giovedì 9 giugno 2011

RICAPITOLANDO SUL CIVIS...

Del Civis si è ormai parlato in tutte le salse e in tantissime occasioni, non ultimo su questo blog. Abbiamo ricordato come fino a poco tempo fa, il Sindaco di San Lazzaro lo abbia magnificato in ogni dove, facendosi fotografare al volante del possente mezzo dopo uno dei tanti giri di prova per le vie di San Lazzaro già ampiamente devastate dalla sua attuazione. Abbiamo ricordato come, dopo che il Civis è stato rinnegato sostanzialmente da tutti i suoi ex sostenitori, anche Macciantelli sia stato lesto nel prenderne le distanze, dichiarando prima "se non funziona, lo rimandiamo indietro" (a chi, di grazia?), poi dichiarando di avere avuto una "calendarizzazione" di una sua visita (di cortesia?) a Bologna in Procura, la quale indaga su diverse ipotesi di reato collegate agli appalti e alle pubbliche forniture (una di queste inchieste scaturisce dall'esposto del deputato PDL Fabio Garagnani). Visita durante la quale il primo cittadino avrebbe chiarito alcuni aspetti della vicenda per quanto di sua spettanza (San Lazzaro è stato il primo comune "cavia" che sin da subito accettò il progetto e la relativa attuazione), nonché avrebbe prospettato l'ipotesi di richiesta di danni in quanto il Comune potrebbe essere "parte lesa". Strano - sia detto per inciso - che per le numerose vicende giudiziarie legate ad abusi edilizi, violazione di norme legate all'edilizia convenzionata, norme igieniche che impediscono di costruire su cumuli di rifiuti tossici, case inaugurate e abitate senza certificato di abitabilità, contratti di appalto finti depositati ma non riscontrati contabilmente (così come riportato nelle interpellanze dell'On. Raisi), e danni economici importanti ai cittadini vittime di questa serie abominevole di abusi, egli primo cittadino non abbia mai sentito il dovere, morale prima ancora che giuridico, di costituirsi parte civile, come primo rappresentante del Comune, a tutela dei cittadini che li hanno subiti per lunghi anni. Stando alle interpellanze dell'On. Enzo Raisi, non ci si sarebbe fermati a ciò. Si sarebbero assunte condotte in aperta ostilità verso le vittime di tali abusi (consigliamo la lettura delle interpellanze in questione, in cui sono evidenziate le condotte assunte dal Sindaco a fronte dei fatti esposti).

Per tornare al Civis, stupisce una cosa: ora che la commissione ministeriale ha bocciato il progetto perché non in linea con gli standard di sicurezza, a San Lazzaro paradossalmente si annuncia che i lavori sulla via Emilia cominceranno presto e dureranno 5 mesi, mettendo d'accordo la Conad che aprirà al posto in cui sorgeva la vecchia Coop, e Ascom. Il Carlino (9 giugno 2011) conduce una piccola inchiesta tra i commercianti, per la stragrande maggioranza sfiduciati e timorosi di subire ulteriori disagi e perdite da questi (ormai) inutili e dannosi lavori.
Ma la politica tace. L'unico consigliere che sin dal 2004 e successivamente si è sempre dichiarato contrario, ossia Giampiero Bagni (ex Lega Nord e ora PDL), ha fatto notare che il Sindaco si dichiarò sempre a favore e fece votare su tutto il progetto. Gli ex FI tacciono, in quanto dovrebbero giustificare il voto favorevole a suo tempo dato. La capogruppo PDL, Viviana Raisi, all'epoca si astenne. Oggi però ritiene di tacere su tutta la linea. La ricordiamo battagliera contro la svendita del terreno su cui giace la nuova Coop, ma silente sull'operazione che ha portato la Conad ad acquisire il terreno su cui sorgeva la vecchia Coop (via Emilia angolo via Fornace). Oltretutto ricordiamo che uno dei motivi addotti per il trasferimento della Coop alla nuova sede, fu proprio il futuro passaggio del Civis davanti alla sede del supermercato, che, si disse, avrebbe creato problemi di circolazione e sicurezza. Ora i lavori si faranno lo stesso (e chissà cosa mai circolerà sulla via Emilia), ma stranamente al posto della Coop...arriva la Conad. I problemi di sicurezza scompaiono?

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