sabato 23 gennaio 2010

Denunce inviate a mezzo posta ai denunciati

Un lettore ci ha inviato questa lettera che pubblichiamo integralmente, consapevoli che finché vi sarà occultamento di verità, non vi sarà vera democrazia.

 

La vicenda del Sindaco Del Bono seppure con le doverose presunzioni di innocenza fino al definitivo accertamento dei fatti, mostra tutta la scabrosità di un sistema. La cronologia degli eventi non puo' che sollevare interrogativi : Una messe di contestazioni di legge sarebbe emersa dai "nuovi " accertamenti giudiziari imposti dal Gip Floridia che ha rigettato l'archiviazione del Sindaco richiesta da due PM .
L'uomo della strada , e non solo, finisce inevitabilmente per domandarsi perchè quei medesimi fatti, emersi in piena campagna elettorale, abbiano indotto a precipitosa archiviazione i precedenti Pm .
Esiste , esisteva quantomeno, una franchigia di legge tacita che evidentemente ha sottratto per molti anni alcuni pubblici amministratori dal rispondere delle proprie condotte nelle aule di Giustizia bolognesi ?
La risposta e' nei fatti .
Ricorderemo ancora come nel corso di indagini giudiziarie legate a gravi illeciti urbanistici nel territorio di San Lazzaro di Savena i cittadini stessi scoprirono nei carteggi agli atti dell'Ente Pubblico la copia cartacea originale delle proprie denunce contro un Assessore e un Sindaco di quello stesso Comune.
La scoperta fu drammatica giacchè alle denunce risultava allegata una lettera di presentazione firmata e su carta intestata di un Ufficio preposto a quelle stesse indagini , indirizzata al Sindaco dell'epoca.
Cosa vi era scritto ? in breve , si sintetizzava il contenuto delle denunce e si invitava l'Ente a trovare giustificazioni agli addebiti non senza palesare un velato ma forte fastidio per quell'"incombenza"cui erano stati chiamati da "fastidiosi" cittadini.
La missiva si concludeva con la dicitura " Si allega alla presente l'esposto del Sig....."
Quella denuncia ma sarebbe il caso di dire quelle denunce (giacchè tante sortirono lo stesso percorso) permanevano quindi nella disponibilità degli indagati , venivano per mesi analizzate , studiate e rispedite al mittente con accluse le "giustificazioni agli addebiti" che gli indagati medesimi evincevano dalla denuncia del cittadino .
E la spedizione al mittente della denuncia del malcapitato cittadino come avveniva ?
A mezzo raccomandata! Ma con un ulteriore particolare : Per avere contezza che quella raccomandata contenente la denuncia del cittadino pervenisse con certezza all'Ufficio Giudiziario delegato alle indagini che l'aveva spedita all'indagato , l'Ente Pubblico apponeva in calce sulla ricevuta di ritorno postale la dicitura : "Esposto del Sig...."
Naturalmente nessuna delle persone denunciate avrebbe mai risposto di alcun reato e l'esposto sarebbe stato naturalmente archiviato .
Peraltro la scoperta delle proprie denunce nelle mani di impiegati , indagati , uscieri addetti alla "spedizione" fece balenare ai cittadini un’idea .
Si voleva comprendere fino a che punto si potesse arrivare a sfregiare un diritto elementare :Vediamo cosa accade, si pensò, se si richiede un accesso agli atti al Comune di San Lazzaro e nello specifico l'acquisizione in copia delle "proprie" denunce "alloggiate" presso quello stesso Ente tra i fascicoli dell'Urbanistica .
Bene, l'accesso agli atti venne negato e ci si rivolse al Difensore Civico che confermò l'impossibilità di accesso a quelle carte (ovvero alle proprie denunce) poiché relative a procedimenti penali.
Quindi per l'Ente Pubblico e per il Difensore Civico era impossibile consentire ai cittadini di accedere alle "proprie" denunce perché "relative a procedimenti penali".
Mentre invece gli "indagati" dell'Ente Pubblico potevano custodire , leggere , armeggiare le denunce di quegli stessi cittadini.
Una burla? No, una legalità oppressa da vergognose distorsioni .
Le carte, le denunce dei cittadini in possesso degli indagati permangono quindi tuttora nella disponibilità degli stessi.
Nessuna contestazione di legge a chi spedì quelle denunce, a chi le maneggiò, a chi si fece beffe di diritti elementari.
Un grande scrittore, Leo Longanesi scriveva:
Molti credono che la morale sia la conclusione delle favole.
Mi pare estremamente calzante. Anche per richiedere ancora dimissioni, dimissioni, dimissioni e per ricordare a qualche governante che spesso occorre almeno dotarsi di pudicizia se non si è dotati di moralità.

 

Caro amico, non ci sono commenti a quanto da Lei descritto. Soltanto ci viene da pensare (e il sen. Andreotti ce l’ha insegnato, che a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca): forse l’Emilia è disseminata di tanti “casi Delbono”? e forse qui a San Lazzaro non siamo da meno? La risposta ai lettori.

6 commenti:

  1. Mi risulta che il "Signor" Sindaco sia perfettamente a conoscenza di questa "simpatica" vicenda. Ovviamente non solo non ha assunto iniziative ma ha avviato una rabbiosa campagna denigratoria contro le vittime dei reati .
    E' drammatico che a San Lazzaro ci sia un tizio con fascia tricolore che parli di legalità e democrazia .

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  2. È davvero drammatico, ne convengo con il lettore. E tuttavia le recenti vicende di Bologna che vedono indagato (e speriamo presto rinviato a giudizio e condannato alla galera) un personaggio borioso e arrogante, affetto da delirio di onnipotenza, ci fanno ben sperare. Ci aprono il cuore alla prospettiva di una vera alternanza di governo in questa disgraziata terra emiliana, dove un potere che si regge sull'omertà spadroneggia e opprime il cittadino con le modalità descritte sopra.
    Da bambino mi insegnavano che la verità è come l'olio: prima o poi viene a galla.
    Dunque è solo questione di tempo; le protezioni di cui qualcuno ha goduto sinora stanno venendo meno e gli insabbiamenti si fanno meno facili.
    Sono convinto che i cittadini vittime degli illeciti urbanistici sistematicamente perpetrati otterranno giustizia, perché i tempi stanno cambiando.
    Se a Bologna si comincia a vedere la luce alla fine del tunnel, perché non dovrebbe succedere altrettanto a San Lazzaro di Sacena?

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  3. San Lazzaro e' il crocevia di interessi economici mostruosi legati all'urbanistica . Se puo' consolare presto vedrà la luce un libro sul nostro martoriato territorio popolato da bande e banditi.

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  4. È certamente così, soldi a San Lazzaro ne corrono a fiumi. Basti vedere il massacro del territorio e la sistematica distruzione del verde pubblico. Chiunque abbia un minimo di discernimento lo può vedere con i suoi occhi. I soliti noti si sono arricchiti saccheggiando l'ambiente, anche a spese delle generazioni future. Attendiamo l'uscita di questo libro, contribuirà certamente ad aprire gli occhi ai tanti cittadini che vivono ignari in beata inconsapevolezza.

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  5. La spiegazione del trattamento di favore che il Carlino riserva al sig. Macciantelli sta tutta nei legami personali che il suddetto intrattiene con la proprietà del giornale.

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  6. E' il segreto di Pulcinella .

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