domenica 26 settembre 2010

IL CASO NOACCO

Dal Carlino di ieri: “Casa, battaglia in commissione”. La Commissione urbanistica era chiamata ad esaminare le proposte dei privati che intendono edificare case private, relativamente al Piano Operativo Comunale (POC), che attua il Piano Strutturale Comunale (PSC, il vecchio Piano Regolatore Generale), approvato a suo tempo e che ha visto l’assenza (fatto non nuovo in materia urbanistica) del consigliere PDL Maurizzi, ex capogruppo di Forza Italia e attivo in politica a San Lazzaro dal 1995.

La battaglia cui fa riferimento il cronista Lorenzo Priviato riguarda la richiesta che il consigliere della lista civica Bertuzzi ha avanzato, di mettere ai voti la questione della edificazione da parte dei privati, che il Comune non ha voluto affrontare con un bando. Niente bando per 40 richieste di costruzioni edilizie di cittadini privati. Dunque la Commissione è stata chiamata a votare, e ciò è previsto dal regolamento, anche se a quanto sembra, finora non si era mai votato, insomma era “inusuale”. Votano contro il civico Bertuzzi e il consigliere PDL Di Oto.

Il consigliere Noacco, indipendente nel gruppo PDL, architetto, non ha votato, e ha commentato risentito questo “strappo” alla prassi: “in commissione non si è mai votato, ci si deve confrontare in aula”.

L’assessore all’Urbanistica, Schippa, commenta sorpreso: “in un momento di grave crisi economica come questo, si tratta di un atteggiamento irresponsabile”.

Osserviamo sommessamente che:

· Nel Comune di San Lazzaro non è “usuale” votare in Commissione sulle materie di competenza della commissione stessa, ossia l’urbanistica, dove sono in ballo appalti, costruzioni, spese e commesse per milioni e milioni;

· Un consigliere che chiede di applicare il Regolamento viene tacciato di “irresponsabilità” dall’assessore competente, che è lo stesso assessore che inaugurava case costruite su rifiuti tossici in via Ca’ Ricchi, e prive (tuttora) dell’abitabilità, abitate da tre anni da una settantina di famiglie;

· Un consigliere dell’opposizione, l’architetto Noacco, lamenta che, nonostante il voto sul POC sia a norma di regolamento, ciò non sia mai stato fatto (insomma, andava bene a tutti quando le decisioni venivano prese altrove), e quindi non vota su un Piano edilizio. Egli, quale rappresentante dell’opposizione e quindi rivestito di un ruolo di controllo sugli atti del Comune, assume un atteggiamento che parrebbe più orientato a contrastare chi l’opposizione la fa sul serio. Questo stesso consigliere è casualmente Direttore dei lavori del cantiere edile di via Galletta, che costruisce un lotto di 30 appartamenti, per conto del Consorzio CIPEA, consorzio che è sotto inchiesta della magistratura per presunti reati relativi all’edilizia convenzionata. La stessa edilizia convenzionata che a San Lazzaro è stata teatro di enormi abusi nella costruzione di case per appartenenti alle forze dell’ordine, negli anni 2000 e seguenti. Abusi certificati in una sentenza del GIP di Bologna che dovette accertarne la prescrizione. Cantiere CIPEA, dicevamo, sotto inchiesta per presunte richieste estorsive di danaro in nero ad acquirenti di alcuni appartamenti, che hanno poi inviato una lettera al sindaco di San Lazzaro, il quale l’avrebbe trattenuta presso di sé per vari giorni, e solo in seguito avrebbe a sua volta inviato informazioni in merito alla Guardia di Finanza.

· In quei giorni il telefono di vari soggetti è stato sicuramente “bollente”: telefonate per sapere, chiarire, istruire, proporre. Case progettate, costruite, vendute, proposte. Giorni concitati, dove forse le proposte non sono state indirizzate ai soggetti giusti. Il Sindaco si trova missive di cittadini fatti oggetto di richieste estorsive. Il Sindaco come crocevia di segnalazioni insomma. Non vogliamo credere che da questo – in realtà, strano e del tutto inconsueto – ruolo egli si sia ulteriormente inoltrato in altri ruoli che non gli spettano. In genere, le segnalazioni di possibili reati, i cittadini le inoltrano alle forze dell’ordine e alla magistratura, e non ai sindaci. E in genere, le case le costruisce il cantiere e ci sono bandi per l’assegnazione. In genere.

Traiamo una prima conclusione: è SCANDALOSO che un consigliere eletto nelle liste del PDL, partito all’opposizione, utilizzi il proprio scranno per attività che tutto sono fuorché d’opposizione. L’architetto Noacco, francamente non si capisce perché non passi nelle file della maggioranza, con la quale, nelle materie urbanistiche (dove girano i soldini insomma), si trova sostanzialmente a votare nello stesso modo.

Ci piacerebbe capire chi e cosa hanno sempre spinto a mantenere un personaggio simile nelle liste dei partiti di centro destra: prima in Forza Italia (che già annovera il citato Maurizzi, anch’egli spesso in accordo con la maggioranza su questioni urbanistiche, protagonista di veri e propri salvataggi di provvedimenti del centro sinistra come lo scempio di Villa Cicogna), ora nel PDL.

Non sappiamo chi abbia “protetto” questo signore che, forte di 150 preferenze circa, svolge la professione di architetto e dirige i lavori di costruzione per il Comune di San Lazzaro, a cui lui stesso dovrebbe fare opposizione.

La lista la fa il partito d’intesa col candidato sindaco. Nel 2009 candidato sindaco del PDL era Viviana Raisi. Non sappiamo se la sig.ra Raisi abbia subito o meno la candidatura di questo personaggio che getta un’ombra su tutto il PDL sanlazzarese: con che faccia un partito può presentarsi agli elettori, se poi ha nelle sua fila gente di questo tipo? I dirigenti provinciali del PDL tacciono. Uno di essi, non più nel PDL, fratello della sig.ra Raisi, era coordinatore provinciale del partito fino a poco tempo fa, quando poi è trasmigrato nel nuovo movimento di Gianfranco Fini. Si potrebbe chiedere anche all’On. Enzo Raisi se sa qualcosa della imbarazzante vicenda del consigliere Noacco. Preferiamo non chiedere al consigliere Maurizzi, il cui comportamento in consiglio comunale parla da solo: nelle questioni decisive alle quali essere presente e svolgere opposizione, egli non s’è mai visto. O, se presente, ha votato assieme alla maggioranza targata PD (prima DS). Come nel caso delle spese legali AGRIPOLIS, pagate coi soldi dei cittadini. Ah, ovviamente a quella votazione era presente anche il consigliere Noacco, suo collega nell’allora gruppo di FI. E ha votato a favore, assieme a Maurizzi e ai DS, che diamine, nemmeno era il caso di dirlo.

3 commenti:

  1. Il Sig. Noacco è "un caso" meritevole di considerazioni . Non si era mai visto che un consigliere di opposizione vestisse i panni di solido sostenitore della maggioranza su tutti , tutti i temi urbanistici del territorio . Cosa fa Noacco di professione ? E' un Architetto , è Direttore dei lavori di un cantiere incriminato dalla Magistratura , è membro della commissione urbanistica dove oggi lamenta che l'opposizione di cui fa parte , esamini le proposte dei privati per il nuovo POC ponendole ai voti . Non usa votare in Commissione - ci dice - non si fa . Non vi devono essere sbarramenti , il voto positivo della Commissione serve ed è sempre servito per ratificare al Consiglio che gli atti hanno già avuto la loro benedizione in quella sede, cosi' in Consiglio ci si farà forti di quel visto di " conformità" .E' un sistema collaudato nel tempo. Oggi pero' la Commissione fa la Commissione e a Noacco non sta bene . Perchè tanto interesse ? Attende un nuovo incarico professionale ? Teme che qualche Ditta facente capo al suo compagno di coalizione possa non ottenere qualche nullaosta ? La risposta è semplice : l'Architetto ha un chiaro interesse diretto sull'urbanistica locale e cio' è incompatibile con le sue funzioni di consigliere , basta leggere il suo nominativo sulla cartellonistica di qualche cantiere locale . Ma è altrettanto incompatibile chi ancora non lo deferisce ai probiviri , chi si è adattato a questa curiosa e sicura "stampella" per la maggioranza . Chi non si imbarazza a proporlo ancora ad un elettorato che è mortificato e avvilito.

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  2. Noacco fa semplicemnete il suo sporco interesse. Lo farebbe sotto qualsiasi bandiera. È intollerabile che lo faccia sotto gli auspici del P.d.L., non tanto perché si tratta di quel partito, quanto perché in tal modo a San Lazzaro non c'è opposizione degna di questo nome. Sarebbe meglio parlare di "comitato d'affari" piuttosto che di opposizione.
    Noacco è stato voluto (insieme al Maurizzi), imposto in lista dall'On. Enzo Raisi, che ora si traccia le vesti per mancanza di trasparenza e libertà d'espressione nel P.d.L., partito da cui è uscito per repirare aria migliore. Lasciando a noi poveri sanlazzaresi respirare un'aria che puzza di ... merda.
    Se l'attuale capogruppo dell'opposizione, Viviana Raisi, volesse per una volta tenere la schiena dritta, potrebbe rassegnare le dimissioni. Da tutto. Ma non lo farà, continuando ad avallare in tal modo la presenza e l'azione dei Noacco e dei Maurizzi.

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  3. Ecco cosa dichiara al Resto del Carlino , L'assessore all'Urbanistica Schippa: «Non si trattava di approvare il Poc, mi domando se il voto negativo delle minoranze sia preludio a un atteggiamento pregiudiziale di contrasto. Atteggiamento non responsabile in un momento di crisi economica come questo». Replica Bertuzzi: «Fosse così,avrei fatto le ‘pulci’ su ciascuna delle 40 proposte dei privati»
    Infatti l'assessore non ha capito, o meglio finge di non aver capito, che il problema non riguarda tanto le proposte in se (che possono essere più o meno accettabili), ma il principio, il fatto cioè che il comune si faccia "scrivere" direttamente il piano dai costruttori, infatti la procedura corretta sarebbe quella che vede l'amministrazione che PRIMA definisce le aree da mettere in piano e DOPO la verifica dei proprietari e delle società interessate a costruire. A S. Lazzaro è successo l'esatto opposto l'amministrazione ha chiesto la "dimostrazione d'interesse" e poi definirà le aree sulle quali edificare. Una cosa positiva c'è, almeno gli "interessi" sono chiari
    Avete capito : Secondo una procedura anomala e fuorilegge il POC lo decidono i costruttori . Non è il Comune che decide dove si possa costruire ma i costruttori . Poi magari se si decidesse di costruire abusivamente , come accaduto , fuori dai parametri delle licenze edilizie o magari sconfinando su aree demaniali si concederebbero o sanatorie illegittime (Azzonamento nr.9 )oppure si venderebbero le stesse aree demaniali agli autori degli abusi per poi dargli la posibilità di sanare un bene almeno proprio ......
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