sabato 17 aprile 2010

«Nessuno si ferma al sexy shop» Trasloca il negozio, genitori e ragazzi applaudono: «Qui non c’era mercato»

Da "Il Resto del Carlino - Bologna" del 12.04.2010 - Inserto Cronaca di Provincia: Sez. San Lazzaro pag.11

DROGHE LEGALI, articoli erotici. Si spengono le luci della vetrina in via Repubblica, a San Lazzaro. E tanti genitori e giovani applaudono alla chiusura del negozio, contestato ancora prima di aprire i battenti. Ma non abbassano la guardia. «La chiusura di quel tipo di attività non ci fa gridare vittoria, anzi continueremo nel nostro lavoro di sensibilizzazione delle famiglie», così Mauro Marino, commenta il ‘trasloco’ del negozio alchemico da San Lazzaro a Bologna. «Cercheremo — riprende il responsabile di un comitato di genitori che si batte contro la cultura dello sballo — un’alleanza con il Comune e la scuola, affinchè negozi di questo tipo vengano banditi dalle nostre città». Il rappresentante dei genitori si era mosso nel settembre scorso per cercare di combattere la proposta dei due giovani imprenditori. «Non puntiamo il dito — continua Marino — contro i due esercenti, il nostro obiettivo è dare risposte all’emergenza educativa». Gli fa eco Giovanni Barillà, docente universitario che vive in città, legato alla parrocchia di San Lazzaro, che per prima in autunno sollevò la questione di quell’attività commerciale. «Il negozio si sposterà altrove ma il problema rimane — spiega con decisione —. Non dobbiamo abbassare la guardia e dobbiamo invece tendere la mano ai giovani, indotti a commercializzare sostanze dannose e riprenderli quando sbagliano cadendo nella rete del mercato». Chiara la posizione di Luciano Zueneli, professore dell’istituto Mattei. «Dopo la chiusura del negozio la questione non cambia — commenta —. Bisogna continuare a istruire i ragazzi e le famiglie sui danni della trasgressione». «Non dobbiamo fermarci — aggiunge Rosario Porco, tre figli — alla questione dell’ubicazione di un esercizio commerciale, che tra l’altro non ha avuto alcun successo. Il discorso è più profondo, oggi abbiamo avuto la dimostrazione che non sempre la seduzione dello sballo attrae». La voce di Claudio Miselli, educatore che guida un gruppo di genitori di San Lazzaro, avvalora le diverse opinioni. «Il buon senso — interviene — ha prevalso, decretando il fallimento dell’iniziativa, volta a suggestionare i giovani con prodotti dannosi e con provocazioni al pudore». Francesco Rossi ha sedici anni, il suo giudizio è netto. «La chiusura è positiva per il paese — ritiene —. Ma non è una vittoria per i giovani che continuano ad essere vittime di un sistema che propone guadagni facili e emozioni gratuite».
LA VICENDA dell’alchemico ha fatto discutere anche chi non è più tanto giovane. La signora Stefania Scheda del centro sociale Malpensa commenta: «Ai miei tempi, ho 81 anni, per gioire si faticava. Ogni soddisfazione richiedeva impegno. Oggi vogliono vendere la gioia e l’amore. Ma questa serranda abbassata dimostra che i nostri ragazzi non sono preda facile, e che San Lazzaro è una comunità seria, proprio come ai miei tempi».

Francesca Golfarelli



GRAZIE FRANCESCA E GRAZIE A TUTTI VOI CHE CI AVETE PERMESSO DI PORTARE AVANTI QUESTA CROCIATA, CHE FINALMENTE HA AVUTO UN BUON RISULTATO. BISOGNA CONTINUARE COSI'.

GRAZIE A TUTTI


Frà

2 commenti:

  1. Un articolo che si guarda bene di commentare a riguardo la posizione del Comune puo' essere considerato un buon servizio alla Comunità ?
    Qual'e' il ruolo della Pubblica Amministrazione rispetto ad ALKEMICO ?
    Chi ha autorizzato quelle licenze in piena campagna elettorale ? E' buon giornalismo non sfiorare la responsabilità del Sindaco ?
    Ci accontentiamo di poco a San Lazzaro di Savena .
    Non conviene a nessuno guardare in faccia la realtà .
    Diamole il PULITZER alla Signora Golfarelli .
    Ma andiamo ........

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  2. In effetti forse l'amico anonimo non ha tutti i torti . Si, e' vero che la chiusura di ALKEMICO e' un evento positivo ma non bisogna dimenticare che ALKEMICO chiude per ragioni di natura economica . Non certo per l'intervento della comunità di San Lazzaro.
    Condivido il giudizio dell'anonimo su questa forma di stampa . Nemmeno durante il fascismo si vedevano simili porcherie . Ma perchè , giustamente , non si deve parlare del Sindaco che ha concesso quei permessi ? La Signora Golfarelli e' per caso la stessa che ha scritto delle magnificenze delle piste ciclabili a San Lazzaro e che accompagnava il Sindaco durante i tour elettorali per poi darne resoconto sulle pagine del suo giornale ?
    L'articolo su ALKEMICO mi pare davvero poca cosa . Non ha reso alcun servizio alla verità .

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