martedì 13 luglio 2010

MACCIANTELLI ALLA FRUTTA SI IRRITA PER SEGNALAZIONI DI CITTADINI ESASPERATI

Un lettore ci ha inviato una lunga lettera via mail che pubblichiamo integralmente, ritenendo che non abbisogni di commento alcuno, se non una desolazione totale nei confronti della nostra cittadina che ormai è teatro delle vicende più bieche dal punto di vista sia politico sia amministrativo e sta toccando livelli mai visti prima, in negativo, quanto a spessore umano degli amministratori locali:

 

Gentile Redazione di San Lazzaro News,

 

“Ditegli sempre di si” non è soltanto un capolavoro di Vincenzo Scarpetta e di Eduardo ma una rappresentazione del vivere quotidiano che vediamo riproposta quotidianamente nella condotta di alcuni iracondi amministratori.
Ricorderete: il protagonista della commedia, Michele Murri, finisce per trasferire nell’irrealtà la realtà sino a convincersi che «La causa di tutti mali,dov'è? Nella testa!» e che quindi sia indispensabile decapitare un malcapitato congiunto per curarlo.
Prendiamo spunto da due notizie della Stampa odierna:
A) La polemica tra le Rappresentanze Sindacali sanlazzaresi e il Sindaco Macciantelli sugli stipendi di platino di alcuni Dirigenti.
Leggiamo come le valuta il nostro sul Domani – L’Informazione di Bologna:
Alla fine il sindaco ha ringraziato le Rsu per l’assist comprendendo «il disappunto di chi non è stato confermato dopo aver esercitato il ruolo a seguito di un turn over trasparente.
I conti tornano. Meno – ha concluso il sindaco – per chi lancia accuse ingiustificate e agita battaglie di retroguardia con vecchie forme di corporativismo».
Avete ben compreso: il Sindaco giustifica le contestazioni sindacali come strumentali al disappunto di un dipendente non confermato nell'incarico poi sostituito a seguito di un turn over “trasparente” ( come una pozzanghera di Calcutta ...ndr)
E ancora: i conti tornano, le accuse sono ingiustificate, le battaglie sindacali di “retroguardia” sono il prodotto di vecchie forme di corporativismo
.
Orbene, mai nel panorama nazionale un esponente di sinistra aveva, Stalin escluso, fornito valutazioni così imbarazzanti di un Sindacato. Sulla stampa.
Eccezion fatta forse per il medesimo Sindaco che non molto tempo orsono si era sbilanciato in una ruvida quasi paritetica definizione dei Comitati cittadini sorti nel suo Comune.
Su Repubblica aveva definito il COMITATISMO uccisore del CIVISMO...
Il COMITATISMO (ben 10-15 comitati sorti durante 6 anni di mandato, ndr) sembrerebbe essere stato definito qualcosa di molto vicino al prodotto di interessi di bottega... roba da fare impallidire BERSANI e l’ala “nobile” del PD che ignora cosa accada in questo lembo di Emilia ma che i giornali li legge di sicuro senza proferire verbo.
Ditegli sempre di si, dunque. Perché è così che si governa.
Però è il Resto del Carlino odierno (13 luglio 2010) che ci offre uno spunto d'altri tempi.
Un’area comunale abbandonata si tramuta in discarica a cielo aperto dirimpetto ad abitazioni civili: ratti, serpi, detriti, erbacce e le reiterate proteste della cittadinanza.
Esposti, denunce, segnalazioni senza risultato alcuno.
Ecco il commento del nostro Sindaco alle lamentele dei residenti :Al di là dei toni della segnalazione che denuncia una specie di safari metropolitano , si tratta di rimuovere 4 metri cubi di materiale tra pietricci, un po’ di plastica e rifiuti edili vari”.
Insomma: tanto rumore per nulla, il problema non esiste. Solo 4 metri cubi di rifiuti nulla di che e perfettamente calcolati.
Il disagio è quindi quantificato in 4 metri cubi con precisione da agronomo o da architetto che forse è più appropriato.
Ma a proposito di metri cubi, esiste di sicuro invece la necessità di capire la natura e la storia di altri metri cubi ovvero perché quell’area sia tornata in carico al Comune dopo il fallimento di una cooperativa che doveva realizzare alcune palazzine. Su questo tema il Sindaco negazionista non proferisce parola. Era edilizia convenzionata? Chi edificava? Vi è stato un danno all’erario? Di chi è quello scheletro di palazzina abbandonata in piena zona residenziale? Sempre di scheletri si tratta che siano negli armadi o in piena zona residenziale la cittadinanza domanda spiegazioni.
Insomma notiamo un difficoltoso e contorto approccio con le esigenze della cittadinanza, dei sindacati, della popolazione in genere. Forse adesso divenuto drammatico nelle sue connotazioni.
Solo un anno orsono alcuni cittadini che avevano denunciato la presenza di eternit dinanzi ai propri immobili finirono per essere censurati dal Sindaco sin sul luogo di lavoro.
Il Sindaco interessò il Questore perché tra i cittadini vi era un pubblico ufficiale di cui non gradiva e non gradisce tuttora la presenza tra i residenti del suo Comune.
Ma la Costituzione vigente non prevede l’applicazione del confino e il nostro non se ne fa ancora una ragione, ahinoi.
Allora invase la sfera professionale del pubblico ufficiale che da residente non avrebbe, secondo i suoi parametri, dovuto lamentarsi della discarica di eternit davanti casa.
Così ... molto democraticamente. Eppure molti ebbero a notare: sulla stampa non compariva il nome di quel pubblico ufficiale e dunque come poteva lamentarsi il Sindaco di qualcuno che non solo non figurava ma che in definitiva aveva semplicemente reclamato un diritto civile? Poi emerse che il nostro amministratore, dopo aver estorto al giornalista estensore dell’articolo i nominativi dei residenti individuò in quel pubblico ufficiale il suo bersaglio. E si attivò telefonicamente con il Questore. Non era una censura ma una segnalazione “amichevole” senza traccia scritta perché il messaggio giungesse chiaro. Non ci si lamenta da cittadini né tantomeno da pubblici ufficiali.
Così … a futura memoria.
A tanti non sfuggì la motivazione di quel gesto: un rancore eterno. Il Pubblico Ufficiale aveva mappato e denunziato un decennio di imbrogli edilizi del suo Comune. Cose che non si fanno e che si pagano prima o poi
Chiudo con l’ultimo spunto che ci perviene dal Resto del carlino di oggi:
Dopo tante polemiche, ecco la foto del Sindaco accanto ad una cittadina che compie cento anni.
Il Resto del carlino regala sempre uno zuccherino al “premier” nostrano quando scrive di vicende poco chiare che interessano la sua amministrazione (visitata persino da una delegazione cinese di recente ...e forse non a caso ....)
Si denuncia un imbroglio ed ecco che a margine, per non intaccare l'aurea immagine, lo si omaggia con una inaugurazione, una foto di repertorio, un brindisi, una grigliata condominiale.
Oggi il Sindaco posa in foto accanto alla Signora che sorride al fotografo. Compie cento anni e riceve la visita del Sindaco. È sopravvissuta a conflitti mondiali e a più mandati amministrativi a San lazzaro di Savena: merita ogni bene. È un anniversario importante e il Sindaco non poteva mancare. Però ne trascura un altro e questo non gli rende onore.
Alcuni cittadini festeggiano oggi i 10 anni esatti di illegalità dell’azzonamento Urbanistico nr. 9 - Luglio 2000 - Luglio 2010.
Perché il Sindaco non passa da qui per una foto con vista su di un gigantesco imbroglio edilizio? Magari con la fascia tricolore e la fanfara.
Auguri a tutti.

 

Caro amico, grazie della impareggiabile descrizione del Far West nostrano in salsa democratico-dipietrista. Giriamo, come abbiamo sempre fatto, al Sindaco le domande che Lei pone a proposito dell’edilizia abitativa locale, anche se siamo ormai abituati all’assordante silenzio del Primo cittadino, che anzi ha dimostrato la propria volontà, sorretta dall’intera sua maggioranza, di non voler in alcun modo approfondire le vicende di enormi abusi e illegalità che hanno caratterizzato l’intero arco del suo mandato. Questa volontà si è tramutata in voto esplicito, contrario alla richiesta di istituire una commissione d’inchiesta sulle vicende cui Lei fa riferimento, richiesta presentata dal consigliere indipendente nel PDL Giampiero Bagni e appoggiata dal Coordinatore comunale del PDL avv. Samuele Barillà (e che ha visto l’assenza al voto del consigliere PDL Maurizzi, uno che con l’edilizia ci ha a che fare parecchio, e l’astenzione dell’altro consigliere indipendente nel PDL arch. Noacco…). Sindaco, Giunta e maggioranza targata PD, IDV e Sinistra Vendoliana hanno messo una pietra tombale su qualsiasi ricerca della verità. Questi sono gli stessi signori che a Roma sbraitano e si stracciano le vesti per presunti bavagli alla stampa e alla legalità. Complimenti a lorsignori.

4 commenti:

  1. Che brutta cosa è diventata San Lazzaro di Savena . Una volta era caratterizzata da un lazzaretto da cui trae nome che curava ammalati ora da ladri , farabutti e appestati si ma dalla corruzione .

    RispondiElimina
  2. San Lazzaro come a Corleone ai tempi del "Padrino"? Sembra proprio di sì. Intimidazioni, speculazione edilizia, intrallazzi, abusi. Mancano solo le scarpette di cemento con tuffo nel Savena, trattamento riservato ai "personaggi scomodi" che hanno il torto di reclamare a gran voce trasparenza, giustizia e buona amministrazione.

    La "Quinta colonna" che siede nei banchi dell'opposizione, il rifiuto di nominare una commissione d'inchiesta, il terrore della luce e della verità. Ovvio che chi ha consentito che si mettessero in lista PDL gli affaristi-doppiogichisti ha commesso un grave errore di cui dovrà render conto all'elettorato.

    Intanto, la sinistra ipocrita, cialtrona e corrotta spadroneggia, sostenuta da kattokomunisti, babbioni rincoglioniti, e masochisti pigliainc#%&, convinti di pilotare in stile Formula 1 la "gioiosa macchina da guerra" che - invece di schiantarsi contro un muro - ha devastato San Lazzaro di Savena.

    Caro San Lazzaro News Magazine, magari fossimo davvero nel Far West! Avremmo almeno la soddisfazione di vedere applicata una giustizia rapida ed efficace.

    RispondiElimina
  3. ..ma poi mi domando: Ma la gente ha capito o no che ormai la Fiera non basta piu' a garantire un mandato amministrativo ?

    RispondiElimina
  4. VERGOGNATEVI !!!! SAN LAZZARO NON MERITA QUESTI LADRI !

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.