mercoledì 30 settembre 2009

Alla Cicogna va in scena il "deja vu"

Ossia, il già visto, trito e ritrito, che questa Amministrazione comunale già nel passato mandato ci ha offerto: assemblee pubbliche per parlare dei problemi delle frazioni, dove però molti dei partecipanti avevano l’impressione che, chissà come mai, tutto fosse stato già deciso altrove, nelle stanze di Piazza Bracci forse. Se qualcuno provava ad accennare a manifestazioni di dissenso, veniva subito colpito dallo sguardo grave e compìto del Primo Cittadino che dall’alto della sua magniloquenza si abbassava verso il povero suddito per fargli capire come mai nella sua infinita ignoranza, non potesse comprendere il bene insito nelle decisioni del Sovrano.

E ieri alla Cicogna pare che le cose non siano più di tanto cambiate. Ma per ora vogliamo tralasciare alcune questioni come quella del Civis (ora i cittadini della Cicogna sono così colpiti dalla bellezza di questo mezzo che ha creato danni e disagi oltre che polemiche a non finire, che lo vogliono anche da loro? Ma che strano, chi l’avrebbe mai detto?) o quella della svendita del Predio Betti, un gioiello di famiglia del Comune, che il signor sindaco non esita a definire “rudere” (strano concetto di rudere).

No, vorremmo solo far notare una cosa: come sempre, ogni volta che può il sig. Macciantelli non perde occasione per dare addosso al patto di stabilità tra Governo ed Enti Locali che impedisce a questi ultimi di prodigarsi in spese inutili e fuori controllo. Chiaro, forse egli vorrebbe poter spendere vagonate di soldi dei cittadini per opere come il Civis o per proseguire in una urbanizzazione selvaggia. Ma non può. E allora eccolo affermare che a San Lazzaro ci sarebbe

«l’handicap di un patto di stabilità che pur avendo la disponibilità di trenta milioni di euro, ci impedisce di spendere più di tre milioni l’anno per investimenti e manutenzioni, che aiuterebbero a superare la crisi e a rendere ancora più bella e vivibile la nostra città».

A tal proposito è utile andarsi a leggere cosa ha detto la Corte dei Conti nella deliberazione n. 254 del 2009, Sezione regionale di controllo per l’Emilia Romagna, su questo piagnisteo che Macciantelli non tralascia ormai come un disco rotto: la Corte ha disposto

“di segnalare al Consiglio Comunale di SAN LAZZARO DI SAVENA

(BO) che dalla relazione dell’Organo di revisione sul bilancio consuntivo

2007 e dall’esito dell’attività istruttoria svolta emerge la mancata

riduzione della spesa di personale disposta dall’articolo 1, comma 557,

della legge 27 dicembre 2006 n. 296 (legge finanziaria 2007),

invitando l’Ente a comunicare a questa Sezione, per quanto di ulteriore

competenza, le misure correttive adottate.”

 

Insomma non solo ci si lamenta di dover rispettare le leggi, ma poi ci si fa pure richiamare dalla Corte dei Conti per non aver ottemperato alle stesse previsioni di legge!

Signor Sindaco, come diceva Totò: ci faccia il piacere…invece di piangersi addosso per dover rispettare le leggi dello Stato, pensi a rispettarle e basta. Ai cittadini non potrà che venirne beneficio. E si ricordi di informare il Consiglio Comunale delle delibere della Corte dei Conti. Grazie.

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