giovedì 15 aprile 2010

Casa gialla, scandalo senza fine: le vittime sul banco degli imputati

Le accuse di abusi edilizi nel palazzo situato in via Speranza a San Lazzaro sono andate prescritte
Casa gialla, giustizia a due velocità
Doppia beffa per i condomini: finiranno a processo per diffamazione

Si sono rivolti alla magistratura per denunciare una serie di abusi e reati di cui sono rimasti vittime e a causa dei quali hanno perso soldi e serenità.
Ma la giustizia non ha dato loro alcuna soddisfazione. Procedendo con tempi da era glaciale gli accertamenti sono rimasti ibernati per anni e alla fine anche se riconosciuti quei reati sono stati dichiarati prescritti.
Ha scritto infatti il gip Gabriella Castore in un suo provvedimento del dicembre 2006: «Comunque sia che si ravvisi un abuso sia che non lo si ravvisi tale questione non rileva in questa sede in quanto i fatti, quand’anche penalmente rilevanti, sono ampiamente coperti da prescrizione».
Ma come spesso accade la storia può anche assume i contorni della tragi-commedia e così quei cittadini da vittime sono diventati carnefici. L’autore dei reati che hanno denunciato li ha infatti querelati a sua volta per diffamazione. E per qualche ragione beffarda in questo caso la magistratura è stata celere chiedendo e ottenendo il rinvio a giudizio. Insomma,al danno si è aggiunta pure la beffa per alcuni condomini del palazzo di via Speranza a San Lazzaro, ormai noto alle cronache come la «casa gialla». La loro unica colpa è stata di aver denunciato i presunti abusi commessi dalla cooperativa Edilcasa, presieduta da un sottufficiale dell’esercito, nella realizzazione del palazzo. Costruito nel ‘98 in edilizia convenzionata ha ora una volumetria più grande di quella prevista nella concessione.
Perché la zona sottotetto è stata trasformata in mansarde collegate agli appartamenti dell’ultimo piano.
E il Comune ha concesso una sanatoria non concedibile. Scrive a tal proposito il gip Castore:
«La consulenza tecnica ha evidenziato come il recupero dei sottotetti con variante ha comportato un aumento di superficie che pur rientrando nei limiti prescritti dallo strumento urbanistico ha determinato per gli alloggi che ne hanno fruito un superamento dei limiti previsti dalla concessione». E aggiunge: «La variante per il recupero dei sottotetti costituisce abuso non sanabile diversamente da quanto asserito dal Comune di San Lazzaro e gli ambienti sanati non possono considerarsi superfici accessorie ma risultano di fatto superfici utili e abitabili quindi «palesemente fuori convenzione».
Tesi sostenuta pure da una consulenza tecnica disposta dal presidente del Tribunale civile.
Inoltre, nelle denunce presentate in questi anni e finite nel dimenticatoio viene puntato l’indice contro un collaudo statico dell’edificio che non terrebbe conto dell’aumentata superficie del palazzo a seguito della trasformazione abusiva del sottotetto. I condomini hanno anche denunciato come nel contratto d’appalto depositato si parli di un intervento da 2,6 miliardi di vecchie lire a fronte di un reale contratto di 2,2 miliardi firmato tra la Cooperativa e la ditta costruttrice Raggi. Ciò secondo l’accusa per aumentare il Pica, ossia il prezzo iniziale cessione alloggi.
CESARIO PICCA -L'INFORMAZIONE DI BOLOGNA 15.04.2010

Una vicenda squallida che riporta alla luce soltanto una modesta porzione di un imbroglio colossale che investe il Comune di San lazzaro di Savena.
Una vicenda che disvela complicità, legami occulti e non, la gravissima posizione di un Ente avverso addirittura alle vittime di reati odiosi.
L'articolo svela solo la punta dell'iceberg e una storia che riguarda un sistema di devianza esteso a buona parte dell'edilizia sociale.
E di cui non smetteremo mai di parlare.

4 commenti:

  1. Molto presto scriveremo al procuratore Alfonso acchè sappia quali , quante e in che modo vi siano ENORMI E NEGATE RESPONSABILITA' AMMINISTRATIVE .

    RispondiElimina
  2. Un Comune responsabile di ogni tipo di connivenza :
    Convenzioni edilizie rette da contratti di appalto privi di riscontro fatturativo e contabile .
    Abusi edilizi insanabili .
    Licenze edilizie non concedibili .
    Finti atti catastali .
    Assenza di collaudo statico .
    Edifici sovvenzionati da fondi pubblici non concedibili .
    Sanatorie illegittime .
    Omessa Vigilanza urbanistica .
    Violazione di 2 atti di Convenzione e di una Impegnativa di Programma .
    Le denunce dei cittadini nelle mani degli indagati tra cui un ex Assessore all'Urbanistica.
    Abusi edilizi INTRAVISTI dal Comune nelle case di Presidenti di Cooperative.
    LE BASTA SIGNOR MACCIANTELLI ? O ANDIAMO AVANTI RACCONTANDO CHE TUTTO UN INTERO AZZONAMENTO E' SEMIABUSIVO e SANATO IN QUESTO MODO CON SOVVENZIONI PUBBLICHE?
    VERGOGNA!

    RispondiElimina
  3. È da notare che l'articolo sopra riportato (e tratto dal quotidiano "L'Informazione") è a firma di Cesario Picca, pur riguardando fatti di San Lazzaro di Savena.
    Mi domando perché il solertissimo Giancarlo Fabbri, che abitualmente copre la cronaca di San Lazzaro, non si sia correttamente occupato di questa schifosa vicenda.
    Comunque, è possibile che sia proprio il processo penale a carico delle vittime degli abusi a fare da pubblica CASSA DI RISONANZA... Un vero e proprio autogoal!

    RispondiElimina
  4. Caro Marco, Cesario Picca e' la prima firma della cronaca de L'Informazione .
    E' svincolato da poteri forti . Non e' servo di nessuno . Per ragioni di spazio non gli e' stato possibile raccontare i retroscena clamorosi riguardanti l'edilizia locale , limitandosi sommariamente al caso specifico .
    Voglio ricordare che le Case Gialle sono due ,due fabbricati ugualmente gravati da imbrogli. Poi c'e' un intero azzonamento sanato e parecchi grovigli speculativi che una cattiva giustizia ha inteso non attenzionare.
    Abbiamo un nuovo Procuratore , un uomo integro.
    Avrà nostre notizie . Avrà le prove provate di una grande e spudorata bugia amministrativa.
    Chiameremo in causa la Lega COOP , sodale di qualche affarista .
    E vedremo .

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.