giovedì 17 settembre 2009

Mozione del PdL a tutela della salute: il PD vota contro

Il consigliere comunale Enrico Di Oto (PdL) ha presentato una mozione in Consiglio per impegnare il Comune a monitorare e bonificare zone con presenza di amianto. Mozione bocciata col voto dell'intero gruppo PD. Lasciamo il giudizio di questa incredibile vicenda ai cittadini, non senza una piccola considerazione: la salute è o non è un bene di TUTTI? strano allora che un intero gruppo consiliare non la pensi così e voti in massa contro una mozione tesa a tutelarla in ogni sua forma.

MOZIONE

Premesso che

- è scientificamente dimostrato che l’ amianto sia una sostanza altamente nociva per la salute e che in Italia le morti - causate da gravi malattie dovute all’inalazione delle polveri e delle fibre sottili di simili silicati- ammontano a 5.000 unità all’anno;

- la Legge 257 del 27 marzo 1992, recante norme relative alla cessazione dell’amianto prevedeva, tra l’altro, il divieto di estrazione, lavorazione, utilizzo e commercializzazione dell’amianto, la bonifica degli edifici, delle fabbriche del territorio, unitamente a misure per la tutela sanitaria e previdenziale dei lavoratori già esposti all’ amianto. Essa a quasi 15 anni dalla sua promulgazione è stata solo parzialmente attuata;

- nel territorio del nostro Comune è presente amianto soprattutto in coperture di manufatti agricoli ,vecchie abitazioni di campagna,fabbriche dismesse e non ,coperture di tetti di edifici ,civili abitazioni o capannoni industriali,sorti dagli anni cinquanta.

Impegna

Il Sindaco e la Giunta Comunale

a realizzare con urgenza un piano di bonifica dell’amianto consistente nelle
seguenti azioni:

1) avviare una campagna di informazione e di sensibilizzazione sul problema amianto, sui rischi che esso comporta per la salute e l’ambiente e sulle disposizioni di legge che mettono al bando l’amianto stesso e indicano i criteri e le metodologie corrette per lo smaltimento di esso;

2) procedere ad un lavoro di localizzazione e descrizione – ovvero di censimento- delle strutture pubbliche e private del territorio comunale contenenti materiali in cui sia presente l’amianto (vasche per la raccolta dell’acqua, rivestimenti, tubi, coperture in eternit, canne fumarie, pannelli isolanti, coibentazioni di tubature) attraverso il ricorso a tecniche specifiche, sopralluoghi ed analisi tese al riconoscimento dei predetti materiali.
Tali tecniche analitiche consentono, ad esempio, di determinare la qualità, la quantità di amianto in campioni in massa o di terreno oppure di determinare le concentrazioni di fibre aerodisperse in ambienti di vita e di lavoro e di valutare lo stato di degrado delle coperture in
cemento amianto secondo la NORMA UNI 10608/97;

Ciò consentirà di disporre di un patrimonio informativo utile ad avviare questo efficace piano di risanamento e bonifica del territorio.

3) promuovere, come è stato fatto in alcuni Comuni d’Italia, la stesura e la sottoscrizione di una convenzione con gli operatori del settore, con il coinvolgimento e la supervisione dell’ ASL e dell’ARPA, per eseguire la rimozione, il trasporto,lo smaltimento e la bonifica dei siti a tariffe inferiori a quelle applicate oggi sul nostro mercato,caratterizzato ancora da forti speculazioni;

4) contribuire, per quanto è di competenza del Comune, a migliorare il sistema dei controlli e delle sanzioni.
San Lazzaro di Savena
Enrico Di Oto

 

 

 

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