioni di legge nei confronti di chi edifico' ne' di chi diede i permessi.
    E' uno scandalo.

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  2. I miei complimenti all’amministrazione di questo blog, questo è l’unico luogo (virtuale) in cui è possibile discutere apertamente di un problema davvero grave, completamente ignorato fino a poco tempo fa. Mi auguro che gli sforzi che noi tutti stiamo facendo possano fare sì che chi ha commesso gravi illeciti possa quantomeno risarcire gli ignari acquirenti di quelle abitazioni.

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  3. Temo possa essere difficile ottenere risarcimenti . Pero' non siamo piu' cosi' certi che la locale Amministrazione possa continuare a non rendere conto di cio' che accade sul territorio . E' finita "la festa" grazie a un movimento di idee e di libero e civile dissenso .
    grazie a tutti .

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  4. Senti, Macciantelli: fai un gesto di buon senso. Non ti chiedo un gesto di dignità, che ti è estraneo, ti chiedo solo un gesto di buon senso comune.
    DAI LE DIMISSIONI. Così farai in primis il tuo interesse. Il PD ti procurerà una comoda poltrona da 7-8.000 euro al mese, non l'hanno mai negata ai "compagni che sbagliano", figurati se la negano a te.
    Delbono torna a insegnare all'Università, Marrazzo torna in RAI, Prodi fa il conferenziere, e tu? Vuoi che non ti diano qualche posticino? Tranquillo, Macciantelli, però non disturbare Vasco proprio adesso, che ha i suoi grattacapi...

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  5. Sì, la festa penso che dovrebbe proprio essere finita, in particolare proprio quella relativa al settore immobiliare dopo 10 lunghi anni di fortissima crescita dei prezzi, dovuta unicamente ad una sfrenata speculazione.
    “Non può piovere per sempre” trova un suo riscontro, infatti sta crescendo fortemente l’invenduto (guardatevi attorno, andate a visitare i cantieri) e stanno calando rapidamente i prezzi delle abitazioni.
    In situazioni di forti criticità ambientali come quella in oggetto poi la svalutazione si farà sentire ancor di più, e a pagare saranno sempre gli stessi soggetti.

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  6. Insomma e' tutto vero cari amici . Da oltre due anni , presto saranno tre , manca l'abitabilità in Via Ca ricchi . Motivo ? I valori di inquinamento del terreno non permettono all'ASL di dare il benestare per abitabilità e agibilità del fabbricato che intanto e' regolarmente abitato da oltre due anni . Esistono tre depuratori tuttora operativi e la falda acquifera risulta contaminata . Chi decise , con sovvenzioni pubbliche , di edificare case popolari su quei suoli ottenne ogni permesso per poterlo fare . Incontrastatamente . Le attività di cantiere vennero considerate possibili e simultanee alla bonifica stessa utilizzando i depuratori . Per quanto grottesca tale situazione ha indotto il Comune a non valutare alcuna sanzione a carico della Coop edificatrice che consegno' case inagibili ai malcapitati acquirenti e peraltro in costanza di un espresso divieto dell'ASL sotto il profilo dell'agibilità . I fatti sono sicuramente clamorosi anche perchè chi consegno' quelle case , le inauguro' unitamente all'Assessore all'Urbanistica Schippa .
    Quest'ultimo era forse inconsapevole della loro inagibilità quando le inaugurava ? Restiamo basiti dinanzi a tali posizioni . Davanti a un Sindaco che replica a mezzo Stampa che la bonifica non e' ancora conclusa e che le richieste di agibilità e abitabilità sono pervenute successivamente alla fine dei lavori .... senza precisare quando ( forse dimentica che gli alloggi sono abitati da 2 anni? ).... e senza aggiungere che l'ASL e L'Arpa negano l'abitabilità per assenza attuale dei parametri di legge legati alla bonifica .
    Tutto questo il Sindaco lo etichetta come allarmismo , bagarre elettorale ma non ci dice che un suo Assessore inauguro' case prive di abitabilità e neanche che non ha emesso alcuna sanzione per l'occupazione di case formalmente inagibili .
    E' procurato allarme oppure omissione di atti d'Ufficio , gentile Signor Sindaco ?

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  7. Sarò pessimista ma ritengo che entro quest’anno il problema di via Ca’ Ricchi sarà “risolto”, penso cioè che qualcuno certificherà, a prescindere dalle condizioni reali del terreno, che tutto è regolare e a quel punto l’abitabilità sarà ufficialmente conferita. Scusate ma in questi casi non credo granché nella giustizia, ci sono in gioco troppi soldi.

    p.s. sarò felice d’essermi sbagliato

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  8. E intanto chi ci rimette sono i disgraziati compratori degli appartamenti, economicamente sfruttati dal Consorzio Coop Costruzioni e politicamente gabbati dall'immarcescibile malgoverno di sinistra. Che li alletta, li illude e infine li inganna.

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  9. Caro amico , purtroppo se la gente insiste nell'accettare questa politica "del fare" (i propri affari ndr) , del riparare , rattoppare situazioni di illegalità senza pagare dazio ....non vi sarà speranza .
    Nel 2006 il Corpo Forestale dello Stato rilevo' uno sversamento di liquami nel fiume Savena . Erano liquami provenienti da un impianto Hera . I fatti , prolungatisi negli anni , indussero la forestale a denunciare alla magistratura due Sindaci di san lazzaro e un responsabile Hera .
    I due Sindaci : bacchiocchi e Macciantelli quali responsabili della salute pubblica.
    Sapete come fini ? in meno di 48 ore la notizia di reato venne archiviata dal Procuratore Persico ( già noto per l'archiviazione Del Bono - Cracchi ). Il giornalista che diede notizia sul Carlino fu sottoposto a censura interna . Il Pubblico Ufficiale della Forestale allontanato dalla sede di servizio .
    Signori riflettete ......

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  10. Quoto il post Anonimo del 17 febbraio 2010, penso che tu abbia centrato bene il problema, ribadisco il pessimismo che ho espresso nel post del 16 febbraio 2010, o il problema subisce una sorta “escalation”, oppure tra pochi mesi tutto si chiuderà con un “tutto ok, valori d'inquinamento nella norma”, anzi, per sentito dire (scusate ma questa notizia non è affatto certa, reperita parlando per strada con un residente) pare che le misure effettuate negli ultimi mesi siano già regolari, e se lo saranno anche le prossime il caso sarà archiviato entro l’inizio di questa estate.

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  11. Può senz'altro essere che tu abbia ragione, e che la cosa finisca, come al solito, a "tarallucci e vino". E tuttavia "lorsignori" adesso sanno che certe porcherie saranno sempre più a rischio.
    Sanno che in Procura spira aria nuova, e che a San Lazzaro ora c'è un'opposizione vera, come dimostra anche il rabbioso comunicato diramato in tutta risposta (?) alla coraggiosa conferenza stampa tenuta il 15/2 dal consigliere regionale Vecchi.

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  12. Ricordatevi che fino a che non vi saranno organi terzi , veramente terzi e non avvicinabili da qualcuno , sarà improbabile vedere Democrazia e Legalità a San lazzaro .
    E' pero' finita la pratica di "avvicinare" chi fa le indagini , chi ha ruoli giudicanti e affini . Tanto piu' che anche la stessa Stampa e' ormai stufa di sentire un "Signorotto" che detta il proprio articolo ... come accade in questo posto vergognoso .
    Macciantelli e' davvero ora che scenda in Piazza a chiedere scusa per l'arroganza , la supponenza , la spocchia denotata in questi anni di orrenda gestione .
    A casa .

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  13. Errori ce ne sono stati (soprattutto da parte di chi ha venduti gli alloggi senza nemmeno informare, ne a voce ne su rogito, della bonifica in corso) "..... un solerte residente che attesta quanto sopra anzich... Mostra tuttoè essere grato all'amico Vecchi lo attacca deprecabilmente .
    Poi pero' candidamente rivela che gli alloggi furono venduti e rogitati senza che mai alcuno avesse comunicato su quali terreni sorgessero quelle abitazioni .
    Non resta che domandarsi come mai non gradisca che si urli allo scandalo quando egli stesso ci dice simili enormità .

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