San Lazzaro mette in moto il Civis
Il sindaco Macciantelli: non aspettiamo Bologna, utilizziamolo subito
di Valerio Varesi
In attesa di solcare le strade bolognesi, il Civis prenda servizio già da quest´anno a San Lazzaro». Quello del sindaco Marco Macciantelli è più di un auspicio: è una richiesta vera e propria.
«Dopo i sacrifici che la popolazione si è sobbarcata per la costruzione di questa infrastruttura, è giusto che ne veda presto il frutto» spiega. «La sperimentazione del nuovo filobus potrà partire tra giugno e luglio lungo i 3,2 chilometri di tragitto approntati a San Lazzaro.
È ragionevole pensare che in autunno sia terminata. Ebbene - prosegue Macciantelli - io chiedo che una volta eseguita la prova, i mezzi non tornino nei depositi Atc fino al 2010, ma comincino subito a prendere servizio collegando i due capolinea del Comune di via Pertini e via Caselle». La proposta è di quelle destinate a spiazzare gli amministratori. In via Caselle, secondo il piano del sindaco di San Lazzaro, sono in costruzione un ampio parcheggio scambiatore, la fermata del Servizio ferroviario metropolitano ed esiste l´accesso a tangenziale e autostrada.
Chi viene da sud, quindi, potrebbe lasciare la macchina in via Pertini e trasferirsi col filobus in via Caselle per prendere il treno. O, viceversa, chi arriva dalla tangenziale, potrebbe lasciare la macchina a Caselle e salire sul Civis o sul treno.
Ieri i vertici di Atc si sono incontrati con la giunta del Comune a est della città per valutare lo stato dei lavori e ricordare la data pattuita come termine, vale a dire martedì prossimo, per riaprire la strada. Ma l´azienda ha fatto presente che non tutto il tratto di via Emilia è pronto per essere riaperto in tutti e due i sensi. «Noi però - ha replicato Macciantelli - abbiamo un patto con i cittadini e dobbiamo rispettarlo».
Si è così giunti a una mediazione che prevede la riapertura del tratto più problematico, quello che va da via Caselle a via Jussi, mentre per il restante troncone, tra via Jussi e via Kennedy, occorreranno ancora un po´ di giorni. Resta però il problema degli ultimi settecento metri di cantiere per chiudere coi lavori nel Comune oltre Savena. E su questo problema, Macciantelli ha chiesto che Atc, gestore delle ditte appaltatrici, decida di terminare il tutto entro luglio o, in alternativa, posticipare i cantieri dopo le ferie. «La condizione essenziale per noi - spiega il sindaco - è che durante la nostra fiera, dal 31 luglio al 2 agosto, non esistano ostacoli stradali di sorta».
Sempre ieri l´assessore alla Mobilità Maurizio Zamboni ha smentito le affermazioni del presidente Atc Francesco Sutti riguardo l´uscita di produzione del Civis spiegando che a Palazzo d´Accursio la notizia «non risulta».
Il primo esemplare di filobus, ha aggiunto Zamboni, «è stato oggetto di osservazioni al punto che abbiamo chiesto numerose modifiche. Ora ci è stato mandato un modello aggiornato e stiamo verificando che tutto sia a posto. Se così non fosse, chiederemo di nuovo di porvi mano. In ogni caso - ha precisato - il contratto con Irisbus prevede che siano garantiti l´assistenza e i pezzi di ricambio».
In altre parole: fuori produzione o no, l´effetto non sarebbe l´abbandono dei mezzi bolognesi. Zamboni ha tuttavia di nuovo bacchettato le imprese che lamentano i tempi stretti per i cantieri in centro storico. «Da trent´anni non si fanno lavori stradali nelle vie della città antica al di fuori del periodo estivo e chi lavora da tempo con noi lo sa perfettamente» ha detto.
Tratto dal quotidiano La Repubblica sabato 22 marzo 2008
http://www.antismog.org/civisonline/articoli/repubblica_bologna_22_3_08.html
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