lunedì 25 gennaio 2010

Le 10 domande al Sindaco di San Lazzaro

Alcuni lettori ci hanno segnalato che ieri – domenica 24 gennaio 2010 – sulle pagine nazionali del Resto del Carlino è apparso un lungo articolo laudatorio nei confronti del Sindaco di San Lazzaro, che lo vedrebbe impegnato in una sorta di battaglia per la legalità contro quegli sfrattati che scavalcherebbero nelle graduatorie gli assegnatari di case popolari. A parte che la vicenda ci pare ridicola, perché parlare al Sindaco di San Lazzaro di case popolari è come parlar di corda in casa dell’impiccato, dato che qui sono decenni che l’edilizia popolare non esiste, in quanto a risultare assegnatarie degli alloggi costruiti in convenzione coi costruttori, sono le cooperative edilizie, che spesso nascono ad hoc per accaparrarsi gli alloggi, e di questi il Comune si assicura alcune unità, lasciando poi alle Coop la gestione dei prezzi. Da queste convenzioni nacque alla fine degli anni ’90 una serie di scandali, quasi tutti insabbiati, che videro gonfiare i prezzi originariamente stabiliti in Convenzione, dopodiché gli stessi Costruttori compirono innumerevoli abusi edilizi (probabilmente preordinati a costruire alloggi di lusso e quindi in totale violazione delle Convenzioni stesse, sulla base delle quali però i costruttori ricevettero abbondanti contributi regionali e il Comune fece il finto tonto; Comune presso i cui Uffici si rinvennero copie di contratti tra costruttori e coop edilizie con valore totalmente gonfiato, anche di centinaia di milioni, e sulla base di questo prezzo falso furono richiesti ed ottenuti contributi dalla Regione), questi abusi furono tutti condonati in blocco – parliamo di interi azzonamenti, interi quartieri per intenderci – quando nemmeno questo si poteva fare, poiché gli abusi avevano oltrepassato le misure previste dalla legge per poter essere condonati. Tutto questo, lo ricordiamo per inciso, è responsabilità del Comune per mancata vigilanza, per condoni edilizi che non si sarebbero potuti concedere, per aver preso le parti dei costruttori e delle cooperative che avevano sbattuto la porta in faccia ai loro soci, e per non aver invece preso le parti delle persone offese nei procedimenti penali instauratasi presso la Procura di Bologna. Parti offese che anzi sono state vittima di atteggiamenti di odio e di persecuzione da parte dei pubblici poteri.

A fronte allora di questi fatti che non si possono cancellare, nonostante al Sindaco di San Lazzaro non piaccia che vengano ricordati, alcuni cittadini si sono stupiti che lo stesso Sindaco sia apparso difensore di situazioni, per così dire di legalità violata, dati questi trascorsi. E ci hanno chiesto se il sig. Sindaco abbia mai risposto alle famose 10 domande che qualche tempo fa gli ponemmo da questo blog. No, purtroppo dobbiamo dire che non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Nell’attesa che queste risposte prima o poi arrivino, gliele riproponiamo.

 

1)     È al corrente che edifici ubicati nell'azzonamento nr.9 siano privi di COLLAUDO STATICO ma che la Sua Amministrazione ha ugualmente rilasciato certificati di abitabilità?

2)    È al corrente che alcune Convenzioni Urbanistiche stipulate tra il Suo Comune e alcuni costruttori si reggono su Contratti di appalto maggiorati e contabilmente inesistenti ma che hanno determinato e “gonfiato” il costo al mq di case popolari senza che Lei proceda all'annullamento in autotutela?

3)    È al corrente che la Procura della Repubblica ha sancito che le concessioni edilizie e le successive sanatorie rilasciate dal Suo Comune a soggetti attuatori di alcuni azzonamenti sono illegittime?

4)    È al corrente che il Comune da Ella amministrato abbia rilasciato indebitamente attestati di possesso di requisiti per ottenimento di fondi pubblici e di ammissione a interventi di edilizia sociale a persone prive di titolarità e di requisiti di REDDITO?

5)    È al corrente che un funzionario del Suo Comune abbia modificato autonomamente una Convenzione urbanistica autorizzando l'edificazione di superfici accessorie aggiuntive non previste dalle CONVENZIONI senza passare dal vaglio della Giunta? È al corrente che quelle superfici abbiano costituito un business e che abbiano inciso sugli indici edificatori di un Piano particolareggiato vincolati da due Convenzioni? È al corrente che non applicando le penali contrattuali per inadempienza ai disposti delle Convenzioni sta arrecando un danno erariale al Comune?

6)    È al corrente che la Polizia Municipale abbia definito in Verbali e sopralluoghi di legge col termine “intravisto” un evidente abuso edilizio nell'immobile di un Dirigente di una Coop edilizia e abbia così indotto ad archiviazione un procedimento penale? È al corrente che “non si siano avveduti” del cambio macroscopico delle volumetrie di quei locali con aumenti fino a 60 cm di altezza , attestando invece la rispondenza ai progetti?

7)    È al corrente che un intero quartiere sorto nel 2000 sia stato condonato per abusi presenti in più edifici nel 2004?

8)    È al corrente che il Suo Comune abbia percepito indebitamente oneri per permessi edilizi che non si potevano rilasciare?

9)    È al corrente che l'Assessore Ballotta firmò con più soggetti attuatori una impegnativa di programma con cui si impegnava alla più ferrea vigilanza sulle edificazioni sovvenzionate da fondi pubblici?

10) È al corrente che i suoi uffici ricevevano , studiavano e successivamente inviavano ad Uffici Giudiziari le denunce dei cittadini contro Amministratori del Suo Comune e che sulle ricevute di ritorno delle spedizioni apponevano in bella vista il nome del cittadino che aveva effettuato quelle denunce?

4 commenti:

  1. Su "L'Informazione" di oggi 26/1/2010 trovo un articolo a firma Corrado Guerra intitolato "Dietro quel bancomat c'è di più" che recita testualmente:
    «Siamo convinti che altre e più serie siano le leve a cui il potere di controllo della politica
    dominante in questi anni si è immanicato e merita di analizzato in controluce. Appalti, consulenze, criminali sono i veri terreni di scontro a cui la magistratura farebbe bene a dare un’occhiata, visto che c’è.
    Battere il centrosinistra solo per un bancomat lasciato nelle mani di Cinzia sarebbe una magra consolazione.»
    Vale anche per il Comune di San Lazzaro. Come diceva lo slogan delle ferrovie: "Signori, si cambia!". Tenete una valigia sempre pronta...

    RispondiElimina
  2. Hai ragione . E siamo convinti che questa malintesa convinzione di autocelebrarsi come espressione sacra e intoccabile del vero , del giusto e dell'etico sia ormai giunta al capolinea . Come anche quella "suggestiva" teoria di inquadrare mancanze , sfregi del Diritto , violazioni e abusi di legge come meri errori senza dolo riteniamo essere giunta alla fine di un percorso di devianza .
    Le Pubbliche Amministrazioni non sono feudi , non sono strumenti di autogoverno , non sono il prodotto di orrende concezioni di possesso .

    RispondiElimina
  3. L'art. 97 , comma I, della Costituzione italiana dice: "I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizione di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione."
    A San Lazzaro viene sistematicamente fatto strame di questo principio sacrosanto.
    A San Lazzaro manca la democrazia e la cosa pubblica viene gestita come se fosse cosa propria.
    A San Lazzaro c'è un regime che crollerà su sé stesso, come succede a Bologna.
    Forse il lettore che accennava alla valigia pronta si riferiva a quella che ogni malfattore tiene già fatta, in previsione di essere associato alle patrie galere?

    RispondiElimina
  4. Puo' darsi in effetti che quella valigia sia paragonabile alla ramazza manzoniana , quella che invochiamo da anni ,caro amico,nell'interesse della nostra comunità .
    Non e' per voler essere giustizialisti ma vi e' necessità di auspicare l'applicazione di alcuni principi di legge che non attecchiscono da queste parti .
    Prima fra tutte la convinzione che taluni si ritengano immuni da responsabilità di legge
    Posso testimoniare personalmente di condotte improntate all'arroganza , al discredito , alla supponenza di pubblici amministratori seppure nella piena consapevolezza di posizioni di chiara illegalità patite e lamentate da soggetti deboli.
    Forse l'assenza di contestazioni di legge ha convinto molti , uno in particolare, che il Diritto sia un surrogato della politica.
    Non e' cosi' .

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.