mercoledì 21 luglio 2010

A Milano edificare su aree inquinate costa un processo. A San Lazzaro di Savena una festosa inaugurazione.

L'area industriale di Montecity-Rogoredo di proprietà della Milano Santa Giulia, società che fa capo al gruppo Zunino, è stata sequestrata stamani dalla Guardia di Finanza. Secondo la ricostruzione degli inquirenti la falda acquifera sottostante l'area sarebbe inquinata con alcune sostanze pericolose per l'ambiente e la salute, tra cui alcune cancerogene.
Il sequestro è avvenuto nell'ambito dell'inchiesta coordinata dai pm di Milano Laura Pedio e Gaetano Ruta su presunte irregolarità per la bonifica dell'area di Montecity, a sud del capoluogo lombardo, per la quale sono finiti indagati (e anche arrestati) l'imprenditore nel campo dei rifiuti Giuseppe Grossi, alcuni suoi collaboratori e Rosanna Gariboldi, moglie del deputato del Pdl Giancarlo Abelli (che ha patteggiato come Grossi). I reati ipotizzati per questo filone d'inchiesta sono di attività di gestione di rifiuti non autorizzata e avvelenamento delle acque. Le indagini, che sono state svolte anche con il contributo del Corpo Forestale dello Stato, dell'Arpa e della polizia locale di Milano, in base a diverse relazioni depositate in procura, hanno evidenziato l'inquinamento della falda acquifera sottostante l'area Santa Giulia, con superamenti dei limiti di legge di alcune sostanze pericolose per l'ambiente e la salute, tra cui alcune cancerogene.
Dagli accertamenti è emerso inoltre che su alcuni terreni dell'area sarebbero stati eseguiti scavi non autorizzati, nei quali sarebbero state "riportate", senza alcun titolo, scorie di acciaieria che andavano trattate invece come rifiuti. L'area Santa Giulia ha un'estensione di circa un milione di metri quadrati, un valore di mercato stimato di circa un miliardo di euro e occupa gli spazi su cui sorgevano gli stabilimenti chimici della Montedison e dell'acciaieria Redaelli. Nel 2000 il gruppo guidato dall'immobiliarista Luigi Zunino propose, con un programma integrato di intervento, il riutilizzo del complesso urbanistico presente in quella zona, dando vita così al "progetto Montecity" firmato anche dall'architetto Norman Foster. Progetto che prevede la realizzazione di un complesso di edilizia sociale e convenzionata con investimenti privati di circa 1,6 miliardi.
Nell'inchiesta risultano indagati, tra gli altri, l'immobiliarista Luigi Zunino, l'ingegnere Claudio Tedesi, titolare di una società specializzata nelle bonifiche e direttore dell'Asm di Pavia, Silvio Bernabè ex amministratore delegato di Milano Santa Giulia e Davide Albertini Petrone, direttore generale della società immobiliare Risanamento. Le accuse a vario titolo sono discarica abusiva, smaltimento illecito di rifiuti e anche avvelenamento delle acque.

A San Lazzaro di Savena su terreni inquinati dotati di falda acquifera contaminata si è edificato immobili in edilizia convenzionata - sovvenzionata (Via Ca ricchi).
Manca da due anni l'abitabilità ma le case sono regolarmente abitate in assenza di valori di normalità certificati da Arpa.
Case prive di abitabilità che vennero inaugurate dall'attuale Assessore all'Urbanistica di San Lazzaro di Savena.
Non una parola dalla cosiddetta società civile rassicurata dalle parole del Sindaco che ha assicurato che è tutto in regola.

1 commento:

  1. Ma come si fa a continuare a tollerare in silenzio e senza iniziative del PDL Nazionale questa vergogna di Comune in mano a un gruppo di porci ?

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