domenica 27 dicembre 2009

L'ICI, Ballotta e San Lazzaro: tra disinformazione e mistificazione

La denuncia di Renato Ballotta: ho subìto un’ingiustizia e come me molti altri
L’ex assessore beffato dall’Ici
«L’abolizione dell’aliquota non è uguale per tutti»
«Da cittadino che non sopportata le ingiustizie, né per sé né per gli altri, intendo denunciare che l'applicazione dell’Ici sulla prima casa, in molti comuni,crea disparità nell’applicazione delle leggi in Italia».
Lo riferisce Renato Ballotta ex assessore sanlazzarese ed ex consigliere provinciale dopo aver appreso dall’ente che lo assiste nella denuncia dei redditi che l’abolizione dell'Ici,prima casa, in vigore dal 2008 «per me non valeva. La casetta che ho a San Lazzaro, in comproprietà con mio fratello, è composta da due appartamenti dove ciascuno di noi risiede resta soggetta all'Ici perché due fratelli sono parenti di secondo grado. Con la conseguenza che ognuno di noi deve comunque pagare l’Ici per metà dell’appartamento dove abita l’altro, anche se in uso gratuito, e nessuno ricava nulla da quella mezza proprietà». Ballotta poi racconta che, prima di pagare, si era rivolto all’ufficio tributi del Comune sperando fosse possibile cambiare una regola che considera ingiusta. «Pur comprendendo il mio disappunto - prosegue l'ex assessore - i funzionari hanno detto che non si poteva fare nulla "perché la norma è statale" suggerendomi di fare un ravvedimento oneroso, termine usato per chi paga le tasse in ritardo. Ho così pagato, per il 2008, ma credo di aver subito un'ingiustizia, ripetutasi in questi giorni quando ho versato l’Ici per il 2009. La sgradevole sensazione mi ha indotto ad approfondire e ho scoperto che non è sempre vero che a livello locale non si possa fare nulla perché il Comune di Roma esenta le abitazioni, date in uso gratuito a parenti e affini, fino al secondo grado. Quindi ne deduco sia possibile anche se il proprietario possiede molti appartamenti, non due metà come nel mio caso». Ballotta ritiene «tale pasticcio frutto di un'elettorale abolizione di una tassa che ha provocato il taglio o l’aumento di costo dei servizi sociali per far quadrare i bilanci dei comuni che ora sono in difficoltà. E' grave che a Roma ci siano concessioni - ribadisce l'ex assessore -, mentre in altri comuni le famiglie sono costrette a comproprietà se prive delle risorse per le costose pratiche tecniche e notarili. Io, ad esempio,dovrò spendere circa 6.000 euro per il notaio, più le spese tecniche, oppure continuare a pagare l’Ici. Non è giusto e quindi lancio un appello,ai comuni, di cambiare queste norme estendendo l’esenzione anche ai parenti di secondo grado, comproprietari dei soli appartamenti che abitano.
G.Fabbri, L'Informazione del 27.12.09

Riceviamo il commento di un lettore:
Cari amici di San Lazzaro News,
a volte ritornano e fanno notizia così ... mentre la Stampa locale tace di Agripolis viene dato spazio a un ex della politica locale che parla della sua "casetta" e dell'ICI che dovrebbe iniquamente versare.
Un argomento che non interessa a nessuno l'Ici dell' ex Assessore mentre ci da uno spunto interessante su quella “voglia” mai sopita di cambiare le regole.
A uno che detesta “le ingiustizie”, che precisa “Da cittadino che non sopportata le ingiustizie, né per sé né per gli altri”,deve in effetti arrecare molte sofferenze non poter cambiare un simile balzello.
Che memoria corta ..l'ex nume dell'Urbanistica ...sugli illeciti di via Speranza, di via Amendola, di via Ca’ Ricchi, su villa Cicogna, sull'urbanistica degli ultimi 15 anni ....
Ora soffre per non poter cambiare l'ICI, che tristezza rivederla ancora Assessore.....che pena sentirla parlare di “disparità nell'applicazione delle leggi”.
Che dolore infinito, ci creda.

F.N.

A nostra volta ci permettiamo di aggiungere che l’ex Assessore Ballotta deve aver preso un grosso granchio, e che tristezza vedere un giornalista locale non accorgersi di questo granchio, che quindi diventa doppio. E già, perché evidentemente il sig. Ballotta non sa o fa finta di non sapere che:

1) i mancati introiti dovuti all’Ici abolita, ossia quella sulla prima casa, stanno entrando nelle casse dei Comuni in quanto il Governa sta restituendo tutto l’importo che, appunto, i Comuni non hanno incassato per l’abolizione di questa tassa; quindi il sig. Ballotta dice una grandissima sciocchezza quando afferma che il taglio di essa ha provocato difficoltà ai Comuni: dovrebbe specificare che le difficoltà si creano nei Comuni che fino adesso hanno utilizzato danari pubblici per pagare spese legali a ex amministratori locali imputati in procedimenti penali, come nel caso di San Lazzaro – Agripolis diffuso da Il Giornale il giorno 24 dicembre 2009 a pag. 10 e come riportato su questo blog;

2) il sig. Ballotta ne pesta un’altra grossa (e il giornalista in questione lo segue in tale pestamento) là dove fa sembrare questa sua storiella conseguenza delle scelte del Governo, mentre di fatto lui sta svergognando il Comune e la maggioranza di cui egli è stato espressione per vari anni, riconoscendo invece che il Comune di Roma (lo ricordiamo, a guida PDL – Sindaco Alemanno) ha evitato il verificarsi di detta “ingiustizia”.

Per il resto non possiamo che confermare quanto ci scrive l’amico lettore: le ingiustizie forse per alcuni sono solo quelle che toccano il proprio portafoglio…mentre fino a ieri non si vedevano nemmeno quelle macroscopiche che accadevano nel Comune di cui si era Assessori all’Urbanistica…

1 commento:

  1. Che dire? Si resta sgomenti di fronte a questi meschini tentativi di disinformazione (disinformazia, per gli ammiratori dell'ex URSS),a cura di ex assessori piangenti. Altro non sono che macroscopiche menzogne e grossolane contraddizioni. Caro Sig. Ballotta, la cuccagna è finita...

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