giovedì 7 gennaio 2010

La rotatoria al titanio e la Befana dell'ARCI

Un lettore ci ha inviato una lettera che pubblichiamo integralmente. Ci sembra una denuncia ironica ma al contempo terribilmente seria sullo stato della democrazia e della libertà di cronaca nella nostra città.
 
Cari amici di San Lazzaro News, eravamo in piena campagna elettorale, lo ricorderete.
Il Sindaco magnificava i fasti del suo mandato girovagando su di un "furgone" personalizzato dal suo logo e volto.
La Stampa sempre al seguito del Primo cittadino ne annotava pedissequamente gli sforzi elettorali, le mosse, le parole, le promesse, i tour.
Il Sindaco inaugurava freneticamente rotonde , strade, anche forse contravvenendo a precise disposizioni di legge sulla par condicio che vietano simili iniziative propagandistiche in costanza di competizioni elettorali, anzi proprio nel mese interessato alla contesa.
Ma dunque ancora inaugurazioni, volantini e il varo sistematico di nuove rotonde.
Rotonde, non certo comuni rotatorie, abbellite ora da "simil foreste" ora da pezzi di titanio a guisa di monumento.
Proprio così.
Una di queste "creature" figura "abbellita" da una verde "foresta", secondo una politica che all'epoca ribattezzammo "cemento nel verde e verde nel cemento", un'altra rotonda invece risulta "dotata" di un gigantesco monumento al titanio che vi campeggia sinistro. Ed eterno appunto come il titanio.
Su quel monumento , che sovrasta quella rotonda pubblica, vi è inciso a caratteri giganteschi il nome del "donatore", anzi dell'azienda che ne ha fatto "dono" alla cittadinanza (a sua insaputa): Vi è scritto a caratteri enormi: POGGIPOLINI TITANIO.
In altre parole uno spot pubblicitario eterno e gratuito al donatore.
Alcuni mesi orsono poteva leggersi sulla Stampa che il premio comunale al cittadino più rappresentativo, il Lazzarino d'oro, veniva conferito dal Comune di San Lazzaro proprio all'industriale Poggipolini, re del titanio.
Il munifico donatore della struttura di Titanio che appunto orna una rotonda pubblica e che pubblicizza la sua Ditta.
Un caso, sicuramente. Ovvio.
La Stampa locale dà oggi notizia di ritardi sistematici nella demolizione di un ex depuratore cittadino mentre tace sulle case di Via Ca' Ricchi edificate su di un' area non bonificata e in assenza di abitabilità.
La cosa non fa notizia mentre fa notizia la Festa della Befana promossa dall'Arci locale.
E fa notizia la foto che immortala il Sindaco tra due pittoresche Befane.
Il Sindaco sorridente tra due Befane è la notizia. Giacché è la prima volta che la Befana, figura tradizionalmente accostata ai bambini, figuri immortalata accanto ad un adulto, sorridente, estatico, Amministratore Pubblico.
Non è un messaggio subliminale accostare una figura familiare e dell'infanzia, portatrice di doni, di dolci, di feste a quella di un Amministratore Pubblico che allo stesso modo si accosta a quelle icone della festività.
Ecco dunque la notizia: la Befana non dei bambini ma del Primo cittadino. Anzi la Befana è il Primo cittadino? Per chi?
Ma dov'erano i bambini?
F.N.
 
Ce lo chiediamo anche noi: dov'erano i bambini? Di certo, se la Befana sceglie di andare col Primo Cittadino, sarà a lui che avrà donato quintali di carbone. I bambini effettivamente, è meglio che stiano lontani da questo mondo di adulti, dal quale non c'è veramente nulla di buono da imparare. Se un giorno qualcuno di voi diverrà Sindaco, c'è da sperare che non abbia preso esempio dall'attuale...piuttosto meglio prendere esempio dalla Befana.

1 commento:

  1. "La Befana vien di notte
    con le scarpe tutte rotte
    porta un sacco pien di doni
    da regalare ai bimbi buoni".

    Vecchie Befane ancora iscritte al defunto P.C.I. (ma... aridateci i vecchi comunisti tutti d'un pezzo al posto di certi degeneri orfanelli!) sono andate a trovare un bimbo buono, che ha mantenuto tutte le promesse fatte in campagna elettorale. Che c'è di strano? :-D

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