martedì 30 marzo 2010

Licenziati per rappresaglia e licenziamento dalla legalità

Riceviamo da un lettore che preferisce restare anonimo per timore di subire rappresaglie da parte di qualche cosiddetta istituzione:

 

Cara Redazione di San Lazzaro News,

 

dunque, La Giunta del Comune di San Lazzaro di Savena ha dato un nome ad una rotonda cittadina ubicata tra le Vie Emilia e Poggi.
La Rotonda si chiamerà: ROTONDA LICENZIATI PER RAPPRESAGLIA.
Con Atto nr.56 del 24.03.2010 la Giunta ha accolto la proposta formulata dal Comitato Provinciale Associazione Nazionale Licenziati Per Rappresaglia intitolando con tale denominazione una rotonda cittadina .
Ecco la motivazione: “Ritenuto di accogliere la proposta formulata dal Comitato Provinciale Associazione Nazionale Licenziati per Rappresaglia Politico – Sindacale - Religiosa e di intitolare la nuova rotonda “Lavoratori Licenziati per Rappresaglia” per ricordare tutti i lavoratori che negli anni cinquanta e sessanta videro calpestati i propri diritti e furono licenziati senza giusta causa;
Ricordiamo che già Bologna ospita una rotonda con una simile dicitura.
Il 13 dicembre 2006 riportano le cronache venne inaugurata a Bologna la rotonda denominata Rotonda Lavoratori Licenziati Per Rappresaglia. La rotonda si trova all'incrocio tra via Michelino (di fronte al cinema Medusa Multisala), e la nuova via costruita parallelamente alla ferrovia. Al taglio del nastro erano presenti Maurizio Zamboni,assessore alla Mobilità e Lavori Pubblici; Riccardo Malagoli, presidente del Quartiere San Donato; e Ernesto Cevenini,Camera del Lavoro, rappresentante Associazione Nazionale Licenziati per Rappresaglia Politico-Sindacale-Religiosa.
La richiesta di intitolazione venne proposta dal Comitato Provinciale dell'Associazione Nazionale Licenziati Per Rappresaglia Politico-Sindacale-Religiosa, per ricordare tutti i lavoratori che negli anni '50 e '60 videro calpestati più e più volte i loro diritti.
A Bologna e Provincia vi furono 3800 licenziamenti, 3 morti e 8369 condannati dai tribunali solo perché chiedevano il rispetto della Costituzione e il rispetto della Dignità del lavoratore sul posto di lavoro. Queste lotte furono fatte da tutte le categorie dei lavoratori privati e del pubblico impiego, nessuna esclusa, come si evince dalle pubblicazioni: “L'Assise delle Libertà democratiche”, a cura dell'Associazione Nazionale Licenziati Per Rappresaglia Politico-Sindacale-Religiosa, e “La Costituzione negata nelle fabbriche” di Luigi Arbizzani.
L'intitolazione venne approvata con una delibera di Giunta del 27 giugno 2006, dopo il parere favorevole espresso dal Quartiere San Donato.
Non entriamo nel merito di tali iniziative entriamo però nella sostanza di una decisone unilaterale quale quella di titolare una via alle sole vittime dei licenziamenti per rappresaglia da parte della Giunta sanlazzarese che arriva seconda rispetto a Bologna , di alcuni anni peraltro e dietro istanza della medesima Associazione. Non vogliamo neanche pensare alla tempistica pre-elettorale.
Esistono molte vittime dell’ingiustizia , della rappresaglia (anche amministrativa) che il Sindaco disconosce.
Non basterebbero piazze, vie, rotonde da intitolare alle vittime delle illegalità, dei soprusi, delle nefandezze, delle violenze e intimidazioni sovente subite da soggetti istituzionali.
I diritti di gente che non ha alle spalle Associazioni, CGIL et similia. I diritti degli stessi dipendenti del sindacato, vessati e mobbizzati dalla stessa organizzazione di cui fanno parte perché hanno osato chiedere gli stessi diritti degli altri lavoratori.
Vi sono licenziamenti dal Diritto a San Lazzaro di Savena. Anche qui per rappresaglia. E forse vi saranno condannati da Tribunali anche oggi per aver richiesto ora come allora il rispetto delle regole.

Lettera firmata

2 commenti:

  1. Ma che grande idea .... alla vigilia delle elezioni.... sotto l'egida della CGIL , tra legami sempre piu' promiscui e familiari tra pezzi della Giunta ed esponeni del Sindcato.
    Un altro pezzo delle alleanze sindachesche .
    Non servirà a molto . Il Sindaco non ha futuro politico. Tornerà ahinoi a fare il professore.

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  2. Macciantelli, hai voglia di farti fotografare col vecchietto centenario. Sei TU il vecchio, non lui.
    Le tue trovate pubblicitarie, complice il pennivendolo di turno, non ti serviranno a molto, non a coprire il malgoverno. Le elezioni sono andate male, Vasco ha perso 400.000 voti e la sua poltrona traballa. State entrambi collezionando esposti alla magistratura, e gli elettori hanno aperto gli occhi.
    Macciantelli, fai la cosa giusta, vattene!

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