lunedì 29 marzo 2010

Il Sindaco sfratta il Difensore Civico. Che comunque non ci mancherà

Il Difensore civico comunale dal prossimo anno non eserciterà alcun mandato presso il Comune di San lazzaro di Savena.
Il Bilancio di previsione comunale non ne contempla le spese e il suo mandato è dunque al capolinea.
Per il PD è colpa del Governo che con la Finanziaria prima e il Decreto Calderoli poi avrebbe abolito questa figura accludendola alle Province. Il Sindaco accusa il Governo di manovre che sottraggono spazio agli Enti locali in controtendenza rispetto alle politiche federaliste governative.
Auspica, il Sindaco, di trovare le risorse per mantenere ugualmente in vita questa figura il cui stipendio ammonta a circa 4.000 euro per la sola San lazzaro di Savena.
Se pensiamo ai fondi erogati per consulenze, spese legali (talune non dovute e sanzionate dalla Corte dei Conti ) vi è materia di ampio dibattito.
Da parte sua il Difensore Civico fa spallucce dicendosi addolorato. Dichiara: "Nell'ultimo anno ho curato ben 52 pratiche. Di queste, 23 con esito favorevole ai cittadini e 10 favorevoli al Comune che nel doppio dei casi ha avuto torto mentre in altri ha mantenuto la propria posizione a mio avviso infondatamente".
Una posizione sicuramente sintomatica di un Ente "singolare" che comunque persegue le proprie posizioni anche in costanza di evidenze, mantenendo tenaci posizioni anche "infondatamente" come asserisce il Difensore Civico.
Ricorderemo a lungo la figura del Difensore Civico, negli anni passati intervenuto per dirimere casi da manuale: vertenze indimenticabili quali il diniego di accesso opposto dal Comune ai cittadini per la visione e acquisizione di atti affissi all'Albo Pretorio Comunale. Roba da Corea del Nord.
Il suo intervento "vincente", in quel caso, consentì ai cittadini di poter acquisire carte affisse al pubblico su di un Albo Pretorio sulle quali era stato opposto un diniego. Un successo senza precedenti per una cittadina europea del XXI secolo, vanto del "buongoverno" e del "modello emiliano" che qualcuno vorrebbe esportare in tutta la Penisola.
E ancora: l'aver condiviso la posizione dell'Ente allorchè i cittadini richiesero l'accesso agli atti dell'Ufficio Tecnico Comunale per estrarre copia delle proprie denunce che presentate in Procura erano inopinatamente custodite presso l'Ufficio Tecnico nelle mani e disponibilità dei medesimi indagati.
I cittadini, avete compreso bene, chiesero di acquisire le proprie denunce che avevano scorto furtivamente all'interno di fascicoli dell'Ufficio Tecnico.
Denunce a carico di Assessori all'Urbanistica e di esponenti di quel medesimo Ufficio che Uffici investigativi e giudiziari, secondo un curioso meccanismo, avevano inviato a mezzo posta ai denunciati.
Così i cittadini chiesero di acquisire "almeno" in copia "le LORO" denunce. Non fosse altro che per documentare uno scempio del diritto. Il Comune rispose picche poiché trattavasi di atti giudiziari da sottrarsi all'accesso agli atti della cittadinanza e dei denuncianti ovviamente..
A nulla servì scrivere e implorare tutele: Signor Difensore civico, ma quelle sono le nostre denunce, scrissero i cittadini, ci sono le nostre firme, i nostri dati, le abbiamo formulate noi, depositate noi stessi in Procura. Ci dica perchè sono lì, nelle mani di chi non dovrebbe averle e in piena fase di indagini preliminari. Perchè non dovremmo recuperarle? Perchè non dovremmo acquisirle e rigirarle alla Procura per ribadire che quella detenzione di atti rappresentava un reato, un oltraggio alla Costituzione?
Ci spieghi almeno come sia possibile che anche Lei possa ritenere praticabile un diniego di accesso agli atti opposto ai cittadini da parte dell'Ente e motivato dalla sussistenza di un procedimento giudiziario. Signor Difensore, ma ha compreso che quelle denunce da cui ha origine quel procedimento giudiziario sono detenute dall'Ente Pubblico e dai suoi esponenti indagati e che il diniego lo oppone lo stesso Ente ai denuncianti, vittime di reati? E per di più detenendo illegalmente gli atti di denuncia di quei cittadini? Parole vane.
E così il Difensore Civico sancì che i cittadini non potevano acquisire quelle carte, ovvero le loro denunce, perché attinenti a un procedimento giudiziario proprio come sostenevano gli indagati dell'Ente Pubblico.
Quindi, precluse l'accesso di quei documenti a chi proprio quelle denunce le aveva formulate e autorizzò che gli indagati continuassero a detenerle. Liberamente. Perché vi era un procedimento giudiziario in atto. Poco importa che fosse a carico di chi opponeva il diniego. E che chi opponeva il diniego studiasse le denunce a proprio carico già durante le indagini preliminari. E allora perché autorizzare le vittime dei reati a scoprire che ciò che denunciavano veniva bellamente custodito negli Uffici degli indagati? E perché autorizzare le vittime di quei reati a estrarre copia delle proprie stesse denunce custodite non già in un Ufficio Giudiziario ma presso un Ente Pubblico? Forse perché estrarre una copia delle proprie denunce con tanto di timbro dell'Ente Pubblico avrebbe costituito la prova provata di una lesione abnorme del diritto e della giustizia. Di uno sconfinato illecito che in quel modo i cittadini avevano intenzione di documentare. Poco male, i cittadini avrebbero più avanti documentato quell'obbrobrio ugualmente.
Non ci mancherà il Difensore Civico. Comprendiamo forse perché a difendere questa figura indifendibile si sia messo l'ex rappresentante dell'opposizione "ufficiale", l'ex capogruppo di Forza Italia e attuale consigliere comunale del PDL, il quale parrebbe seguire una linea di c.d. opposizione molto smarcata da quella del Capogruppo dello stesso PDL in consiglio. Da un lato dunque chi dice che il difensore se ne deve andare...forse perché codesto "difensore" è a conoscenza di fatti compromettenti per qualcuno? Dall'altro v'è chi lo difende e chiede che resti al suo posto: forse perché un "difensore" di tal fatta va bene anche a certa opposizione che un tempo era soprannominata "soccorso azzurro"? Alla fine il Sindaco, immancabile garante della pax sanlazzarese, fa sapere: può restare, nulla in contrario. Ma troviamo i soldi. A San Lazzaro trovare i soldi non pare sia mai stato un problema per nessun Amministratore. Ovvio, per gli affari e per la gente giusta. Gli altri possono anche andare alla Caritas.

10 commenti:

  1. Francesco Nicitolunedì, 29 marzo, 2010

    Che infinita tristezza e vergogna . A molti piacerebbe sapere se il Difensore Civico del Comune di San Lazzaro di Savena , Avv. Albini , e' lo stesso che compare nelle liste del Procuratore Agostino Cordova sequestrate presso il Grande Oriente d' Italia , anni orsono .
    Era solo un giovane Procuratore legale a quei tempi , L'Avvocato Albini , ma la sua data di nascita e il luogo corrispondono a un soggetto indicato in quelle liste . Un caso di omonimia forse ? Non pensiamo sia cosi' .
    Chissà come e' approdato a questo nobile incarico di difesa civica il figlio dell'ex Presidente del Tar dell'Emilia Romagna ?
    Chissà .....

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  2. Il Difensore civico in un posto dove i consiglieri comunali non riescono a ottenere di visionare neppure le carte amministrative .... serve forse ai cittadini ? Serve il Difensore civico , pagato dal Comune , a cambiare le "regole" di una confraternita di nemici del vero e del legale ?

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  3. Una figura inutile . Inutile per un Comune dell'Est Europa al Nord Italia .

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  4. Maurizzi difende il Difensore Civico definendolo "persuasore morale" . Lui si' che se ne intende di morale ......

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  5. Il Difensore civico comunale era il raccordo tra la gente e il Comune in caso di controversie.
    Era una sorta di idraulico liquido capitato in un enorme e colmo w.c....questa mi pare la definizione piu' calzante del ruolo rivestito .
    Peccato non servisse a nulla .

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  6. Ho letto che il Difensore civico ha fatto ottenere ai cittadini la visione di atti pubblici affissi all'Albo Pretorio e negate dal Comune ai cittadini.
    Che successone , complimenti.
    Vada al Circo a fare questi numeri magari gli migliorano lo stipendio .Che pena San lazzaro ridotta cosi'.
    Che li diano a Don Domenico e ai suoi ragazzi quei 4.000 euro.

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  7. Meglio Marco Materazzi come difensore civico che Albini .

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  8. Maurizzi sta alla politica come un ronzino al Palio di Siena . Peccato non lo abbia compreso ancora .

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  9. Il circo Barnum delle pagliacciate si arrichisce di un nuovo numero: la querelle sul difensore civico. Queste sì che sono battaglie!!! Maurizzi, fai pena!

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  10. Il Carlino di ieri offre un ritratto- intervista del padre commerciante di maurizzi.
    A quando l'intervista al cavallo di Maurizzi ?
    Ma basta !!!! A casa !!!!

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